Capitolo 5

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- Ava! Smettila di abbaiare! - disse una Jen assonnata alla sua cagnolina che aveva iniziato a saltellare e abbaiare da una parte all'altra del letto con l'intento di svegliare la sua padroncina!
- Messaggio ricevuto, mi alzo! - guardò la sveglia e stupita si rese conto che erano già le 10 .
Non dormiva mai fino a quell'ora sopratutto ultimamente  che era tanto se riusciva a riposare tre consecutive. Andò in bagno, si fece una doccia rigenerante, e tornó in camera per scegliere cosa indossare per l'aperitivo. Ci mise un po' a trovare l'outfit giusto, ma poi optò per una gonna lunga a vita alta nera con sopra un top senza spalline color bordeaux, scarpa rigorosamente con tacco, trucco molto leggero e capelli sciolti. Finito di prepararsi scese al piano di sotto dove trovò l'intera famiglia intenta a chiacchierare.
- Buongiorno a tutti!
- Buongiorno tesoro- rispose sua madre - Proprio te stavamo aspetto. Pensavamo di andare al centro commerciale e poi andare a pranzo fuori che ne dici?- non fece in tempo a rispondere che suo fratello prese la parola...
- Ma non vedi che è vestita tutta in tiro? Chissà che deve fare!!!! - la prese in giro.
- Per il centro commerciale devo dirvi di no. Non ci sono in mattinata, ma a pranzo penso di esserci!
- Dove te ne vai di bello? - chiese suo padre .
- Incontro il mio agente per discutere di alcune serate. Potete tenermi Ava?
- Noi la terremmo volentieri tesoro lo sai - rispose sua madre - Ma ti ho raccontato come si comporta quando non ci sei,sarebbe impossibile portarla in giro. Se proprio non puoi portarla con te resto qui e la tengo molto volentieri.
- Ma che sei matta?!? La porto con me non preoccuparti.
- Ne sei sicura?
- Si sì tranquilla, vado a prendere le sue cose e poi esco ci vediamo a pranzo. - e così dicendo si allontanò. Entro in camera per prendere il guinzaglio di Ava quando sentì la porta della sua camera chiudersi. Si giro di scatto e trovò entrambi i suoi fratelli nella stanza con un mezzo sorriso stampato in faccia che la fissavano.
- Cosa avete da guardare e sorridere tanto? Chiese ironicamente
- Tu non uscirai da questa stanza se prima non ci dici dove stai andando.
- Ve l'ho detto poco fa, che fate dormite?
- Il tuo agente è  in vacanza ce l'hai detto tu. Mamma e papà potranno anche crederci, ma a noi non ci incanti sorellina... sputa il rospo!
- E va bene... devo vedermi con un mio amico... andiamo a farci un aperitivo contenti adesso?
- Molto... come si chiama?
- Questo non deve interessarvi - rise - E ora se volete scusarmi devo uscire. Andiamo Ava...
- Speriamo che non sia il solito delinquente....  - Sospirò Dan...
***
Guidó per una mezzoretta dopodiché parcheggio e si diresse verso il locale. Venne accerchiata da una miriade di persone che le chiedevano foto e autografi. La situazione era ingestibile e senza security uscire da quel bagno di folla era pressoché impossibile.
- Scusate... scusate, lasciatemi passare - disse un uomo che si fece spazio tra la folla con agilità
-  Devo portarvela via, mi dispiace ragazzi - prese Jen è la condusse fuori da quel caos.
- Non so come ringraziarla... davvero - si girò e vide il suo salvatore - Jessie...!!!
- Ciao Jen - rispose regalandogli uno dei suoi più grandi sorrisi - Non devi andartene in giro tutta sola, vedi che succede?
- Lo terrò presente - scherzò
- E tu chi sei? - domando il ragazzo guardando la cagnolina.
- Lei è ava, la mia vita, non ho potuto lasciarla a casa oggi e così è venuta con me, spero non sia un problema.
- Assolutamente no! Vieni andiamo - e insieme si diressero verso il bar. Una volta entrati presero posto su un terrazzino molto accogliente e poco affollato
- Così possiamo evitare i tuoi scalmanati fans - le disse
- Poverini! Se non fosse per loro non farei il lavoro che faccio.
- Anche questo è vero, ma non mi va di parlare di lavoro...
- mmm ok! Allora vediamo un po'... come è andata la serata con Brian ieri? Rise
- Sarebbe stata di gran lunga migliore se ci fossi stata te con me.
- Perché? Ti ha portato in giro per tutto il locale alla ricerca della sua anima gemella?
- Più o meno! Oltre alla sua cercava anche la mia - alzò gli occhi al cielo.
- E non va bene?
- Ho già la mia anima gemella!
- E non me la presenti?!?! Sono o non sono tua amica?
- Beh... è una situazione un po' complicata e non è né il posto ne il momento adatto per parlarne.
- Capisco... - in quel momento arrivo il cameriere
- Cosa posso portarvi?
- per me uno spritz.
- Anche per me.
-  Torno subito - e li lascio nuovamente soli prima di ritornare e consegnare le consumazioni.
- Te invece che mi dici?
- Mah... niente di che... mi godo le vacanze.
- E riguardo al rifiuto di ieri? Mi hai detto che stai passando un periodo un po' così. Me ne vuoi parlare? Magari ti sfoghi un po'....
- Cito le tue esatte parole "Non è né il posto ne il momento adatto!!!"
- E quando sarebbe il momento adatto?
- Dopo un paio di birre credo - rise.
- Facciamo così - le prese la mano, ma in quel momento la cagnolina che era in braccio a Jen iniziò a  ringhiare ed abbaiare contro Jessie il quale ritirò immediatamente la mano.
- AVAAA! - la rimprovero Jen mettendola a terra e  facendola stare buona - Scusala!
- Ho fatto qualcosa di sbagliato?
- No tranquillo! Non gradisce il fatto che la sua padrona venga toccata. La sua testolina dice che è  lei ad avere l'esclusiva, ma è facile comprare la sua fiducia, due coccole e poi ti è tutto concesso - risero
- Che bel caratterino! Ascolta, stavo per proporti una cosa. Visto che entrambi abbiamo ritenuto che questo non era esattamente il momento adatto per parlare, che ne dici di vederci sabato, ci prendiamo due birre e ci confessiamo?
- Mmm fammi pensare... sabato.. domani dici?
- Si se sei libera.
- Domani pomeriggio vedo una mia collega che viene qui a Chiacago mi spiace...
- Domani sera potrebbe andare? Dopo cena... una cosa tranquilla.
- Non mi sembra di avere impegni, nel caso in cui mi fossi dimenticata qualcosa ti faccio sapere e rimandiamo. Comunque... non so se ho voglia di confessarmi, dipenderà tutto dalla tua di confessione.... se è più pesante della mia allora può darsi che parlerò.
- E' un peso colossale fidati.
- Allora se non ci sono impedimenti ci vediamo domani - si alzò e prese il portafoglio per pagare la consumazione.
- Non ci provare! Faccio io.
- Hai già offerto in spiaggia.
- Qui siamo nelle mie zone quindi offro io. Insisto.
- Ti ringrazio.
- Di nulla. Ascolta, vuoi fermarti per pranzo? Ti faccio vedere come sono migliorato in cucina.
- Mi stai invitando a pranzo a casa tua? - chiede imbarazzata.
- Perché no! Tranquilla, i miei non ci sono quindi non rischi di sentirti in imbarazzo...
- Ho un impegno con la mia famiglia per pranzo e poi non entro in quella casa da un decennio ormai, sarebbe troppo strano...
- Prima o poi te la faccio passare queste ansie - le sorrise
- Ti saluto Jessie. Ci vediamo domani .
- A domani - e le diete un bacio sulla guancia mentre Ava era intenta a guardare altro.
- Fammi sapere se porti la cagnolina così vedo di comprarmela un po' a suon di coccole.
- Tranquillo, domani la lascio ai miei - e si allontanò.
***
- Eccomi! Scusate il ritardo ma c'era un traffico bestiale.
- Tranquilla - la rincuoro sua madre - Siamo appena arrivati anche noi.
