Non ero mai stato attento al decorso del tempo, visto che i giorni erano tutti uguali, la solita routine del cazzo.
Ma poi quella sera di Marzo tutto è cambiato, perché ho incontrato due occhi azzurri, limpidi come il cielo a primavera, impaurita e sola.
Proprio come me.
Mi sono sentito legato a lei come mai nella mia vita, come se tutto mi portasse ad Elisabeth, alla mia Liz.
Giuro di aver combattuto contro quello che mi stava nascendo dentro, ma mi ha fottuto, in tutti i sensi.
Eppure ancora una volta siamo distanti, perché siamo diversi, nonostante ci passerei la vita dentro di lei, con lei, per lei, anche solo guardarla mi rende migliore.
Su questo mondo non ci saremo per sempre, non abbiamo sette vite come i gatti e non risorgiamo dalle ceneri come le fenici, quindi ogni giorno potrebbe essere l'ultimo.
Soprattutto per uno come me, che si trova con una pistola puntata alla tempia, un giorno si e l'altro pure.
Non avevo mai avuto paura della morte, perché sapevo che non avrei lasciato nessuno a piangere per me, invece ora, mentre sto in questa macchina in attesa di un ordine, mi tremano le gambe.
Riesco solo a pensare di aver fatto scappare Liz , di nuovo e che la voglio e che mi manca e che forse, forse la amo.
Per la prima volta ho paura.
La piccola radio trasmittente si illumina e l'abitacolo si riempie della voce possente di Christopher.
" Jack ci sei?"chiese.
"Si, dimmi"rispondo con freddezza.
" Fred è già dentro, entra anche tu e state attenti" un rumoroso click indica la fine della chiamata.
Respiravo a fatica, mi sentivo nervoso e la testa mi girava, sapevo che le donne portavano solo guai.
Esco alla svelta dalla Mercedes scura, calo il cappuccio della felpa e carico la pistola, quindici colpi che avrebbero terminato la vita di un uomo.
Siamo messi su questa terra e poi portati via, senza darci il tempo di essere realmente felici.
Salgo rapido le scale, mi ritrovo ad avere fretta, trovo il bestione africano ad aspettarmi con il solito ghigno sul volto.
Per lui è tutto un gioco, la vita degli altri non vale niente.
"Jack, stai male?"bisbigliò piano, per non farsi sentire.
"Tutto okay"cercai di mandare via la strana sensazione alla bocca dello stomaco.
"C'è anche la moglie in casa"sorrise beffardo.
"Fred non devi toccarla"sibilai, odiavo che violentasse le donne, era disgustoso.
"Sei tu il vice"alzò un sopracciglio, non aveva mai capito perché Parker avesse scelto me, del resto nemmeno io.
"Zitto e bussa"lo ammonii.
Sentimmo i passi avvicinarsi alla porta e vedemmo il pomello di argento girare.
"Chi è?"comparve una giovane donna, che sbiancò alla vista delle pistole.
"Dobbiamo parlare con suo marito"spiegai.
"Entrat-te"balbettò, mentre si stringeva la vestaglia di seta intorno al corpo esile.
"Amore cosa è stato?" apparve dal corridoio l'avvocato Grosel, aveva quarant'anni, ricco, bello e felice, ma era colui che doveva morire "Porco cazzo"aggiunse, dopo averci visto.
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Salvami, Salvami Tu
RomanceElisabeth studentessa modello,vita ordinaria fatta di sere davanti alla tv ,si concede una sera di follia,una sola per festeggiare un bel voto all'esame tanto temuto Una sera che cambierà per sempre la sua vita,una sfida contro il destino,un tentato...