(T/N)'s P.O.V.
"(T/n)..." una voce ti ha chiamato strappandoti leggermente via dal sonno profondo in cui eri. "(T/n)~..." la stessa voce ha cantilenato strappandoti un forte gemito di disappunto.
A quel punto qualcuno ti ha strappato le coperte di dosso facendo entrare l'aria fredda a contatto con la pelle delle tue gambe scoperte.
"Ho detto... SVEGLIATI" ha urlato quella voce che hai riconosciuto come quella di Andrew.
"Voglio dormire..." hai mormorato facendo un gemito e coprendoti la testa col cuscino.
"Eccola in modalità struzzo..." ha mormorato lui divertito mentre prendeva e toglieva il cuscino dalle tue mani. "Sto per mettere Justin Bieber a tutto volume se non ti svegli subito" ha detto lui con voce dura come nascondeva un sorriso.
"NO. NO, NON SERVE SONO SVEGLISSIMA. SONO GIÀ IN PIEDI, VISTO?" Hai detto schizzando in aria e prendendo di corsa i tuoi vecchi vestiti che Andrew ti aveva portato tempo prima per poi correre in bagno a lavarti, lasciando Andrew a ridere a crepapelle sul letto.
Ti sei fatta una doccia veloce, lavandoti solo il corpo, tanto i capelli erano puliti avendoli lavati il giorno prima.Quando sei uscita dal bagno stavi di nuovo indossando i vestiti che quel ragazzo dagli occhi azzurri con cui vivevi ti aveva preso da casa tua un mese prima seppur le magliette che indossavi erano sempre quelle di Andy. Perché? Perché lui voleva che tu avessi qualcosa di suo addosso... era una dannata fissazione.
Oggi indossavi un jeans nero strappato sulle ginocchia e una maglietta dei Misfits. Come scarpe stavi usando i tuoi comodissimi anfibi neri che comprasti un anno prima in Italia.
Sei scesa al piano di sotto e hai trovato Andrew che si mordicchiava il labbro con la fronte corruciata mentre guardava un foglio di carta che teneva nella mano destra. Sembrava preoccupato.
"Andy? Tutto bene?" Hai chiesto avvicinandoti e mettendogli una mano sulla spalla.
Andrew ha velocemente nascosto il foglio di carta, ficcandoselo nella tasca posteriore dei jeans e si è girato a guardarti.
"Sì, tutto bene" ti ha detto fingendo un sorriso.
Hai annuito, seppur tu non gli abbia creduto per niente, e ti sei seduta al tavolo prendendo un po' di (c/p).
"Che vuoi fare oggi?" Ha chiesto lui mettendo un po' di musica alla radio... e, come al solito, esse non erano delle migliori.
"Non lo so..." hai mormorato ficcandoti una cucchiaiata di (q/c=qualsiasi cibo) in bocca e masticando lentamente.
"Un giretto in macchina? Ti porto in città a bere qualcosa?" Ha chiesto lui scombinandoti i capelli mentre cercava qualche stazione radio decente.
Aveva un'espressione assente, preoccupata... era palese che qualcosa lo turbasse.
Sei sempre stata brava a capire quando qualcosa non andava per il verso giusto, sapevi riconoscere benissimo quando lui aveva qualcosa per la testa... e ora aveva decisamente qualcosa che lo turbava.
"Uhm... sei sicuro?" Hai chiesto alzandoti e togliendogli il telecomando di mano per poi prendergli il volto e guardarlo fisso negli occhi. I suoi occhi azzurro cielo si muovevano da un lato all'altro, scrutando i tuoi occhi (c/o) mentre cercava una scappatoia.
"Perché no? Abbiamo fatto pace, voglio portarti fuori" ha detto mettendo le sue grandi mani tatuate sulle tue.
"Cosa c'è?" Gli hai detto con tono piatto accarezzandogli le guance coi pollici.
"Cosa?" Ha detto lui sollevandosi in posizione eretta, sfuggendo al tuo tocco.
"C'è qualcosa che ti turba ma non puoi, o non vuoi, dirlo, è da quando sono scesa che sembri nervoso e ansioso di qualcosa." Hai spiegato incrociando le braccia.
"Ma no, non è niente" ha detto lui avvicinandosi e dandoti un bacio sulla testa. "Sono solo stanco, ieri è stata una serata abbastanza movimentata" ha detto ridendo nervosamente.
"Certo... Valak" hai ricordato scuotendo la testa.
"Già, Valak..." ha detto lui facendoti gli occhioni dolci. "Non prendermi in giro, ero seriamente spaventato" ha detto lui facendoti anche il labbruccio in maniera tenera.
"Tranquillo, coglione, sai che non sono il tipo" hai detto passandogli la mano destra tra il ciuffo di capelli marrone scuro.
In risposta lui ha sorriso e si è fiondato sulle tua labbra come un'aquila farebbe con la sua preda.
È stato un bacio dolce, passionale... ma è durato poco. Troppo poco.
"Dai, andiamo" ha detto lui prendendoti per mano e tirandoti verso la sua macchina, ovviamente guidava lui.
Sei salita in macchina, hai messo subito la cintura di sicurezza e hai subito acceso la radio, inserendo un disco dei Black Veil Brides. Purtroppo la vastità di scelta della musica non era tanta dato che Andrew ascoltava solo musica di Andy Black (ovvero sé stesso), Black Veil Brides e un'unica band che era solito ascoltare quando era un teenager, ovvero i Misfits. Non ascoltava quasi niente oltre a ciò che produceva lui. Un po' egocentrico, vero?
Hai messo l'album "We Stitch These Wounds" e hai subito messo la prima traccia mentre Andy finiva la sigaretta... non si era ancora tolto il vizio a quanto pareva ma, paragonato a tre anni prima, sembrava fumare molto meno.
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A Rebel Love Story || Andy Black X Lettore ||
Fanfic#1 in Andysixx #1 in Cristiancoma #3 in Andy Biersack #3 in Ashleypurdy Storia d'amore in stile Dark Story tra il lettore e Andy Black, famoso cantante e lead singer dei Black Veil Brides. Una ragazza venticinquenne che cercava di togliersi dalla me...