- Ti sei persa un vestito magnifico! -intervenne sua sorella - Era a dir poco spettacolare. Anche il prezzo era spettacolare però. 
- Si è persa il tuo bellissimo vestito perché doveva lavorare - rispose il fratello - Allora jen dicci... che serate avete programmato tu e il tuo agente? - la stava provocando.
-  Serate in zona per il momento no, mi sono state proposte delle cose ma le ho rifiutate. Sono in vacanza, non mi va di prendere aerei in continuazione anche ora....  in più abbiamo stabilito il tutto per S.Diego.. soddisfatto?
- Più o meno, mangiamo va che è meglio - e le fece l'occhiolino. Nel bel mezzo del pranzo il suo cellulare squillo. Era ginny.
- Oii Ginny ciaoo!
- Ciao Jen! Volevo avvisarti che non  arriverò domani come stabilito, ma oggi nel tardo pomeriggio.
E' un problema per te?
- Assolutamente no. Fammi sapere l'orario preciso e ti passo a prendere.
- Dovrei atterrare per le 19.
- Perfetto, mi troverai in aeroporto. A tra poco...
- Sta arrivando ginni? Chiese Julia
- Si! Arriva stasera, quindi non penso di tornare per cena.
- Ormai siamo abituati alla tua assenza.
- Daniel!!!! Lo rimprovero sua madre.
- Stavo scherzando mamma.... Jen, Julia andiamo a prendere una boccata d'aria fuori, sto morendo di caldo qui dentro.... e così dicendo si recarono all'esterno del locale.
- Allora? - Chiese Daniel
- Allora cosa?
- Come è andato l'incontro?
- Bene! Come vuoi che sia andato? Non era mica un appuntamento, era un aperitivo con un amico. Tutto qua...
- E cosa vi siete detti tu e il tuo amico?
- Niente di che, abbiamo parlato del più e del meno, poi mi sono anche dovuta scusate per il caratteraccio di questa qui - indico là cagnolina che era uscita con loro - Che lo voleva sbranare.
- Brava amore di zio! Così si fa... e poi?
- E poi niente, mi ha invitata a casa sua per pranzo.
- Puoi ripetere? - chiese alterato.
- Ma che problemi hai Dan? Un amico non può invitarmi a pranzo?
- Lo so io che messaggio c'era dietro la scusa del pranzo... non era sicuramente la cucina la stanza interessata.
- Tu stai fuori... e anche se fosse? So benissimo declinare un' avance se non voglio.
- Se non avresti avuto un impegno con noi, saresti andata da lui?
- No... penso proprio di no, come vedi puoi star tranquillo. Rientriamo dai... - finirono di pranzare e poi tutto insieme  decisero di passare il resto della giornata al lago dove erano soliti andare le domeniche quando erano piccoli. Passeggiarono e ricordarono il passato, fu un pomeriggio davvero divertente e a Jen dispiacque dover andar via prima, ma doveva andare a prendere la sua amica e non poteva fare altrimenti.
- Famiglia, devo scappare in aeroporto, se non faccio troppo tardi ci vediamo stasera.
- Lasciaci Ava così stai più comoda, tanto noi stiamo per tornare a casa.
- No no, la porto con me, ma solo perché mi serve che me la teniate domani! Ora scappo ciaooo!
***
In aeroporto
- Ginny ciaoo!
- Tesoroooo - disse l'amica andandole incontro per abbracciarla.
- Mi sei mancata tanto.
- Anche te: Fatti guardare... stai da urlo vestita così.
- Grazie, ma questi tacchi mi stanno uccidendo -si lamentó - Andiamo dai, ti accompagno a posare le valigie e poi ti porto a mangiare qualcosa nel locale più bello di Chicago.
- Ti seguo....
***
- Allora come procedono queste vacanze? I bimbi e Josh come stanno?
- Le vacanze procedono abbastanza bene e l'allegra famigliola sta meravigliosamente. Te come va?
- Tutto bene anche a me.
- Hai sentito qualcuno del cast? Io non molti...
- Ho sentito Lana, Emily, Robert e Sean
- E Colin?
- No Colin no!
- Non hai sentito il tuo migliore amico? Siente inseparabili voi due come è possibile che non vi sentiate?
- Può succedere - e involontariamente abbassò lo sguardo .
-  Tesoro non le sai dire le bugie.
- Ultimamente me lo dicono tutti eheheheh.
- C'è qualcosa che non va? Puoi parlarmene tranquillamente lo sai.
- Ho un problema con Colin.
- Sentiamo...
- Ci siamo baciati alla festa il giorno prima di partire...
- Avete fatto cosaaaa?!?!?
- Si, mi ha detto che gli interessavo.... io gli ho detto chee doveva parlare con la sua fidanzata prima di venirmi a sbandierare il suo amore etero e...
- E...?
- Ha parlato con Helen e poi mi ha scritto dicendomi che avevo ragione a dirgli di dover parlare con lei perché aveva finalmente messo pace nella sua testa. Non puoi dire ad una persona che ti piace e poi tornare indietro sui tuoi passi. Sopratutto se questa persona prova dei sentimenti per te.
- Ti piace colin è?!?!
- Ormai non ha più importanza. Ha scelto Helen.
- Tu sei sicura di questa cosa?
-Si! Per messaggi era tutto un grazie per avermi rimandato qui, hai ragione, parlare con lei era la cosa migliore che potessi fare ecc ecc. Se non era più interessato a lei me lo avrebbe scritto no?
- Beh... non hai tutti i torti... è proprio idiota.
- In fondo ha scelto in base al suo cuore, non è da considerare idiota, sono io che mi sono illusa. Avrei dovuto aspettarmelo. L' idiota in tutto questo sono io.
- No no tranquilla è lui,so io il perché. Comunque lavoro sia domani pomeriggio che domenica. Vogliamo organizzare qualcosa per domani sera?
- Non ci sono domani sera,mi dispiace.
- Tranquilla non importa. Che hai da fare?
- Esco con un amico...
- Amico è?
- Tutti che pensate a male..... comunque a te posso dirlo non è esattamente un amico è il mio ex fidanzato Jessie.
- Cosa cosa cosaaa? Ma non volevi Colin?
- Prima di tutto Colin è impegnato, secondo ti ho detto che usciamo in qualità di amici, niente di più niente di meno!!
- Forse per te, ma che mi dici di lui?
- E' tranquillo, ci siamo già visti un paio di volte e non è successo proprio nulla... vuole solo tornare ad avere un'amicizia con me.
- Ne sei sicura?
- Mi fido di ciò che mi dice...
- E se volesse di più? In fondo sei stata te a lasciarlo, magari prova ancora qualcosa per te.
- Avevo i miei buoni motivi e comunque dopo nove anni penso gli sia passata. Tranquilla so badare a me stessa.
- Posso darti un consiglio? - Jen annuì - Prima di incasinarti con queste situazioni, perché non chiarisci con Colin?
- Non lo voglio sentire. Voglio dimenticarlo. Una volta dimenticato potremmo riavere la nostra amicizia...
- Va bene non insisto, però Jen, non combinare guai!
- Tranquilla, non farò niente di stupido - e insieme si diressero verso l'uscita del locale per tornare a casa. Accompagnò la sua amica in albergo  e sul tragitto di ritormo scrisse un messaggio.

" Per domani sera tutto confermato, sono libera."

"Che piacere sentirtelo dire. Mi è venuta un'idea geniale sul dove portarti, ma è una sorpresa! L'unica cosa che devi fare è vestirti nella maniera più comoda possibile al resto ci penso io. A domani bellezza...."
***
Irlanda
Era da poco passata la mezzanotte e Colin se ne stava sul terrazzo di casa sua a sorseggiare una birra pensieroso. Pensava a lei ogni singolo momento della giornata, e non riusciva a capire il motivo per cui lei dovesse avercela con lui. Proprio in quel momento un messaggio sul suo telefono richiamo la sua attenzione. Era un messaggio da Josh...

"Sei un grandissimo idiota!"

" ????"

"Meglio parlarne a voce e a quest'ora non mi sembra il caso. Ci sentiamo domani. PS. Idiota! idiota! idiota!"

- Ecco! - esclamò - Ne ho combinata un'altra delle mie...

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