La sveglia suonò alle nove di mattina quel giorno di fine Aprile, da me definita la fine di tutto.
Il letto era vuoto, quella notte al mio fianco c'era lui, ora uno stupido pezzo di carta.
"Cara Liz,
ho passato tutta la notte a guardarti, eri bellissima.
Sto andando via e non ho il coraggio di svegliarti, perché questo è un addio.
Un addio definitivo.
Non sono l'uomo per te e tu non sei la donna che può stare al mio fianco.
Tronco ora la nostra "amicizia", perché nei tuoi occhi ho visto qualcosa di diverso, qualcosa che cambiava, ho visto cose che non posso darti.
Dimenticami, come farò io, dimenticati i nostri baci e le nostre belle parole, non verrò a cercarti, spero che tu ne sia consapevole, non illuderti.
Non farlo nemmeno tu ,ti prego, non cercarmi, voglio porre fine a questa cosa, che non ha senso e non lo avrà mai.
Per quel che vale, ti voglio bene.
Addio.
Tuo jack "
Arrivo alla fine con un nodo alla gola, le mani che tremano e non riesco a respirare, apro alla svelta il comodino e tiro fuori lo spray, quello che uso per l'asma.
Rileggo altre mille volte quelle parole scritte nero su bianco, prova indelebile del nostro addio, anche se non ho avuto voce in capitolo, ha deciso per entrambi.
Sembro un fantoccio di pezza, mi rannicchio sul letto e stringo le lenzuola tra le mani, piango ed urlo, urlo l'odio che provo per lui.
Eppure mi ero preparata mentalmente al suo abbandono, ma il mio cuore reclama la sua presenza, in questa casa buia e vuota.
Dove sei Jack?
Sarà sicuramente ritornato alla sua vita di merda, con gente di merda e con Sally, che si prende cura del suo piacere.
Urlo ancora, accartoccio quella lettera e la getto contro il muro, cade sul pavimento come una foglia in autunno.
Chiudo gli occhi e appoggio la testa sul cuscino, mi vengono in mente le nostre battute, le risate, i nostri baci, sempre diversi e che nascondevano molto di più.
Immagino i miei giorni monotoni e grigi, privi di allegria, un incubo senza fine, un giorno senza sole.
Mi trascino nel bagno, faccio una doccia gelata, lascio l'acqua scendere sul mio corpo, fino a quando non perdo la sensibilità alle labbra ormai violacee.
Mi asciugo velocemente ed infilo una tuta grigia, sembro scialba, priva di emozioni, un corpo senza anima.
Mi dirigo al parco, ho ancora i capelli umidi, che il vento fa muovere a suo piacimento, mi nascondo sotto ad un salice piangente e mi limito ad osservare l'ambiente circostante, ma non vedo davvero.
Mi sembra di avere una patina davanti agli occhi, vedo sfumato e non riesco a distinguere le persone, sono solo ombra.
Trattengo l'ennesimo urlo, porto le mani tra i capelli e li tiro, sembro una pazza, mi sento una squilibrata mentale.
Vorrei andare da lui, ma ha espressamente richiesto di non cercarlo e non sopporterei un suo rifiuto, se mi mandasse via morire seduta stante.
Mi rigiro il cellulare tra le mani, vorrei parlare con qualcuno, ma in verità non ho nessuno o almeno non più.
Kate è partita per l'erasmus ad Amsterdam, la sua città ideale, sesso libero e canne.
Al pensiero di cosa sta combinando, mi scappa un sorriso, tirato e umido di lacrime.
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Salvami, Salvami Tu
RomanceElisabeth studentessa modello,vita ordinaria fatta di sere davanti alla tv ,si concede una sera di follia,una sola per festeggiare un bel voto all'esame tanto temuto Una sera che cambierà per sempre la sua vita,una sfida contro il destino,un tentato...