We meet again

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(T/n)'s P.O.V.

Arrivati al pub, siete tutti scesi dalla macchina e vi siete avviati dentro. Era un locale grande, pieno di luci che variavano al rosa, al lilla al fucsia fino al verde chiaro, dando tanto un effetto neon al locale. La musica pompava al massimo dalle casse poste nei vari angoli del locale per dare una migliore acustica, varie persone ballavano nella pista, chi in maniera sobria e ben composta e chi si agitava e basta come fossero già ubriachi, e altre bevevano ai tavoli e parlavano ad alta voce, probabilmente erano brilli o ubriachi a giudicare dalle voci delle varie persone.
Una gentile ragazza vi ha portato al vostro tavolo e vi ha dato 4 menù dai quali scegliere cibi e bevande.
Avevi voglia di bere quindi hai ordinato subito un Angelo Azzurro senza preoccuparti di mangiate. Sì, sapevi bene che bisogna mangiare prima di bere ma non avevi alcuna fame, dopotutto avevi pranzato mangiando tantissimo e ti sentivi ancora piena.
Di colpo, mentre gli altri ordinavano, ti sei sentita osservata quindi hai spostato lo sguardo in varie direzioni per poi girare tutta la testa a destra e a sinistra per capire se qualcuno ti stesse effettivamente fissando... niente. Stavano tutti parlando tra di loro, nessuno ti stava calcolando minimamente.
"(T/n), che hai?" Ti ha chiesto Vicky spostandosi una ciocca di capelli viola dalla faccia, probabilmente sfuggita dalla crocchia che si era fatta.
"Oh? No, niente, mi sentivo osservata" hai mormorato nervosamente cacciando una risatina e passandoti una mano tra i tuoi (l/c) capelli (c/c).
"Sarà perché sei una bella ragazza e qualcuno ti avrà adocchiata, ce ne renderemo conto presto~" ha miagolato lei poggiandosi un'unghia placcata di grigio brillantato sul labbro inferiore per poi sorridere.
"Oh, Vicky... che devo fare con te" le hai detto ridacchiando e mettendole una mano sulla sua spalla nuda. Il vestito rosa pallidissimo che indossava assumeva un alone di luce attorno a causa delle luci, sembrava che il vestito si illuminasse.
"Stai zitta e bevi, sono arrivati i drink" ha detto lei fregandosi dal vassoio il suo Sex On The Beach e passando a te il tuo Angelo Azzurro, il quale, invece di essere azzurro, aveva una tonalità quasi violacea. Ma non ti sei fatta problemi e hai bevuto abbastanza velocemente dando la colpa della colorazione del cocktail alle luci del locale.

Due minuti dopo esserti sgolata il cocktail hai sentito un'impellente bisogno di andare in bagno.
"Ragazzi, vado un secondo al bagno" hai avvisato alzandoti.
"Muoviti, cocca, abbiamo appena iniziato!" Ha urlato Leshawna sistemandosi i lunghi capelli ricci.
"Certo, mozzarella~" le hai risposto facendo un sorrisetto e prendendola in giro. Leshawna aveva la pelle olivastra quindi essere chiamata mozzarella le dava sui nervi dato che era tutto meno che chiara di pelle.
"Meglio che ti muovi ad andare prima che ti ci porto io a calci nel culo" ti ha risposto alzando il dito medio e facendoti la linguaccia in maniera scherzosa.
Hai riso e ti sei girata per andare verso i bagni... ma ora sorgeva una domanda importante. Dove cazzo erano i bagni?!

Hai girato da sola mezzo locale mentre ti sentivi sempre più stordita, probabilmente a causa di aver sgolato un intero Angelo Azzurro senza aver mangiato e hai iniziato a traballare un po'. Hai girato intorno almeno altre due volte per poi vedere un uomo alto girato di spalle con un tatuaggio sul collo che spuntava dalla maglietta.
"Scusi? Lei sa dove è il bagno?" Hai chiesto gentilmente come sentivi un forte senso di nausea.
"Ma certo~" ha detto una voce familiare mentre l'uomo si girava. Andrew.
"Cos...?" Hai mormorato facendo un passo indietro.
"Ciao, piccola" ha detto lui sorridendoti in maniera affettuosa. "È da un po' che non ci vediamo, vero?" Ha detto sollevando una gamba sullo sgabello accanto per sostenersi.
"Andrew..." hai mormorato spalancando gli occhi in stato di shock. "Che ci fai qui?" Hai chiesto come i tuoi sensi si offuscavano.
"C'era una serata con i miei amici e ho deciso di venire, l'opzione era passare le ore a ubriacarmi a casa in preda alla tristezza" ha ironizzato lui alzandosi e avvicinandosi a te. "Ti senti bene? Ti vedo pallida..." ha detto lui preoccupato.
Le sue parole ti sono arrivate ovattate e quasi sottoforma di eco come hai traballato violentemente sulle tue gambe e ti sei aggrappata a lui per reggerti.
"WOAH, (T/N)!!" Ha detto lui prendendoti di colpo tra le sue braccia e stringerti forte mentre ti guardava dall'alto. "Che hai? (T/n)?!" Ha esclamato lui come tu perdevi lentamente i sensi e crollavi incosciente tra le sue braccia.

Andrew's P.O.V.

Ti ha sollevato in braccio tenendoti con forza come lui aveva il respiro accelerato e tremava dal nervoso.
Eri svenuta a caso tra le sue braccia, non era mai successo e non puzzavi di alcool quindi era sicuro che non fossi ubriaca.
Ti aveva adocchiata da quando sei entrata e ti ha tenuto d'occhio tutto il tempo, lui non aveva visto nulla di insolito tranne un altro ragazzo che ti fissava dal lato opposto della stanza.
"Che cazzo sta succedendo?" Si è chiesto nella sua mente per poi andare verso Ashley e dirgli preoccupato "Ash, ho bisogno di aiuto."
"Andy che cazzo succede? Perché (t/n) è incosciente tra le tue braccia?" Ha chiesto lui allarmato alzandosi di botto dal tavolo.
"Non lo so, io la porto a casa mia, intanto chiama un medico e dagli il mio indirizzo." Ha ordinato Andrew con sicurezza per poi andare velocemente verso il tavolo di Vicky, Leshawna e Aaron.
"Ragazzi?" Ha detto Andy sollevandoti tra le sue braccia per non farti scivolare.
"Oh, ANDY!!" Hanno urlato tutti sorridendogli. "È da tanto che non ci vediamo, fratello!" Ha urlato Aaron girandosi verso di lui.
"Non ho tempo per salutarvi, (t/n) è svenuta tra le mie braccia, la porto a casa sua, sono preoccupato" ha detto velocemente come i suoi occhi azzurri schizzavano verso la porta e poi indietro verso di loro.
Fortunatamente lui è sempre andato molto a genio ai suoi amici, forse perché era famoso o forse perché lo pensavano davvero. Fatto sta che lui piaceva a loro quindi non avrebbero avuto problemi.
"Certo, facci sapere cosa è successo..." hanno detto tutti all'unisono come i loro sguardi passavano dal sorpreso al preoccupato in un batter d'occhio.
"Certo." Ha detto Andy per poi dirigersi velocemente verso la macchina.
La sua Audi nera risiedeva nel parcheggio VIP e aveva poca benzina, purtroppo, ma comunque era sufficiente a portarlo a casa.

È sfrecciato decisamente oltre i limiti di velocità per la strada ma poco gli importava, soprattutto perché lui viveva in campagna per evitare di essere assalito dai fan, e quindi le strade erano praticamente deserte.
Dopo circa venti minuti è arrivato a casa sua e ha preso (t/n), la quale era sdraiata sui seggiolini dietro, per poi portarla in camera sua e adagiarla dolcemente sul letto.
"Piccola, che è successo?" Ha mormorato con evidente preoccupazione nella sua voce calda e solitamente tranquilla.

~din dong~

"Deve essere il medico" ha detto Andy stringendo la mano della sua amata per poi schizzare giù dalle scale per andare ad aprire.
Ed ecco il medico, vestito già col camice bianco addosso e la borsetta.
"Salve" ha detto il medico facendo un sorriso.
"Salve, penso lei sappia già cosa è successo, no?" Ha domandato Andy fremendo dall'ansia.
"Certo, era al pub e la sua amica le è svenuta in braccio" ha risposto il medico.
"Benissimo." Ha detto Andrew prendendolo per un braccio e tirandolo con forza verso la camera nella quale risiedeva la ragazza che cercava da quasi tre anni.
"La prego, mi dica che le è preso..." ha detto il ragazzo dagli occhi azzurri nascondendo le mani che tremavano dalla paura e dal nervosismo. La sua (t/n) non era solita perdere i sensi, non era nemmeno ubriaca quindi non capiva cosa lei avesse. Era terrorizzato che potesse succedere qualcosa alla ragazza che amava, l'aveva già persa una volta quasi tre anni prima, non voleva perderla definitivamente questa volta.
"Allora..." ha detto il medico per poi fare vari controlli alla ragazza.
Ha anche esaminato una goccia di sangue con un microscopio portatile e ha accertato la respirazione e il battito cardiaco della ragazza.
"Bene... per modo di dire." Ha detto l'uomo col camice bianco sollevandosi. "La ragazza sta bene, si riprenderà presto ma mi duole dirle che è stata drogata con una droga da stupro." Ha continuato l'uomo rimettendo l'attrezzatura nella borsa.
"Cazzo..." ha sibilato Andy, era come temeva. Aveva paura fosse successo ciò.
"Direi che è una fortuna che lei fosse lì" ha detto il medico prendendo la borsa. "Il sangue si sta purificando da solo, era una droga leggera e non serve nulla di che per espellerla, fa tutto l'organismo della signorina. Si dovrebbe svegliare tra qualche ora. Adesso, con permesso" ha detto l'uomo avviandosi verso l'uscita.
"ASPETTI, QUANTO LE DEVO?" Ha urlato Andrew fermandolo.
"Assolutamente niente, ho una fidanzata della stessa età della sua amica e non voglio essere pagato per averla aiutata" ha sorriso il medico per poi uscire e andarsene.

A Rebel Love Story || Andy Black X Lettore ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora