Capitolo 13

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Amore sveglia! - la chiamò dolcemente Jesse sperando non ricordasse nulla della notte precedente.
- mmmm che ore sono? - chiese assonnata.
- Le 10.00!
- Lasciami dormire ancora un po'. Ho il panel alle 16.00 quindi posso tranquillamente starmene a letto fino alle 14.00.
- Ti ho portato la colazione - disse avvicinandosi per darle un bacio sulla guancia, ma si bloccò vedendo il taglio della sera precedente che si era leggermente gonfiato.
- Non ho fame, ho solo mal di testa e voglio dormire. - rispose girandosi dall'altro lato del letto.
- Ora invece ti alzi, ti metti seduta, mangi qualcosa e prendi un' aspirina. Mezz'ora e passa tutto. Avanti sù! - la incoraggiò.
Si mise seduta controvoglia sul letto e noto un vassoio imbandito di ogni ben di Dio e una rosa rossa con un biglietto con su scritto "ti amo".
- Come mai sei così romantico questa mattina?
- Così! mi andava. - prese coraggio e poi le  disse : - Senti... riguardo alla serata di ieri...
- Della serata di ieri non ricordo nulla a parte il fatto che ho bevuto non so quanto e ho rimesso anche l'anima. Che ho combinato? - chiese preoccupata.
- Hai semplicemento sparato cavolate per tutta la sera - rispose convinto di aver raggirato il problema - Ma ora non ha più importanza! - le si avvicinò nuovamente per baciarla, lei si fece avvicinare ma appena le sue labbra la sfiorarono lei si scanzò facendolo rimanere di sasso.
- Mah... cosa....
- Vedi Jess... volevo vedere fino a che punto fossi sincero con me. Una cosa la ricordo di ieri... questo  - indicò il taglio.
- Io non volevo.
- Non volevi cosa? Farmi sbattere contro un maledetto comodino? Lo so! Sono caduta. Ma perché lo schiaffo? Che ti ho detto di così orribilante?
- Niente lascia stare...
- No! Non lascio stare. Ero ubriaca Jess! Avrò sparato non so quante cazzate e tu nonostante questo  volevi prendere a schiaffi?
- Ami lui!
- Ancora con questa storia? Ma quante volte devo dirtelo!!!
- Non era una domanda. E' quello che mi hai detto ieri sera!
Rimase in silenzio per un secondo. Sapeva di aver detto la verità ma in quel momento doveva trovare una soluzione per uscirne pulita.
- Te lo ripeto, ero fuori di me. Posso anche aver detto di essere alta, mora  con occhi scuri, non per questo significa che sia vero! Se non volevo stare con te me ne sarei già andata e il fatto che io stia ancora qui nonostante il tuo comportamento di ieri nel volermi stampare la tua mano in faccia la dice lunga.  Ora scusami ma ho bisogno di aria e sopratutto di stare da sola! - Andò in bagno, si cambio e uscì.
Arrivò alla reception e trovo seduti su un divano poco distante intenti a chiacchierare Ginny, Lana, Josh e Colin. Cercò di non farsi notare ma la cosa fu inutile.
- Buongiorno Jen! Vieni a fare colazione con noi. - le disse Lana.
"Accidenti" - pensò! Stampò sul suo viso il sorriso migliore e andò verso di loro.
- Buongiorno raga...
- Che hai fatto alla faccia? - Esclamò Colin alzandosi per controllare quel taglio.
- Niente
- Come te lo sei fatto?
- Sono caduta
- Dove?
Non lo ricordo esattamente! Ero ubriaca!
- Sei sicura di essere caduta?
- Certo che si! Ma che avete tutti questa mattina?
- Tesoro! - si intromise Ginny - E' che ieri non ti abbiamo lasciata proprio nelle condizioni migliori, ci stiamo semplicemente accertando che sia tutto ok!
- È tutto ok! Non dovete preoccuparvi per me!
- Jesse? - Chiese sprezzante Colin.
- È di sopra che dorme.
- Perfetto, allora vieni con me! - la prese per mano e la condusse fuori.
- Dove la sta portando? - chiese Lana?
- A farsi rifilare l'ennesima stronzata...
***
- Si può sapere che ti prende? Gli chiese non appena raggiunsero l'esterno dell'albergo
- So quando menti e ora stai decisamente mentendo!  Chi te l'ha fatto quel segno in faccia?
- Te l'ho già detto sono caduta!
-Testarda fino alla fine. Facciamo così, non ti credo quindi  vedi di non farti trovare con altri segni sparsi in giro che salgo dritto in camera tua e lo mando all'altro mondo.
- Pensi sia stato lui? Ma è assurdo!
- Non è assurdo Jen!  Non dopo tutto quello che hai detto ieri.
- Non ricordo nulla di ieri...
- Noi si! E fidati se mi viene il dubbio che possa essere stato lui visto il modo in cui ti ha riportata in albergo.
- Senti Colin è il mio fidanzato, mi ama, non mi farebbe mai del male....
E Tu lo ami?
- Che domande sono?
- Rispondimi!!!
- È il mio ragazzo, la risposta mi sembra scontata.
- Prendi il tuo cellulare e apri la mia chat...
- Perché?
- Fallo!!!! - obbedì.
- Allora? Chiese non trovando nulla di anomalo.
- Certo che anche da ubriaca te la cavi piuttosto bene...
- Non ti seguo
- Mi hai mandato un messaggio ma ha quanto pare avevi ragione a dire che non avresti avuto il coraggio di affrontare la situazione infatti lo hai cancellato per paura di prendere atto di quello che hai scritto
- Che c'era scritto?
- Non importa!  Ti voglio bene tesoro e ho deciso di aspettare i tuoi tempi
- Che tempi? Ma di che parli?
- Shhhh! Lasciami parlare. Sarai stata anche ubriaca ieri ma questo non ti ha impedito di dire la verità su alcuni punti.
- Smetti cortesemente di fare il misterioso e mi dici che caspita ho detto ieri?
- Per ora no!  La risposta è qui dentro. - disse mettendole la mano sul cuore facendolo accelerare di battito - Devi solo prenderne atto adesso che sei lucida.  Ora andiamo di la che ci avranno dato per dispersi....
***
Ginny, Lana, Jen, Emily e Rebecca di corsa al trucco - disse Adam entrando nella sala riunioni dove
l'intero cast era riunito -  E Jen, per lamor del cielo fatti coprire quel taglio  - in men che non si dica le ragazze furono fuori la sala e andarono a farsi sistemare.
- Lana sii sincera - le chiese Jen - si vede tanto?
- Fammi vedere... - disse osservandola - No ora no, ci devi proprio far caso ma da lontano non si vedrà nulla. Tranquilla.
- Perfetto allora - sorride - Andiamo di là.
Il panel iniziò e come di consueto Jen e Colin erano seduti vicini. Durante tutta la durata dell'intervista Colin non fece altro che fare battutine all'orecchio di Jen la quale rise senza sosta. Alle domande sui loro personaggi rispondevano con grande entusiasmo e si ritrovavano sempre a finire l' uno le frasi dell'altro. A jessie , seduto tra le prime file ,tutto questo non sfuggì. A fine panel Salutarono i fans, firmarono autografi e fecero qualche intervista qua e là. La prima giornata era finalmente terminata.
- Sono esausta - disse jen a colin
- Lo sono anche io. Queste interviste mi mettono ko. Penso proprio che andrò a riposare per essere in forma per questa sera. Tu vieni si?
- Dove?
- Come dove? Non ascolti quando parliamo? Volevamo andare a fare un giro per la città, poi magari ci fermiamo in qualche locale... tranquilla per te niente alcol - risero.
- Ci sarò!
- Naturalmente l'invito è esteso anche al tuo fidanzato, anche se preferirei che se ne tornasse a casa sua!
- Colin!!!! Lo rimproverò
- Hai ragione! Hai ragione! - la bacio sulla guancia - Scusami!
- Perdonato! - gli sorrise
- Sono contento che possiamo parlare nuovamente da persone civili
Non ebbe il tempo di rispondere che la sua ombra arrivò
- Ecco dove eri finita! - esclamò Jesse vedendola.
- Ciao tesoro! Stasera ti va di venire a fare un giro con l'intero cast per S.Diego?
- Assolutamente si!  Andiamo in camera ora! devi riposare!
- Guarda che sto benissimo!
- Immaginavo!!! - fece con sarcasmo guardando Colin - Fila davanti a me signorina - le disse ridendo - Ci vediamo Colin.
- Jesse - e sparirono in ascensore. Arrivati in camera l'espressione tranquilla e pacata di Jesse improvvisamente cambio.
- Hai finito di flirtare con la tua co-star?
- Come scusa?
- Hai capito bene! Hai finito si o no?
- Non flirto con nessuno io. - Disse alterata - Possibile che dobbiamo sempre litigare?
- Se ti comportassi in maniera corretta non litigheremmo proprio!
- Come al solito è colpa mia!  E cosa avrei fatto di male scusa?
- Ti ho vista al panel come lo guardavi. Per non parlare come ti guardava lui. Ti stava praticamente sbavando addosso.
- Esagerato! E comunque, se hai tutti questi dubbi e io non riesco a farteli togliere dalla testa, perché stasera non lo prendi da parte e gentilmente gli parli? Ripeto... gentilmente! Vedrai che ti dirà le stesse cose che ti ho detto io. - a quelle parole sogghignò
- Che cosa ti fa ridere?
- Il fatto che tu creda davvero che stasera andremo con loro.
- Perchè non  dovremmo andare?
- Perchè non voglio che tu lo veda. Posso sopportare il lavoro, ma dopo quello stop!
- Non è giusto! E comunque un mio amico e anche gli altri lo sono. Se non vuoi venire problemi tuoi, ci vado da sola! - stava per uscire dalla stanza quando lui la bloccò stringendole un polso.
- Ti ho detto di no!
- Lasciami!
- No! Non ti lascio finché non mi darai retta!
- Dimmi un po'! Mi stai forse segregando in camera?
- Assolutamente no. Se vuoi usciamo noi due, anche in compagnia di qualche altro tuo collega, ma lui proprio no. - riusc' a liberarsi dalla sua presa.
- E che cosa dovrei dirgli secondo te? Che il mio fidanzato ha deciso di murarmi viva?
- Esagerata!!! Digli che non ti senti bene e preferisci restare in camera. Comunicalo a Ginny però. Il solo pensiero che tu ti senta con lui mi manda in bestia!
- Tu sei un folle!!!
- Ti dispiace ripetere? Chiese prendendole, questa volta con più forza, il polso.
- Mi stai facendo male!
- Allora vedi di comportarti bene Jen! Non farmi incazzare! - e strattonandola la liberò dalla presa.
Inizialmente si spaventò davanti a quella sua reazione ma pensò che fosse semplicemente nervoso e che forse lasciandolo stare si sarebbe calmato. Una cosa era certsa: stava diventando decisamente troppo possessivo. Prese il cellulare e scrisse alla sua amica:
" Vorrei davvero essere dei vostri questa sera ma mi è impossibile. Ps. Non sono proprio in vena di uscire"

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