Supereremo anche questa

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Al liceo la letteratura mi piaceva un sacco, anche i poeti italiani.

Ricordo la poesia di Leopardi, la "Quiete dopo la tempesta", mi dava un senso di pace, quella che stavo cercando da anni.

Ma è solo un'utopia, perché non esiste la quiete.

Nella mia miserabile vita c'è solo tempesta.

TRE ORE PRIMA

Sembrava ci fosse il sole sotto le nuvole grigie o almeno si sperava.

Avevo sostenuto l'ennesimo esame e mancava poco alla fine, questo mi faceva sentire più leggera, come se le cose stessero andando per il verso giusto.

Presi il bus alla solita fermata e mi fermai al supermercato visto che la dispensa piangeva miseria.

Soprattutto a causa di Jack che mangiava tutto il giorno, mi chiedevo come facesse a rimanere sempre in perfetta forma fisica.

Presi un carrello e mi diressi al reparto verdure, poi in quello macelleria e infine in quello schifezze di vario genere.

Biscotti al cioccolato, barrette, caramelle gommose, liquirizie, bastoncini di zucchero, merendine, cornetti alla crema e tanto altro.

Inutile dire che la cassiera mi guardò un tantino stranita, anche perché aveva l'aria di perfettina, tutta carote e sedano, che schifo.

Pagai con la carta di credito, rifornita dai miei genitori due giorni prima, almeno erano puntuali sul denaro, per il resto avevo molto da ridire.

Ripresi il bus 197, dove c'era il solito autista giovane che ci provava spudoratamente, di conseguenza alzavo la mano sinistra dove faceva bella mostra l'anello di fidanzamento.

Mi sentivo immensamente felice nel compiere quel gesto, per una volta sentirmi legata a qualcuno mi rendeva entusiasta.

"Ancora fidanzata?"mi chiese sorridente mentre timbravo il biglietto.

Ammetto che aveva un bel sorriso sincero, di quelli puliti.

"Assolutamente, sono fidanzatissima"sorrisi di rimando.

"Che peccato, mi piaci proprio tanto"aggiunse.

"Marpione"lo rimproverai divertita, per poi sedermi ed infilare le cuffiette dell'iPod.

Avevo la solita playlist che spaziava dalla musica classica al pop, più o meno seguivo l'umore del momento.

I Coldplay accompagnarono tutto il mio viaggio di ritorno, prima di scendere salutai Paul, che mi fece l'occhiolino, era davvero uno spasso.

Se non ci fosse Jackson a riempire la mia esistenza, il suo corteggiamento mi avrebbe addirittura lusingata.

Ma nessuno può competere con lui, non si compete con il vero amore.

JACK

Liz ancora non era tornata e mi sentivo irrequieto, dopo l'ennesima brutta notizia avevo bisogno della mia dose di normalità.

Ciò corrispondeva alle braccia e al profumo di lei.

Sentii il rumore di chiavi nella toppa e subito la stritolai non appena superò l'uscio di casa.

Cominciai immediatamente a respirare meglio.

"Che accoglienza"sorrise raggiante, mentre si alzò sulle punte per baciarmi.

"Avevo estremo bisogno di te"dissi.

"Sono contenta di mancarti"sorrise ancora, mentre portava la spesa in cucina, mi ritrovai a seguirla come un fedele cagnolino.

Salvami, Salvami TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora