DICIANNOVE

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Il lunedì seguente mi svegliai all'alba. Con gli occhi ancora impastati dal sonno mi precipitai in bagno con le cuffie alle orecchie. High di Dua Lipa mi risvegliava con la sua melodia delicata.

Mi fissai allo specchio e solo in quel momento mi accorsi che la luce era accesa e che non ne ero io l'artefice.

Mi tolsi una cuffia dall'orecchio e sprofondai nell'imbarazzo appena udii lo scroscio dell'acqua.

Che cazzo ci faceva Cesare nella doccia?

Camminai lentamente in punta di piedi fino alla porta quando la sua voce mi bloccò.

«E' inutile che scappi, mi sono accorto di te da quando hai messo piede qui dentro, ti vedo attraverso lo specchio», mi ricordò e io alzai gli occhi facendo una smorfia.

Mi voltai verso di lui, coprendomi gli occhi con le dita. Cesare scoppiò a ridere. «Smettila di fare la scema! Togli quella mano!»

Scossi la testa. «No, non ho nessuna intenzione di restare traumatizzata a vita», dichiarai.

Sentii le mani di Cesare scorrere sul suo corpo e m'immaginai come dovesse essere insaponare quelle sue spalle ampie e quel suo culo da paura.

«Dai, vuoi dirmi sul serio che non hai mai visto un ragazzo nudo? E con il tuo fidanzatino perfetto come facevi?»

Sospirai irritata. «Non che siano affari tuoi comunque non ho mai avuto un fidanzato quindi non mi sono mai posta il problema», confessai realizzando solo in seguito ciò che avevo rivelato.

Cesare chiuse l'acqua. «Davvero non hai mai avuto un ragazzo? Aspetta, tu sei vergine?»

Con la mano ancora sugli occhi annuì esausta. «Si, questo ti crea un problema?»

Ecco, lo sapevo che dovevo stare zitta.

«Assolutamente no!», esclamò e percepii una punta di felicità in quella sua risposta. «Mi passeresti l'asciugamano alla tua destra?»

Mi voltai, presi il pezzo di stoffa e glielo lanciai.

Cesare lo prese al volo, se lo allacciò in vita e scese dal gradino della doccia, raggiungendomi.

«Così...», disse sfiorandomi una ciocca di capelli. «Sono il ragazzo più nudo che hai mai visto?»

Deglutii la saliva. «No, al mare ho visto dei ragazzi con il costume a slip», rivelai facendolo ridere di gusto.

Si avvicinò ancora di più, intrappolandomi tra lui e il muro.

«Sai», esordì. «L'asciugamano in vita è un po' lento, basterebbe un nulla e rimarrei nudo. Allora si, che sarei il primo ragazzo che vedresti senza vestiti addosso», mormorò con gli occhi fissi nei miei e le sue dita sulle mie ciocche di capelli.

Mi passai la lingua sulle labbra secche. «Beh, se è così...», mormorai toccando il nodo dell'asciugamano. Lo afferrai stringendolo meglio. «Sarà meglio che non lo perdi in giro», sorrisi e, passando sotto la sua ascella, scappai dal bagno.



All'intervallo m'incontrai con Polpetta alle macchinette.

«Quindi cosa succede tra te e Cesare Rossi?», domandò fissando il ragazzo dall'altra parte del corridoio.

Leo e Cesare erano compagni di classe ma non si erano mai frequentati molto.

VIENI CON ME (1-The Rossi's Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora