Proposte infinite.

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Mi era mancata la quotidianità condivisa con Jack.

Il divano diviso per due.

Il letto diviso per due.

La cena divisa per due.

Ormai dividevano tutto, perché per troppo tempo siamo stati distanti e poi finalmente siamo una normalissima coppia di fidanzati che progettano una famiglia, che sperano in un florido futuro insieme.

"Buongiorno".

Sorrido al suono della sua voce e mi volto a guardarlo mentre si stropiccia gli occhi con la mano destra.

"Buongiorno amore"dico sorridente.

"Che buon profumo"mi bacia dolcemente sulle labbra e mi sento così felice da poter cantare a squarciagola stupide canzoni.

Sono già cinque mesi che Jackson Harold Stone è ufficialmente un uomo libero e sono sicura che nulla può ostacolarci ancora.

"Sono muffin"guarda il forno con aria sognante"I miei preferiti"mi molla un sonoro schiaffo sul sedere.

"Mi piace viziarti"dico maliziosa e il suo sorrido sghembo mi eccita.

"Lo so"annuisce e mi sposta i capelli di lato, per avere pieno possesso del mio collo.

I sue baci sono sempre languidi e umidi, alterna labbra e lingua, in quella catastrofica perversione.

Fare l'amore con Jack è perdizione e dedizione, ogni volta è intenso e nuovo, come se i nostri corpi scoprissero nuovi modi di fondersi.

"Ti svegli sempre con lo stesso pensiero"lo rimprovero divertita, mentre infilo la mano sotto la sua canotta di cotone grigio.

"Tu mi svegli"infila una gamba tra le mie e sento la voglia che ha di me.

"Mi piace essere tua"accarezzo i suoi addominali caldi e di conseguenza mi mordicchia il lobo dell'orecchio sinistro, per poi baciarmi sotto il mento.

"Sei mia"sussurra mentre cerca di abbassare il pantalone del mio pigiama giallo limone.

Il click del forno ci fa scoppiare a ridere e ricominciamo a respirare normalmente, come se avessimo trattenuto il fiato per tutto il tempo.

"Tanto non mi scappi"mi bacia con la lingua in bella vista.

"Non sono una ragazza che scappa"gli sorrido e prendo il vassoio con i dolcetti al cioccolato.

"Lo so perfettamente, non sei mai scappata da me e nemmeno dal pericolo"sbuffa"Sei spericolata ed eccitante"si siede sullo sgabello.

Prendo il latte dal frigo, la marmellata e il caffè, che poi verso in due tazze.

"Tieni"gli passo la sua, quella bianca con un cuore rosso.

"Grazie"ci mette un cucchiaino di zucchero, invece io ne metto due e mezzo, perché amaro non mi piace per niente.

"Mi passi il miele?"chiedo cortese, mentre gli passo i biscotti che sicuro mi chiederà poi.

"Mi hai anticipato"sorride e sento una strana morsa attanagliarmi lo stomaco, siamo una cosa sola.

"Ti conosco benissimo"dico presuntuosa.

"Facciamo un gioco"propone e ha una vera fissa per questi giochetti, che puntualmente si inventa.

Alzo gli occhi al cielo"Sei prevedibile".

"Facciamo il quiz test"inzuppa un muffin nel latte, rendendolo una poltiglia di cacao e uova.

"Come al solito"borbotto, ma non si fa smontare dai miei borbottii.

Salvami, Salvami TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora