Poor You

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(T/N)'s P.O.V.

Ti sei svegliata con un forte dolore alla testa come il tuo cervello sembrava pulsare nel tuo cranio.
Hai lentamente aperto gli occhi, sentendo un atroce dolore fisico alla testa, e ti sei guardata intorno.
Avevi una forte sensazione di ansia e confusione, non capivi cosa fosse successo e perché ti trovavi lì. Hai sbattuto un paio di volte le palpebre, facendole aggiustare alla flebile luce della stanza e hai messo a fuoco ciò che ti circondava.
La stanza era piccola, illuminata solo da una piccola finestrella sulla parete alla tua sinistra, la vernice era ridotta malissimo, cadeva a pezzi dalle varie pareti e dal soffitto e c'erano varie crepe sui muri, alcuni punti avevano anche dei buchi, i quali sembravano fori di proiettili. A quella vista hai spalancato gli occhi e hai avuto un flash di una pistola che ti colpiva la tempia. Hai alzato una mano alla tempia e hai scopetto di avere alcuni graffi che la sera prima avevano sanguinato, lasciando il sangue seccare su di esse. "Ma cosa...?!" Hai sussurrato spaventata per poi scuotere la testa, un gesto come per dire di svegliarti da quel sogno che stava diventando sempre più orribile.
Ritornando alla stanza, a giudicare dalla leggera e giallastra luce che entrava dalla finestrella hai potuto intuire fosse mattina, più precisamente l'alba.
Hai provato a spostare il polso destro verso di te per sollevarti da terra solo per scoprire che eri stata incatenata al suolo. Potevi sollevarti di qualche centimetro, portarti le mani al volto o metterti a gattoni ma non potevi alzarti in piedi o sederti per bene.
"Fantastico... di nuovo in questa merda di situazione." Hai sibilato come la rabbia si è fatta strada dentro di te.
Hai ricordato di botto la sera prima e alcune lacrime si sono fatte vive nei tuoi occhi... avevano picchiato Andy e avevano rapito te. Per quanto tu fossi ancora arrabbiata con Andrew, odiavi a morte pensare che qualcuno lo picchiasse. Era comunque il ragazzo che amavi e che a cui tenevi... lui era comunque una persona importante per te, odiavi tantissimo l'idea che gli facessero del male.
"Andy..." hai mormorato con voce flebile come hai ricacciato le lacrime che si sono formate nei tuoi occhi, le quali minacciavano di rompere i tuoi argini. La tristezza e la rabbia erano forti dentro di te... ma non potevi fare niente nè per Andy nè per liberarti. Eri triste, triste perché eri di nuovo prigioniera di qualcuno e non sapevi cosa ne sarebbe stato di te e, eri sicura, non sarebbe stato nulla di positivo... e poi eri arrabbiata. Eri arrabbiata perché ti avrebbero di nuovo fatto del male, stavolta delle persone che non conoscevi e che non avrebbero avuto alcuna pietà per te, al contrario di Andy che, almeno, dimostrava di preoccuparsi per te... ma eri anche arrabbiata perché quei figli di una puttana sconosciuta avevano fatto del male al ragazzo che per te era tanto importante. Se l'erano presa con lui senza motivo, lo avevano picchiato e atterrato... la cosa ti feriva anche se non lo avresti mai ammesso a lui.

Dopo vario tempo, non sapevi quanto, hai sentito dei passi dirigersi verso la porta di legno alla tua destra, in fondo alla parete.
Hai guardato fuori dalla finestra e hai dedotto fosse circa mezzogiorno a giudicare dalla forte luce che entrava.
Ti sei stesa in posizione scomposta e hai fatto finta di essere ancora priva di sensi e, subito dopo, la porta si è aperta violentemente, andando a sbattere contro il muro.
Una forte ansia si è scatenata nel tuo petto, facendo battere il tuo povero cuore a velocità inaudita come la tua mente ha composto i peggiori scenari.
"Tch, la puttana dorme ancora" ha sbuffato l'uomo infastidito. Hai riconosciuto la voce e hai pensato appartenesse all'uomo alto sulla trentina della sera prima.
"Puttana... ma come si permette?!" Hai pensato furiosa immaginando di liberarti e riempirlo di calci.
Una forte puzza di alcol ha invaso le tue narici come il rumore dei passi dell'uomo si avvicinavano sempre di più a te. Il tuo cuore batteva forte e la tua mente aveva attivato tutti i campanelli di allarme che aveva... volevi solo liberarti e scappare via.
"Hey, troia, svegliati!" Ha esclamato l'uomo con tono scorbutico dandoti un calcio nel fianco e facendoti male. Hai aperto di scatto gli occhi emettendo un forte gemito di dolore mentre hai cercato di portarti le mani al fianco, ritrovandoti bloccata dalle catene che stavano tintinnando al tuo movimento.
"Bene, sei sveglia allora" ha detto inginocchiandosi accanto a te.
Hai emesso un ringhio rabbioso, simile a quello di un animale e ti sei spostata come lui ha cercato di toccarti.
"Fossi in te starei ferma, lurida troia, o faccio ammazzare il tuo fidanzato dai miei scagnozzi." Ha minacciato l'uomo con cattiveria nella voce afferrandoti per i capelli e tirandoti uno schiaffo con la mano libera.
Sentivi la guancia destra pizzicare e bruciare come tu hai dovuto sopprimere tutto l'odio che stavi provando.
"Lascialo in pace, non ti ha fatto niente." Hai sibilato guardando con puro odio nei tuoi occhi l'uomo che avevi davanti.
"E che me ne fotte? Gli avevo chiesto dei soldi e non me ne ha dati, io mi sono preso te e sono liberissimo di ammazzarlo se voglio." Ha detto lui ridendo come la cattiveria e la serietà erano ben espressi nei suoi occhi. Non gliene fregava un cazzo di voi, voleva solo rovinarvi la vita.
"Cosa vuoi da noi? Nessuno di noi due ti ha mai visto nè infastidito, cosa cazzo vuoi da noi?!" Hai urlato isterica come le lacrime si sono riformate nei tuoi occhi. "Lascia almeno in pace Andy..." hai mormorato come le lacrime sono scese dai tuoi occhi lungo le tue guance.
"Che scena toccante, la troietta è preoccupata per il suo ragazzo" ha detto lui sarcastico per poi ridere. "Non mi frega un beato cazzo di voi due, volevo solo i soldi. Non posso averli? Mi trovo un passatempo con te, non è un grosso problema. Fai la brava qui e vedrai che il tuo ragazzo starà bene." Ha continuato sollevandoti il volto verso di lui per poi leccarti la guancia, nella zona in cui scendevano le lacrime.
"Lascialo in pace..." hai sussurrato tu abbassando forzatamente lo sguardo.
"Dipende da te, bambola" ha risposto lui ghignando per poi alzarsi. "Oh, e... mi chiamo Chris. Sarò il tuo incubo peggiore~" ha detto lui facendo finte fusa per poi scoppiare in una fragorosa risata e avviarsi verso l'uscita. "Povera te~" ha miagolato aprendo la porta per poi uscire.
Se pensavi che Andrew fosse un mostro... allora ti sbagliavi di grosso. Presto, il tuo incubo sarebbe ricominciato da capo... e questa volta non c'era verso che qualcuno rinsavisse e ti tirasse fuori da tale situazione.
"Vaffanculo, porco Giuda..." hai sibilato asciugandoti le lacrime e stendendoti a terra. Hai pregato con tutta te stessa che Andy o la polizia ti trovassero e salvassero alla svelta... ma le tue speranze erano davvero poche e la tua fiducia per il futuro non erano da meno.

Andrew's P.O.V.

Era steso in ospedale con una flebo al braccio e varie bende sulle ferite alla testa. Sentiva ancora dolore, sì, era vero... ma non era minimamente paragonabile al dolore emotivo che stava provando. Tu eri stata sottratta da lui, ti avevano portata via e picchiata e lui non ha potuto difenderti. Era preoccupato a morte per te, voleva aiutarti e salvarti ma non sapeva nemmeno da dove iniziare a cercare.
Si era asciugato gli occhi per l'ennesima volta, aveva pianto molto durante la notte e non aveva chiuso occhio.
I poliziotti l'avevano interrogato e lui aveva fornito le descrizioni dei tre tizi più la targa della macchina, con tanto di descrizione della macchina.
"La troveremo presto" avevano detto i poliziotti andandosene.
Presto... presto poteva essere anche un anno. E lui, un altro anno senza la sua amata con la consapevolezza che la stavano trattando male, non voleva vivere. Avrebbe preferito uccidersi piuttosto che lasciare la sua amata in mano a quei figli di puttana; non c'era nessuna strada all'inferno che avrebbe retto e lo avrebbe tenuto buono.
Ha preso il telefono, mandando un messaggio a tutti i suoi contatti per farsi aiutare. Aveva mandato le informazioni della macchina, la targa e le descrizioni dei tizi a tutti quanti, con la speranza che qualcuno gli desse notizie utili e lo aiuti a ritrovare la sua amata.
Da come avevano parlato quei malviventi la sera prima, Andy ci avrebbe messo la mano sul fuoco che non ci sarebbero andati piano con lei, era sicuro che l'avrebbero abusata in ogni modo possibile... e il pensiero della sua amata che soffriva faceva soffrire anche lui.
"Ti salverò, piccola... ti prometto che ti troverò e ti porterò via da loro."  Ha pensato Andrew con determinazione stringendo il cellulare in mano.
Andy era relativamente forte seppur fosse magro e sapeva sparare... questa volta si sarebbe portato dietro una pistola e non gliene importava se avrebbe dovuto ucciderli, avrebbe fatto di tutto per la sua piccola (t/n).

La sua mente ha creato i peggiori scenari, ha immaginato di tutto dagli stupri alle botte che le avrebbero potuto dare e il suo cuore è stato stretto da una morsa oscura di rabbia e sofferenza... sentiva un dolore atroce al petto come alcune lacrime gli si sono formate negli occhi. No, non avrebbe lasciato la sua amata nelle loro mani.
"Povera piccola, deve essere terrorizzata..." ha mormorato lui guardando la stanza bianca e spoglia che lo circondava. Ha guardato le luci al led accese, i muri bianchi, probabilmente appena verniciati, le tende verde chiaro, un colore diverso per la stanza ma la tonalità spenta dava un'aria comunque triste e monotona, e poi ha guardato fuori... era al terzo piano, vedeva le strade di Los Angeles, le macchine distanti che andavano forse troppo veloci per la città, le luci nei palazzi e sagome nere e distanti in alcuni grattacieli. Alcune sagome stavani vicine, sembravano una coppia di amici, fratelli, sposati o fidanzati che si abbracciavano e passavano del tempo assieme, un'altra sagoma, invece, si stava muovendo in modo molto animato, sembrava una discussione di qualche genere e un'altra ancora erano due persone che ballavano scatenati a qualche genere musicale. Andy ha sorriso all'ultima coppia, si ricordava di quando metteva la sua musica alla radio e lui e la sua amata ballavano assieme, a volte un valzer, altre semplicemente si scatenavano e altre ancora imitavano le parole della canzone facendo una specie di scenetta di coppia, dando un significato alle canzoni tutto loro. "Lo faremo ancora, piccola... staremo di nuovo assieme." Ha sussurrato lui stringendo i pugni, infilando le unghie nei palmi delle mani e facendosi male... ma non gli importava. Al primo posto della sua lista c'era ritrovare la sua ragazza e riportarla a casa, l'importante era tenerla al sicuro e allontanarla da quei bastardi. E lo avrebbe fatto, quella era una promessa che stava facendo a sè stesso e a te.

End chapter!
Oya guys!
Come va? Todo bien? Haha
A me tutto bene, ho passato due giorni a Napoli (domenica e lunedì), ho mangiato come un animale e sono stato da dio °^°
Poi arriva mercoledì e mi ammalo. T_T

Che ne pensate del capitolo? E cosa vi aspettate da (T/n) e da Andy? Cosa faranno?
E riuscirà la nostra ragazza a scappare? Sbizzarritevi con le idee!!

Vi piace il capitolo? Avete particolari consigli o critiche COSTRUTTIVE da fare alla storia? È tutto bene accetto, mi aiuta a capire se devo modificare qualcosa haha

Comunque, Darky stacca che è stanco a morire😂
BYE BYEEEEEEEE!!!

A Rebel Love Story || Andy Black X Lettore ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora