Run Away

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(T/N)'s P.O.V.

Sei stata a lungo a piangere in quella stanza, ormai era passata un'ora o due buone a giudicare dal sole, il quale ormai batteva quasi sopra la casa.
Faceva molto più caldo di qualche ora prima e il tepore primaverile e le tante lacrime versate ti avevano fatta assopire in un sonno leggero mentre stavi ancora seduta sul pavimento a gambe incrociate.
Eri stanchissima, triste, offesa e spaventata... insomma, come biasimarti? Eri stata sbattuta a terra e rinchiusa dal ragazzo che un tempo amavi con tutta l'anima.
Ma questa... questa era tutt'altra faccia del Biersack che conoscevi tu qualche anno fa. L'Andrew che conoscevi era dolce, gentile e altruista, non ti avrebbe mai sbattuta al suolo così e rinchiusa in una stanza. Questo era tutt'altro livello. Negli anni la sua ossessione nei tuoi confronti, anziché diminuire, doveva essere aumentata vertiginosamente... e la cosa ti terrorizzava. Non avevi idea se e quando si sarebbe fermato, non sapevi fino a che punto sarebbe potuto arrivare e, diciamocelo, non volevi nemmeno saperlo.
Il pensiero che la persona per cui hai provato di tutto e che per te significava... non il mondo e nemmeno il cielo... per te significava l'intero universo. Era capace di renderti libera come una farfalla e prigioniera come uno schiavo allo stesso tempo. Non si poteva negare, eri stregata da quell'uomo misterioso chiamato Andrew Dennis Biersack. Era come una droga, più la provavi e più ne diventavi dipendente... e tu eri diventata molto dipendente, al punto di non renderti conto della sua ossessione. Ma, col tempo e i litigi, ti sei resa sempre più conto che Andrew era pericoloso per te. E quel tradimento... quella non ce la facevi a perdonarglielo. Era troppo... al pensiero il tuo cuore ha avuto la sensazione di essere come pugnalato un centinaio di volte. Faceva ancora tanto male quel pensiero, non lo avevi ancora superato... era forse per quello che non riuscivi a perdonare Andy? No... erano tante piccole cose. I litigi, i viziacci, le ossessioni, le manie di possessione e il tradimento. Era questo che ti impediva di perdonarlo. Il problema era... tradimento a parte, tu amavi quel fottuto ragazzo esattamente così come era. Eri innamorata persa di lui, non hai mai voluto davvero cambiarlo. Ci tenevi troppo a lui per cambiarlo. Che cavolo dovevi fare?

Il suono di una chiave nella serratura ti ha svegliata del tutto e hai sollevato di scatto la testa verso la porta di fronte a te e ti sei preparata ad allontanarti.
La porta si è aperta lentamente e hai visto Andrew tenere in mano un piatto con dei tovaglioli.
"Hey, bimba" ti ha chiamata con fare affettuoso. "Ti ho cucinato qualcosa come ai vecchi tempi" ha detto quasi entusiasta della sua buona azione. "Volevo anche farmi perdonare per la mia reazione..." ha mormorato con sguardo colpevole.
"Mh?" Hai inclinato la testa di lato come i tuoi occhi schizzavano da una parte all'altra in paura.
"Oh? Tranquilla, hey... tranquilla" ha mormorato lui dolcemente appoggiando il piatto a terra a pochi metre da te e sedendosi accanto a esso. "Era il tuo piatto preferito, non posso sapere se è cambiato... spero ti piaccia ancora" ha detto lui cercando di calmarti e spingendoti il piatto vicino. Sapeva che quando eri ferita non volevi si avvicinasse troppo.
Hai osservato diffidente il piatto per poi guardare di nuovo Andrew... eri tentata dal tirarglielo addosso ma non volevi sfidarlo dopo oggi.
"Puoi fidarti... non voglio farti del male" ha detto lui allungandosi verso di te e accarezzandoti i capelli con la dolcezza che era solito usare diversi anni prima. Lo hai guardato diffidente e hai addentato una forchettata di (p/p)... era davvero buono.
La tua espressione soddisfatta ha fatto sorridere Andy, il quale si stava lentamente spostando verso di te.
Appena si è avvicinato troppo hai emesso una specie di grugnito di disapprovazione, cosa che ha fatto sobbalzare quel bel ragazzo dai capelli marrone scuro vicino a te.
"(T/n)..." ha mormorato lui con occhi da cucciolo. "Mi dispiace..." ha aggiunto con lo stesso tono colpevole che ti ha costretta a girarti verso di lui... aveva gli occhi rossi e pieni di lacrime trattenute.
Hai avuto un forte dolore al petto al vederlo così. Ti sentivi in colpa seppur tu non ne avessi motivo.
Ti sei avvicinata a lui e gli hai messo una mano sulla spalla per poi abbracciarlo. Appena hai premuto il tuo corpo al suo lui ti ha avvolto con le proprie braccia e ti ha stretta forte al petto fino ad appoggiarti con la schiena a terra e abbracciarti sempre più forte appoggiandosi su di te.
"Mi dispiace, piccola..." ha sussurrato singhiozzando e nascondendo il suo volto nella tua spalla.
Hai annuito e gli hai accarezzato i capelli per poi guardarlo, per quanto ti fosse possibile. Era tipico suo, quando litigavate la prendeva sempre a male, anche quando non era colpa sua. Era molto emotivo certe volte.
"Basta, Andrew..." hai sussurrato costringendolo a sollevarsi a sedere per poi alzarti tu. "Basta." Hai detto spingendo il piatto verso di lui. "Mangia tu, io non ho più fame." Hai detto con freddezza. Non lo avevi perdonato, c'era qualcosa che non andava in lui.. e sicuramente ci sarebbero stati altri problemi.
Andy ha annuito per poi prendere il piatto e uscire dalla stanza richiudendoti dentro.
Non ti fidavi più di lui, sicuramente avrebbe qualche altra strana idea in mente.

Ti sei stesa sul letto e ha osservato il soffitto a pensare alla tua vita... i tuoi genitori, casa tua, i tuoi amici... nessuno ti avrebbe tirata fuori da lì, dovevi cavartela da sola.
Hai tirato un sospiro e ti sei raggomitolata per poi alzarti di scatto e cercare di aprire nuovamente la finestra... dopo vari tentativi, finalmente si era sbloccata e hai fatto forza, usando tutta la forza che avevi tu in corpo, per aprire... e finalmente ci sei riuscita.
Hai guardato fuori e hai visto una scala a pochi metri da te.
"Puoi farcela (t/n), credi in te. Devi solo tirarla verso di te e uscire. La macchina è proprio lì." Hai pensato allungandoti quanto più possibile verso la scala.
Ti sei sporta parecchio e hai quasi rischiato di cadere giù per un momento ma, fortunatamente, ti sei ripresa e sei riuscita a prendere quella dannata scala.
"Ci sei... ci sei..." ti sei ripetuta mentalmente per tenerti quanto più calma possibile.
Hai spostato la scala sotto la finestra e hai scavalcato fuori per poi scendere velocemente, gradino dopo gradino, la scala.
Una volta a terra ti sei guardata attorno e hai appurato che Andy era probabilmente dentro casa a mangiare quindi sei corsa verso la macchina.
Conoscevi il viziaccio di Andy di lasciare la macchina vicino casa sempre aperta con un paio di chiavi di riserva nascosti nel cruscotto.
Sei entrata lentamente per non fare rumore per poi chiudere la portiera dietro di te sileziosamente.
Hai cercato nel cruscotto velocemente spostando scartoffie di vario genere a destra e a sinistra ripetutamente fino a che non hai visto il fondo... ed eccole. Le chiavi di riserva di Andrew.
Hai inserito la chiave nel quadro e hai girato con decisione facendo rombare la macchina all'accensione.
Al suono improvviso hai sobbalzato e ti sei guardata attorno intravedendo Andy che su affacciava alla finestra di corsa.
Hai premuto sull'acceleratore lasciando lentamente la frizione e partendo con una sgommata assurda. Però, hey, era la prima volta che guidavi una dannata Audi, era normale tu non sapessi guidarla al meglio.
"(T/n)!!!!" Hai sentito la voce di Andy urlare mentre giravi verso la strada e acceleravi.
Conoscevi la strada, erano circa 20 km di strada per poi finire a Los Angeles. Da lì saresti andata a casa a prendere i soldi. Il piano? Andare all'aeroporto e pagare per prendere il primo volo disponibile per l'Italia. Saresti andata dai tuoi parenti lì e ci saresti rimasta a lungo.

Dopo circa 11 km hai incontrato altre tre macchine che ti hanno accerchiata. Si erano posizionati una davanti, una dietro e una al tuo fianco, non potevi fare nessuna manovra.
Hai suonato il clacson ripetutamente come cercavi di superare... e pochi metri dopo la macchina ha iniziato a rallentare e fermarsi da sola mostrandoti la spia della benzina... eri rimasta a secco.

A Rebel Love Story || Andy Black X Lettore ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora