You Never Forgave Me, Did You?

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Andrew's P.O.V.

"Mhhhhh... Andrew..." ha mormorato lei aprendo lentamente i suoi occhi (c/o).
"Svegliati, siamo a casa... e comunque, chiamami Andy" ha detto lui sorridendo per poi abbassarsi su di lei e baciarla di nuovo. "Devi aiutarmi con tutti quei pupazzi!" Ha esclamato lui nascondendo la paura che gli attenagliava il petto. Quel dannato pezzo di carta lo aveva agitato molto, significava che quel bastardo o quei bastardi lo seguivano.
"Potevi lasciarli in macchina e prenderli domani..." ha detto lei ignorando i baci e stiracchiandosi.
"Poverini, e poi... non voglio quella roba in macchina mia!" Ha risposto lui incrociando le braccia.
"E va bene... prendiamo 'sti pupazzi..." ha mormorato la sua amata con voce leggermente roca dal sonno.
Si è alzata dalla macchina prendendo due pupazzi giganti e uno piccolo, lasciando il resto a Andy.
"Ho le chiavi nella tasca posteriore, puoi prenderle?" Ha chiesto lui girandosi verso di lei con le braccia piene di pupazzi e pupazzini.
"Devo proprio?" Ha chiesto lei facendo un broncio.
"Sì, per favore" ha detto Andy con tono amichevole e sorridendole.
Lei ha messo tutti e tre i pupazzi in un braccio solo e si è avvicinata a lui inserendo la mano nella tasca destra di Andy.
"Woah, vacci piano col mio sedere!" Ha esclamato Andrew ridendo mentre lei arrossiva. Per sbaglio gli aveva premuto sul sedere per andare in fondo alla tasca e prendere le chiavi.
"Sc-scusa, non volevo!" Ha risposto lei diventando sempre più rossa in viso.
"Tranquilla, bimba" ha detto lui ridendo, "sto scherzando" ha continuato tirando più su il panda gigante che gli stava sfuggendo di mano.
Lei, in risposta, ha fatto una risatina nervosa e si è avvicinata alla macchina, bloccandola, per poi andare alla porta e aprirla seppur con qualche difficoltà per trovare la chiave con una mano sola.
Ha tenuta la porta aperta per Andy, il quale è schizzato per le scale salendole a tre a tre (facile per lui date le sue lunghe gambe) lasciandola da sola al piano di sotto.
Andy ha appoggiato i pupazzi nella stanza dove teneva la PlayStation e l'Xbox 360. Era un'ottima stanza per metterci tutti quei pupazzi, almeno l'avrebbe riempita un po', era troppo vuota per i suoi gusti.
Ha sistemato il panda gigante nell'angolo destro accanto al divano di pelle, la tigre bianca al lato sinistro e il lupo grigio vicino alla televisione, sul mobile. Mancavano solo il Pikachu e il Drago giganti e il leoncino.
Ha sentito dei passi veloci salire e si è girato verso la porta chiusa, la quale è stata aperta dalla sua ragazza.
(T/n) ha poggiato il pikachu accanto alla tv e il drago dal lato opposto per poi uscire senza nemmeno guardare Andy.
"Ma che ho fatto?" Ha pensato Andrew grattandosi la testa come ha ripensato a tutta la giornata per capire dove avesse sbagliato. Era triste, si sentiva in colpa anche se non sapeva per cosa. Mille pensieri hanno invaso la sua mente, creandogli i peggiori scenari in testa. Non capiva perché lo stava trattando con freddezza. Saranno stati i baci per svegliarla? Eppure, anni prima, adorava essere svegliata in quel modo...
Si è alzato da terra e si è diretto verso camera sua... loro, e ha cercato con lo sguardo la sua amata, trovandola vicino al mobile. Aveva appoggiato il leoncino dietro una loro foto e stava osservando il suo lavoro.
Si è avvicinato silenziosamente a lei e le ha cinto la vita stringendola a sè per poi lasciarle un dolce bacio sul collo. Lei, in risposta al suo gesto, si è irrigidita e si è sottratta al suo tocco, spostando via le braccia di Andy e facendo un passo di lato.
Questo ha tanto ferito il ragazzo dagli occhi azzurri, il quale ha sentito un forte dolore al petto, proveniente dalla zona del cuore.
"Piccola... perché mi eviti?" Ha chiesto lui cercando di guardarla negli occhi. I suoi occhi erano ormai lucidi, non capiva... non riusciva a capire, voleva sapere cosa aveva fatto e perché lo trattasse così di botto quando poco più di un'ora prima sorrideva e rideva con lui.
"Andrew..." ha mormorato lei giocando con le maniche della maglietta troppo grande per lei.
"ANDY." L'ha corretta lui con tono duro spingendola e premendola contro il muro in un impeto istintivo per poi baciarla forzatamente. "Sono Andy." Ha detto come una lacrima è scesa dal suo occhio sinistro. "Per te sono Andy..." ha mormorato premendo di nuovo le sue labbra su quelle di lei.
(T/n) si è agitata e ha spostato Andrew spingendolo dal petto.
"Smettila... smettila di allontanarmi, cazzo, non capisci che mi fai male?!" Ha urlato lui stringendo i pugni contro il muro. "Non capisci che ti amo?! Parla con me!!" Ha supplicato Andrew come altre lacrime hanno lasciato i suoi lucidi occhi azzurri. "Cosa ho fatto...?" Ha chiesto guardandola negli occhi. Il dolore emotivo che stava sentendo non era descrivibile. Era innamorato. Era talmente innamorato che stava soffrendo come un cane per il rifiuto che lei esprimeva per lui.
"And-... y..." ha mormorato lei asciugandogli alcune lacrime.
"Parla con me... non ignorarmi... io ho bisogno di te... non ignorarmi, non evitarmi, parlami. Cosa ho fatto?" Ha chiesto lui sentendo le gambe iniziare a cedere sotto il suo stesso peso.
"Io..." ha mormorato lei distogliendo lo sguardo e spostando via la mano dal volto di lui.
"Tu... non mi hai ancora perdonato, vero?" Ha chiesto lui con tono disperato. "Tu sei ancora arrabbiata con me per l'ultimo mese... ma che mi aspettavo? Abbiamo raggiunto un accordo solo di recente... ma pensavo seriamente che mi avresti perdonato. Mi dispiace..." ha detto lui con la voce spezzata spostandosi e andando verso il letto fino a crollare su di esso e sedendosi tenendo la testa fra le mani.
"Andy..." ha mormorato lei senza lasciar trapelare nessuna emozione, avvicinandosi a lui e sedendosi sul suo ginocchio sinistro per poi accarezzargli i capelli.
"Perdonami... so cosa ho fatto, so che sono stato un figlio di puttana con te... ma se c'è una punizione peggiore di quella fisica che potrei subire è proprio l'essere ignorato da te." Ha detto tristemente lui come un singhiozzo è uscito dalle sue labbra chiare.
Lei è rimasta in silenzio, lo ha solo spinto lentamente sul letto, facendolo stendere e lasciando le gambe a penzoloni dal letto e si è stesa su di lui accarezzandogli il petto.
In poco tempo, la stanchezza è crollata su di lui come un macigno facendolo addormentare lentamente.

