Vide sua sorella seduta a terra con la schiena poggiata alla sua auto, parcheggiò alla meglio e a passo sostenuto si diresse verso di lei. Le prese il viso tra le mani e cercò un contatto visivo con lei il quale non arrivò. Il suo sguardo era completamente perso nel vuoto.
- Tesoro guardami! - non reagiva.
- Ti prego guardami, parlami, urlami contro, ma per favore fai qualcosa!!! - non rispose neanche questa volta
- Oh no! Ci risiamo!!! - esclamò rassegnato. Guardò jesse e con uno sguardo gelido gli gridò
- Che diavolo le hai fatto questa volta è? Non ti è bastata la prima?
- Non le ho fatto niente! Giuro. Questa volta non sono stato io. L'ho lasciata che stava bene. Ha ricevuto una chiamata o ha chiamato lei... non lo so. Ma sta così da quando ha concluso la chiamata.
- Chi l'ha chiamata?
- Penso Colin, o almeno su quel che rimane del suo telefono c'è scritto così - disse mostrandogli i resti di quello che una volta era un cellulare.
- Sapevi che aveva dei problemi con Colin?
- Si! Me ne aveva parlato.
- E non hai pensato che magari dovevano chiarirsi prima di fare quella tua grande uscita per riprendertela?
- Non centra niente questo!
- Oh si! Centra eccome. Come può affrontare una relazione con te se nella testa gli ronza ancora qualcun'altro? La stai mandando in confusione e io non te lo permetterò.
Tornò a guardare sua sorella - Tesoro ascoltami! Adesso andiamo a casa, vai a riposarti e domani mattina se te la senti parliamo un po' ok? - come per le volte precedenti non ottenne risposta così cercò di alzarla per poterla portare verso la sua auto, ma lei a quel gesto si scostò.
- Visto? Vuole stare con me! Non vuole tornare a casa.
- Stai zitto. Non mi provocare! - gli disse in modo che solo lui potesse sentire - Jen facciamo così... forse ho sbagliato a giudicare Jesse in base agli avvenimenti passati, posso dargli una possibilità se ti rende felice, però devi reagire. Non ti posso vedere così. - neanche questo tentativo funzionó. Doveva trovare al più presto una soluzione per smuoverla da quello stato di incoscenza. l'idea arrivò poco dopo.
- Funziona ancora il suo telefono? - chiese al ragazzo
- Più no che si.
- Si riesce ad intravedere il numero di telefono di Colin?
- Jesse controllò il telefono - Si capisce abbastanza. Cosa hai in mente di fare?
- Lo vedrai - digitò il numero sul suo telefono e inviò la chiamata.
- Pronto Colin?
- Si chi parla?
- Ciao! Scusami per il disturbo sono il fratello di Jennifer.
- Ciao dimmi tutto!
- So che è una richiesta strana ma non ho altre idee al momento. Potresti farmi un favore?
- Che genere di favore? - chiese incuriosito.
Dan gli spiegò in grandi linee quello che stava succedendo e lui si senti terribilmente in colpa. L'aveva trattata da schifo solamente perché ci era rimasto male della sua scelta.
- Passamela!
Dan avvicinò il telefono a sua sorella che rimase seduta a terra senza battere ciglio. Fu quando sentì la voce di lui dall'altro capo del telefono che qualcosa cambiò. I suoi occhi si riempirono di lacrime silenziose.
- Jennifer... volevo scusarmi con te per la conversazione di prima. Mi sono reso conto che ho esagerato. Volevo solamente cercare di spronarti e farti reagire. Ho esagerato anche a pretendere di parlare con te quando non ne avevi voglia. Ti chiedo scusa. Sono stato un'idiota. Spero solo tu voglia ancora parlare con me durante il comic con. Ci vediamo presto! Spero...
La ragazza appena Colin finì di parlare con un gesto della mano sposto il telefono in direzione del fratello il quale ringrazio il ragazzo per l'aiuto e riagganciò tornando ad occuparsi di lei.
- Meglio? - Le chiese. Lei Annui e lui di tutta risposta l'abbraccio contento di essere riuscito a spronarla - Mi dispiace veramente tanto per averti aggredita ieri. Non mi fido di lui è vero ma mi fido di te e avrei dovuto darti il beneficio del dubbio. Puoi perdonarmi?
- Ti voglio bene Dan - rispose con un filo di voce
- Te ne voglio anche io! Vogliamo tornare a casa adesso?
- No! Voglio restare qui.
- Posso sapere perché? chiese gentilmente
- Perché adesso per me è la cosa migliore. - Jesse dal canto suo fece un ghigno divertito rivolto a Dan senza farsene accorgere da lei.
- Va bene tesoro, ma solo perché ti voglio bene. Ci sentiamo stasera ok?
- Va bene. - e mentre si abbracciavano Dan fece segno a Jesse che voleva scambiare due chiaccciere con lui.
- Vai dentro ti raggiungo subito! - Lo guardò perplessa... - Tranquilla! fidati! - la rassicurò - gli diede un bacio e si allontanò.
- Cosa volevi dirmi?
- Non cantare vittoria troppo presto, la vostra relazione è destinata a morire ecco perchè ho acconsentito che lei rimanesse qui.
- Non ti seguo.
- Hai visto anche tu. Non sono stato io a calmarla, ne tantomeno tu... è stato lui - riferendosi a Colin. -Prima o poi lei si accorgerà che non è te che vuole e tornerà sui suoi passi. Ero preoccupato che tu potessi farla soffrire ma ora so che non soffrirà perchè non si può soffrire per qualcosa che non si ama. Ma nel caso mi stessi sbagliando, sappi che se solo la farai soffrire dovrai andartene in un altro continente se non vuoi finire sottoterra.
- Non ho paura di te.
Dan ignorò la sua risposta e tornò verso la sua auto per tornare a casa.
***
- Sono una persona orribile!!! - disse Colin al suo amico Josh per telefono - L'ho trattata da schifo solo perchè sono geloso marcio. Le sto solo facendo del male . Forse è un bene che mi voglia dimenticare, la farei solo soffrire.
- La vuoi smettere di dire una cretinata dietro l'altra? Tra i due non so chi sia più stupido!
- L'ho portata io a queste scelte. Avrei dovuto essere più chiaro, dirle tutto fin da subito senza giri di parole.
- Finalmente inizi a ragionare. Puoi ancora farlo comunque.
- È troppo tardi...
- Non è vero! Puoi ancora riprendertela. Devi solamente dirle la verità.
- Dicendole la verità la metterei davanti ad un bivio.... o me o lui!
- E non è questo quello che vuoi? Che scelga te?
- Certo che vorrei questo, ma se sta provando a rifarsi una vita sarei uno stupido a dirle di lasciare tutto
- Ma tutto cosa? Quello è riuscito ad avvicinarla a se solamente perché lei non è del tutto lucida al momento. Sta soffrendo per quello che crede un amore impossibile e di conseguenza si è buttata a capofitto tra le braccia di uno che sembrerebbe avere solo occhi per lei. La fa sentire importante e per lei questo è tanto adesso. Ma siamo sinceri, quanto pensi possa durare? L'ha tradita già una volta pensi che non lo rifarà? Io ho i miei dubbi. Segui il mio consiglio parlale. Vedrai che tornerà da te.
- Lo farò! Ma spero di non metterla ancora più in crisi di quello che già è....
***
- Ti senti un po' meglio? Le chiese mentre erano entrambi sdraiati sul letto.
- Si sì grazie! Scusa per prima, non volevo farvi spaventare, solo che io e Colin non litighiamo quasi mai e quando lo facciamo e terribile.
- Non mi piace quel ragazzo. Non mi va giù l'idea che ti giri attorno!
- Mmm qualcuno qui è geloso!!!
- Non sai quanto! - rispose dandole un bacio - Tu sei mia... solo ed esclusivamente mia! - continuò a baciarla per poi scendere sul suo collo.
- Mmmm... Mi piace quando fai il geloso, dovrei farti ingelosire più spesso - rise
- Non ci provare signorina - la portò sotto di se.
- Che stai facendo? - Rise
- Non si capisce? Devo essere più esplicito?
- No no!!! Intendevo dire... tua mamma è di la! E poi non sono dell'umore. Scusami... - si spostò.
- Anche ieri sera lo era ma non ti sei fatta tutti questi problemi. Era forse l'alcol? Vuoi che vada a prendertene un po'? - la prese in giro.
- Scemo! ieri tua mamma dormiva ora è pieno pomeriggio, potrebbe entrare in qualsiasi momento?
E allora?
- Come allora? Sarebbe imbarazzante. E poi come ti ho già detto non mi va!!!
- Ok ok!!! - fece l'offeso alzandosi - Dillo che già non mi vuoi più!
- Ma che dici? Non dire sciocchezze
- Mi stai rifiutando!
- Non sono dell'umore giusto. E poi non mi va di fare l'adolescente che non sa trattenersi.
La guardò con gli occhi dolci facendole alzare gli occhi per aria - Per quanto altro hai intenzione di continuare?
- parecchio!!!!
- Mmmmm e va bene! Vediamo un po' che possiamo fare per far contento questo bambinone - A quelle parole se la trascinò con se sul letto.
***
"Cambiate il biglietto di andata per S.Diego! Partiamo con due giorni di anticipo.Dobbiamo chiarire questa situazione che si è venuta a creare. Se avete impegni disditeli. Rischiate davvero il licenziamento. non scherzo."
- Qualcosa non va tesoro? - chiese jesse notando l'espressione conusa di lei.
- Adam ha mandato un messaggio sul gruppo. Ha anticipato la partenza di due giorni perchè vuole chiarire la situazione di Colin.
- Sarei più tranquillo se andasse via.
- Jess..... se va via lui, io e forse anche Josh e Ginny rischiamo il posto e sinceramente non posso permettermelo.
- Risolverete tranquilla, basta essere sinceri. Tu ora stai con me, deve farsene una ragione. Non possono licenziarti perché lui è offeso con te.
- Che ansia!!!!
- Ho un'idea! Vengo con te.
- Cosa? No! Non devi. Posso gestire la cosa da sola.
- So che puoi farlo, ma vedila da questo punto di vista, dovrei comunque partire la settimana dopo. Tanto vale che anticipo la partenza e trascorro un altro po di tempo con il mio amoruccio!
- Non lo so Jess... vado per lavoro non per divertirmi.
- I tuoi colleghi vengono da soli o con i loro rispettivi partner?
- qualcuno verrà da solo e altri accompagnati.
- Perfetto allora. Vengo con te!
- Mah...
- Non vuoi? Preferisci non avermi intorno? - stava ricominciando a fare la vittima come poche ore prima.
- E va bene! Vieni con me! Ma solo perchè non voglio che ti metti strane idee in testa.
- Con molto piacere amore! - la baciò - Ti amo!
A quelle sue parole sussultò. Era inpanicata, non sapeva assolutamente cosa rispondere. Non era assolutamente il momento per uscirsene con quelle assurdità. Era ancora confusa e anche se non voleva ammetterlo pensava continuamente a Colin. Lui la vide agitarsi
- Non voglio che tu mi dica lo stesso, so che ti ci vorrà del tempo per avere piena fiducia in me, quindi tranquilla. Non volevo spaventarti ma è giusto che tu lo sappia. Non ho mai smesso di amarti e mi maledico ogni giorno per quello che ho fatto in passato. Spero davvero tu possa perdonarmi.
Non sapeva cosa rispondere così disse la prima cosa che le uscì dalla bocca.
- Il passato è passato, non conta più. Voglio vivere il presente. - il suo era un discorso generico, ma lui capì tutt'altro e peggiorò la situazione.
- Ne sono felice, però vorrei avessi una cosa...
- cosa? - chiese perplessa.
- Aspetta! - si avvicinò al comodino e ne estrasse una scatolina. Mentre lei l'aprì immaginando già cosa ci fosse dentro lui le disse - Vorrei lo riavessi tu! - era l'anello che le diete il giorno che le chiese di sposarla . Non ti sto portando all' altare... non per ora almeno, ma era il tuo ed è giusto che tu lo riabbia. - Lei con un sorriso sulle labbra chiuse la scatola e gliela rimise in mano - Questo anello fa parte del passato e come ti ho già detto poco fa, non voglio vivere nel passato. Voglio godermi ogni singolo attimo della mia vita senza pensare a "come sarebbe stato se?". Quindi mi dispiace ma non posso accettarlo.
Lui di tutta risposta la baciò - Sei un angelo amore mio! Non ti lascerò andare mai più. Promesso
***
- Come ho avvisato i tuoi colleghi avviso anche te. Si parte con due giorni di anticipo per poter parlare di questa situazione.
- Te l'ho detto Adam. Me ne tirò fuori. Non voglio più far parte del cast. Verrò a S. Diego per salutarvi ma non per lavoro... mi dispiace.
- Alla riunione devi esserci se vuoi che disdica il tuo contratto e poi devo essere messo al corrente di quello che sta succedendo, non posso credere che tu ti sia alzato una mattina e abbia deciso di rinunciare a tutto!
- Se verrò poi non mi costringerai a rimanere vero?
- No! Se vorrai rimanere sarò felice ma se deciderai di andare via non ti ostacolerò..
- Allora ci vediamo tra qualche giorno. - lo salutò e riagganciò.
Non voleva andare via dal cast, era una seconda famiglia ormai per lui ma come poteva continuare a lavorare lì con lei accanto? Non riusciva ad accettare che stesse con un altro e si dava la colpa per tutta questa situazione - devo riprendere in mano la mia vita... non posso piangermi addosso... - si rimproverò e nel mentre riprese il telefono che dopo la chiamata di Adam aveva fatto scivolare sul letto, aprì la chat di lei e le invio un messaggio:
"Scusami ancora per come mi sono comportato questo pomeriggio, ma non riesco a starti lontano e il non poter neanche parlare con te mi manda in bestia. Mi manchi! Ecco l'ho detto!!! Mi manca tutto di te: la nostra amicizia, i nostri litigi stupidi, le giornate passate insieme a fare i deficienti. Ho un vuoto dentro da quando ti sei allontanata da me ... un vuoto che solo tu sai colmare!
Ci vediamo tra qualche giorno e spero davvero possiamo chiarire tutto! Ti voglio bene mia piccola "Swan".
Attese con la chat aperta e con gli occhi puntati su di essa fino a quando sullo schermo non comparvero le due stanghette blu simbolo che avesse letto il messaggio. Non pretendeva una sua risposta, voleva solamente farle sapere che poteva ancora fidarsi di lui. Non immaginava però che le cose non erano esattamente così. Il messaggio venne letto, questo si, ma non da lei, bensì dal suo "fidanzato", il quale si affrettò a cancellarlo in modo che lei non potesse vederlo.
***
I giorni successivi passarono velocemente, lei chiarì definitivamente con la sua famiglia,i quali accettarono l'idea di quella relazione solo perchè erano estremamente convinti che fosse una cosa di passaggio, lui passò quelle ultime giornate prima della partenza a pensare ad un discorso sensato per poterla riconquistare. Ormai l'ora del chiarimento era vicina...
Note dell'autore:
Rieccomi! Le cose non stanno andando ancora nel verso che tutti vorremmo, ma stiamo facendo dei piccoli passi avanti. La ragazza è in un periodo di stallo ma sta capendo piano piano che forse non è esattamente Jesse il ragazzo che vuole accanto. Un esempio palese lo vediamo nella reazione alla chiamata di Colin. Ormai manca veramente poco alla partenza, cosa succederà al Comic con? Lo scopriremo presto. Alla prosima
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Il mio cuore è tuo
FanfictionPiccola storia alternativa sui nostri amati Jen e colin dove quest'ultimo non è mai stato sposato. Come sarebbero andate le cose tra loro se lui non avesse mai pronunciato il fatitico SI? scopriamolo insieme.