Capitolo 9

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Dopo che Jen andò via, Josh e Ginny decisero di tornare a casa, si avvicinarono così verso il resto della comitiva per salutarli.
- Noi andiamo, ci vediamo presto!
- Scusateci per la serata rovinata.
- Non scusatevi... vi capiamo e lo capirà anche lei. Datele tempo, non sta passando un bel periodo.
- A maggior ragione non deve rovinarsi la vita.
- Le cose si sistemeranno vedrai - e si incamminarono verso l'uscita.
Arrivati a casa vi era un altro problema da affrontare. Colin. Entrarono e lo trovarono esattamente dove lo avevano lasciato, sul divano a guardare la TV...
- Eccovi di ritorno - disse - Come è andata la cenetta? - Non risposero - Allora? Il gatto vi ha mangiato la lingua?
- Che dici di una birra? - decise di rispondergli Josh
- State bene? Siete strani....
- Devi vedere una cosa, ma.. devi prometterci che non darai di matto, le carte non sono ancora state messe in tavola.
- Josh per favore, non parlare per metafore. Cosa devo vedere? - non finì la frase che il ragazzo fece partire il video che aveva fatto con il cellulare.
Colin rimase impassibile per tutta la durata del filmato, non disse mezza parola e una volta terminata la registrazione continuava a fissare lo schermo del cellulare in standby.
- Colin...??? Colin ti prego di qualcosa.
Riuscì a distogliere lo sguardo dal telefono e incrociare gli occhi del suo amico.
- Non era partito?
-  Lo ha detto per non farle sgamare nulla.
- Ah ok!!!
- Ok...? Tutto qui?
- Mi hai detto di non dare di matto e seguo il tuo consiglio... sto bene davvero, lo avevo immaginato che sarebbe tornata da lui. Ora se volete scusarmi vado in camera. - Si allontanò.
- Dici che devo andare a parlargli? Chiese Josh alla sua compagna.
- No... fagli smaltire la cosa, domani con calma affronteremo la situazione.
Colin era furioso, come poteva tornare con il suo ex dopo quello che le aveva ripetutamente fatto? Come poteva perdonare quell'essere e non voler chiarire con lui? Come sarebbe stato il loro rapporto adesso? Semplici amici o del tutto estranei? Non poteva accettarlo... doveva fare qualcosa, così senza pensarci ulteriormente prese il telefono e compose un numero.
- Pronto?
- Adam ciao sono Colin?
- Colin? Come mai chiami a quest' ora?
- Ho una notizia da darti....
***
- La vuoi smettere di piangere? Disse Jess con tono amorevole ad una Jennifer inconsolabile - Mi vuoi spiegare cos'altro è successo?
- Ho allontanato la mia famiglia da me...
- Non dire sciocchezze - la consolò - Litigare è normale. Ti hanno detto qualcosa?
- No! So già che pensano, sono stata io a dirgli qualcosa però! Non direttamente, l'ho fatto tramite mia nipote...
- che le hai detto?
- Mi ha chiesto se eri suo zio  e gli ho risposto di sì. - La baciò.....
- Jen, non sai come è bello sentire che vuoi avere ancora a che fare con me dopo quello che ti ho fatto passare. Sono stato un bastardo. Non si ripeterà mai più!
- Lo so! - e si strinse di più a lui - Ora basta parlare del passato, mettiamoci una pietra sopra.
- Come vuoi tu tesoro.
- Dici che troverò una camera in albergo a quest 'ora?
- Cosa avevi in mente di fare è? - le chiese maliziosamente facendola ridere.
- Scemo, non mi serve per quello che pensi. Ci devo dormire visto che non ho intenzione di tornare a casa.
- Non dire cretinate, saranno preoccupati per te e se non torni come al solito la colpa la faranno ricadere su di me che ti influenzo.
- Non ho intenzione di tornare, non ora almeno. - Proprio in quel momento il suo cellulare squillò. Non rispose. Squillo ancora e ancora e non rispose a nessuna delle chiamate.
- Dovresti rispondere!
- Non voglio parlare con nessuno di loro, sopratutto con Daniel.
- Addirittura così stiamo messi? Se non vuoi parlare neanche con colui che consideri come la tua seconda anima deve essere stata proprio una brutta serata.
- Bruttissima!!! - Le arrivo un sms

" Per favore non farmi stare in pensiero. Rispondi alle mie chiamate o almeno non ignorare questo messaggio. Ti stiamo aspettando tutti alzati. Non farci preoccupare più di quanto non lo siamo già, non fare troppo tardi... Daniel. "

Jessie lesse il messaggio insieme a lei... - Vedi? Sono tutti in pensiero per te, vai a casa...
- Non ci penso minimamente, quando ti avranno accettato allora forse li perdonerò.
- Non voglio che litighi con la tua famiglia a causa mia.
- Non è per te, devono capire che posso fare della mia vita quello che voglio. Possono darmi dei consigli, ma non possono imporsi sulle mie scelte. Voglio stare con te! O lo accettano oppure non farò più parte di quella famiglia!
- Stai esagerando adesso!!!
- Non mi interessa....
- Senti, non voglio che tu pensi a male per quello che sto per dirti. Non ho secondi fini, ma preferirei venissi a casa mia stanotte. Non mi fido a lasciarti da sola in questo stato.
- Va bene, ma i secondi fini non è che mi sarebbero dispiaciuti! - Lo provocò.
- Come devo fare con te!!! - sorrise - comunque ci sono i miei a casa, non si può!
- So essere molto silenziosa se mi impegno.
- Hai bevuto alla cena non è vero?
- Giusto un po' ma sto alla grande!
- Allora facciamo così... vieni a casa, vediamo di far ragionare questa tua testolina che sta dando di matto stasera  e se lo meriterai allora forse potrei verificare questa teoria della modalità silenziosa che hai, ma dipende da te cara mia...
***
- Pronto Ginny sono Julia!
- Julia ciao! Dimmi... - disse assonnata
- Scusa se ti chiamo all'alba ma volevo chiederti se Jen è li da te.  Non è ancora rientrata...
- No mi dispiace, non è qui! Avete provato a chiamarla?
- Si, ma non risponde al telefono. Siamo preoccupati per come è uscita dal locale. Era arrabbiata, ferita, delusa... conosco mia sorella, quando sta così potrebbe fare qualsiasi cavolata.
- Provo a chiamarla io ok?
- Mi faresti un favore enorme...
- Ci sentiamo tra poco allora. - mise giù e compose il numero della sua amica....
- Spero sia importante!!! - rispose dopo innumerevoli squilli.
-  Ma io dico... sei matta?!?!? Rispondi ai tuoi sono preoccupati che ti sia accaduto qualcosa....
-  Considerando quello che pensano allora potresti dirgli che hanno ragione ad essere preoccupati. Sono esattamente nel posto in cui non vorrebbero che fossi e sinceramente mi state anche disturbando!
- Sei ubriaca?
- Giusto un po' ma ragiono ancora perfettamente...
- Si come no... comunque sii responsabile per favore.
- Lo sono sempre! Ora scusa ho da fare ciao.
- Incredibile....
- Cosa tesoro? - chiese curioso Josh.
- Lascia stare - riprese il telefono e compose il numero di Julia
- Allora? -  chiese agitata la ragazza
- È tutto ok! E' da lui!
- Come sta?
- Emotivamente fuori controllo ma si riprenderà. Comunque pensavo di andare a fare un aperitivo con lei in mattinata magari riesco a farla ragionare un po'....
- Grazie Ginny speriamo che almeno a te dia ascolto.
***
Il mattino seguente
- Piccola!!! - le disse Jess scompigliandole i capelli - Ci vogliamo alzare?
- Noooo rimaniamo qui, dobbiamo recuperare il tempo perduto - gli disse per poi girarsi e baciarlo.
- Non che non sia contento di questa cosa, ma ho come l'impressione che tu mi stia usando come pretesto per non affrontare la tua famiglia.
- Non c'è niente da Affrontare!
- Non essere sciocca. Parla con loro, tanto a casa devi tornarci prima o poi.
- Non me la sento...
- Ti accompagno se vuoi.
- No... sarebbe peggio. Senti... non è che possiamo rimanere qui e coccolarci come si deve?
- Mi dispiace, ma dovrai accontentarti di stanotte... ti ho coccolata anche troppo. Devi affrontarli. - Un messaggio di Ginny arrivo sul suo telefono

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