(T/N)'s P.O.V.

Era così... lei non lo aveva ancora perdonato. Tutti gli abusi e lo stupro subito ancora le opprimevano i pensieri. Aveva ancora ben troppo chiare le immagini in cui lui la picchiava o stuprava mentre lei piangeva e supplicava di smetterla.
Ma cosa poteva dirgli? Non voleva farlo sentire peggio, Andy non era quel tipo di persona da piangere per dolori fisici o emotivi quindi vederlo così in lacrime significava che ci stava già abbastanza male di suo.
Andrew è sempre stato un ragazzo forte seppur con un'altissima sensibilità. Era davvero raro vederlo piangere per qualsiasi motivo, non accadeva mai. Soprattutto non davanti agli altri. Eppure questa volta ha lasciato andare varie lacrime... era molto ferito, si sentiva molto dalle sue parole.
Lei si è alzata lentamente, stando attenta a non svagliarlo.
Ha osservato il volto angelico di Andrew, aveva ancora le guance rosa acceso a causa del pianto. Aveva un volto così angelico e innocente mentre dormiva...

~Flashback~

"Andyyyy~" hai detto tu chiamando dolcemente il ragazzo dagli occhi azzurri che dormiva beatamente nel letto dell'albergo in cui alloggiavate.
"Altri cinque minuti, mamma..." ha mormorato lui girandosi dal lato opposto tenendo gli occhi chiusi.
"E no, amore mio, sveglia~" hai detto tu andando dal lato opposto e lasciandogli un bacio sulle labbra, facendolo sorridere leggermente.
"Ancora..." ha detto lui con voce roca sollevando leggermente il volto per ricevere un altro bacio.
Hai roteato gli occhi ridendo e sei entrata sotto le coperte con lui per poi abbracciarlo e dargli un altro dolce bacio sulle labbra, stavolta facendolo durare di più.
A quel punto, dopo che vi siete separati, Andy ha aperto lentamente i suoi occhioni azzurri battendo le palpebre un paio di volte per abituarli alla luce accecante proveniente dalla finestra aperta.
"Mi piace svegliarmi così" ha mormorato lui passandoti un braccio attorno alla vita e stiracchiandosi con quello libero, sollevando un po' il petto dal materasso.
"È bello, sì" hai risposto tu appoggiando la testa al suo cuscino e guardando quel bellissimo ragazzo che era il tuo fidanzato sorridere allegro... e la sua allegria era contagiosa.
"Dai, alziamoci, hai un concerto oggi!" Hai esclamato ridacchiando, ottenendo un broncio da lui.
"Mi dò per malato... non ho voglia, mi dò per malato e salto il concerto, voglio stare con te." Ha detto lui lamentandosi per poi mettersi a ridere assieme a te.
"Alzati, pigrone!!" Hai esclamato tu togliendo le coperte di dosso a entrambi, facendo entrare a contatto l'aria fredda coi vostri corpi, guadagnandoti un grugnito di disapprovazione da parte di Andy.

~Fine Flashback~

Hai scosso la testa come il flashback che avevi avuto diventava un vago ricordo.
A quando risaliva quel ricordo? Al 2012... era il vostro primo anno di fidanzamento e Andrew ti aveva portata con sè in tour europeo, eravate in un hotel Italiano a Roma e quel giorno Andy doveva esibirsi... erano davvero bei tempi quelli.
Fu da quel giorno che avevate preso il vizio di svegliarvi a vicenda baciandovi le labbra, proprio come aveva fatto Andy una mezz'oretta prima per svegliarti in macchina. Fu per tua iniziativa, era un buon modo per svegliarvi senza farvi innervosire a vicenda... eravate così uniti...
Hai sospirato e hai messo una coperta addosso a Andy per poi togliergli le scarpe e appoggiarle vicino al letto e lo hai lasciato dormire lì, tranquillamente, mentre tu sei andata nella "stanza console" come eri solita chiamarla tre anni prima.
Ti sei seduta accanto al peluche di Pikachu e lo hai abbracciato... il regalo di Andrew.
Lo hai stretto forte nella zona del collo e ti ci sei appoggiata contro, rilassando la muscolatura.
Hai respirato profondamente per calmarti del tutto dalle emozioni e dall'agitazione che avevi provato poco prima.
E a quel punto ti sei rilassata... hai sentito l'odore della colonia di Andy sopra al pupazzo e lo hai inalato profondamente... era rilassante, ti faceva sentire bene... ma non del tutto al sicuro.
Lentamente, mentre ripercorrevi i vostri momenti più felici, ti sei addormentata, entrando in un sonno senza sogni.

Awwww, i due sono finiti nell'ennesimo litigio, come andrà a finire? E cosa faranno il giorno dopo? Fatemi sapere con un commentino!!

Passate a leggere le mie altre storie nell'attesa del prossimo capitolo, lo apprezzerei molto! ^-^
Andate a leggete soprattutto la storia con le One Shot creepypasta, le richieste sono aperte per tutti voi che volete una one shot!

Vi piace questo capitolo? Che ne pensate?

Darky stacca che va a farsi venire idee per le altre storie!
BYE BYEEEEE!

A Rebel Love Story || Andy Black X Lettore ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora