DUE

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«Sei stata grandissima, mi hai salvato la vita!», esclamò Anna saltellando dalla gioia per i corridoi del nostro liceo.

Sorrisi davanti a tutto quell'entusiasmo. «Beh, te l'avevo promesso, ricordi?»

Anna sorrise tutta pimpante. «Già e se non fosse stato per i tuoi suggerimenti, sarei stata bocciata di sicuro in matematica», mi assicurò.

Mi strinsi nelle spalle. «Ti conviene iniziare seriamente a pensare di studiarla la matematica invece di copiarla, altrimenti poi come farai agli esami di quinta?», le ricordai e lei si strinse nelle spalle.

Fu in quel momento che, voltandomi, vidi Fabio avvicinarsi a noi. Era stupendo, i suoi capelli biondi erano leggermente più scuri di quelli di Anna e i suoi occhi marroni erano gentili. Frequentavamo tutti il liceo artistico della città, anche se avevamo scelto indirizzi differenti. Io ed Anna eravamo iscritte a Figurativo, Fabio ad Architettura.

«Eccole qui, le donne più belle della scuola», disse posando un braccio attorno alle spalle della sua ragazza.

Mi sentii piccola piccola e ringraziai la grossa montatura nera dei miei occhiali che in quel momento mi faceva da scudo. Fabio mi trovava bella? No, sicuramente era stato un commento di circostanza.

«Allora, cosa si fa oggi?», chiese riferendosi esclusivamente ad Anna.

«Io e Cami stavamo pensando di andare a fare un po' di shopping, vuoi accompagnarci?»

Fabio storse il naso.

«Anna, non ti preoccupare, uscite voi. Io ho talmente tanto da studiare che non credo che potrei stare molto», mentii.

La mia amica mi fissò confusa. «Sei sicura?»

Annuii convinta di ogni mia menzogna.

«Va bene, come preferisci, ma dopo chiamami, mi raccomando», si rassicurò dandomi un bacio sulla guancia.

La vidi prendere il fidanzato per mano e sparire oltre la porta principale.

Ero rimasta sola, di nuovo. Ma non importava poi molto. Strinsi forte, con entrambe le mani, lo zaino alle spalle e mi avviai verso casa mia. Mentre passeggiavo per le vie della città sotto il sole caldo, iniziai a pensare che forse, essere single a sedici anni non era poi una cosa tanto terribile. Ero carina, intelligente e mi sapevo vestire. Certo non ero una top model, e di difetti ne avevo come qualunque essere umano tuttavia non ero male. Forse ero semplicemente troppo matura per la mia età. O meglio per i ragazzi della mia età. Per loro le cose che contavano erano quanto fossi popolare su Instagram oppure quale taglia di reggiseno avessi. Io avevo circa 120 followers e portavo una seconda piena. Insomma nulla di speciale.

Mi strinsi nelle spalle. Prima o poi avrei trovato anche io un Fabio tutto mio. Un ragazzo gentile, altruista, qualcuno con cui sentirmi tranquilla e sicura. Ero contenta che Anna l'avesse trovato, solo... mi chiedevo quando sarebbe capitato a me.

Appena rientrai a casa, lasciai lo zaino a terra e mi fiondai in cucina. Avevo una fame da lupi. Mi raccolsi i miei lunghi capelli rossi in una coda alta e mi sistemai meglio gli occhiali sul setto nasale. I miei occhi non sembravano così verdi dietro alla montatura nera degli occhiali, ma a me andava bene ugualmente. Grazie a loro riuscivo a sentirmi a mio agio. Mancavano circa due settimane alla fine dell'anno scolastico e l'idea di non stare più con Anna per qualche mese mi faceva male. L'idea di andare al mare però mi risollevava lo spirito. Non vedevo l'ora di immergermi nella profondità dell'acqua fresca, di lasciarmi trasportare dalla sua corrente verso destinazioni ignote. Di solito le vacanze estive le passavo sempre con mio papà, almeno un paio di settimane e stavo contando i giorni che mi separavano dal rivederlo.

VIENI CON ME (1-The Rossi's Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora