Lo Studio 54, situato nel cuore dell'East Village di Manhattan, aveva aperto le porte nel marzo di quell'anno ed era diventato, in pochi mesi, il club più in voga di tutta New York. Era tenuto da una coppia di amici, Steve Rubell e Ian Schrager, che ritenevano la scena notturna della città troppo tranquilla per i loro gusti. Steve era già proprietario di un paio di Steak House e di un locale nel Queens, quando Ian, che gli faceva da contabile, gli aveva proposto di aprirne uno nuovo nel palazzo del vecchio studio televisivo sulla
cinquantaquattresima. Inutile dire che Rubell non esitò ad accettare e investì buona parte dei profitti della vendita di uno dei suoi ristoranti per finanziare la ristrutturazione dello studio.
Il locale divenne in poco tempo il punto di ritrovo per le celebrità e i migliori ballerini della città.
Entrare era, però, paradossalmente la cosa più difficile da fare. Ogni sera Steve Rubell e un paio di buttafuori si piazzavano davanti alle quattro porte nere del locale e sceglievano chi, tra la folla che si accalcava aldilà dei cordoni di raso, fosse adatto ad accedere.La "selezione" si trasformò presto in una vera e propria gara a chi fosse più originale, più trasgressivo, meglio vestito o più svestito.
La cosa più importante, e il criterio principale per la scelta, era che non ci fossero due persone identiche: Steve voleva solo pezzi unici.In piedi sul marciapiede dall'altra parte della strada, Nick osservava quella folla variopinta come un bambino che, per la prima volta, osserva i pesci in un acquario.
Con gli occhi sbarrati e la mascella leggermente aperta, seguiva uomini e donne correre ad aggiungersi a essa.
Non riusciva a capire come una discoteca potesse attrarre tutta quella gente e, soprattutto, tutti quegli spostati.
Fury si passò una mano fra i capelli e sbuffò sonoramente.
Ovviamente il suo nuovo partner, che tutti descrivono come un eccentrico narcisista, amava passare i suoi venerdì sera in un posto del genere.«Hai da accendere?» gli chiese una donna alle sue spalle.
Nick si voltò in direzione della voce e si ritrovò faccia a faccia con una ragazza di poco più bassa di lui con una sigaretta che le pendeva dalle labbra. Indossava solo un velo da sposa e del glitter a coprirle le parti intime.
Fury sentiva il colletto del suo maglione a collo alto diventare sempre più stretto ogni secondo che la donna gli stava di fronte.
Riuscì a malapena a biascicare: «M-mi spiace... non fumo... »La donna incrociò le braccia sul petto nudo, si tolse la sigaretta dalle labbra dorate e tirò un sospiro infastidito.
«E adesso che ci faccio con questa, eh?» gli chiese puntandogliela contro, come se il fatto che non avesse tasche fosse colpa del Maggiore.Nick non sapeva cosa dire e si limitò a emettere un paio di suoni inarticolati.
La ragazza però non sembrava affatto interessata e, prima che Fury potesse rispondere, gettò la sigaretta a terra e attraversò di corsa la strada per unirsi alla folla dello Studio.
Nick si passò una mano sul viso per asciugarsi il sudore che gli imperlava la fronte.
Le cose stavano diventando fin troppo assurde per i suoi gusti, era seriamente tentato di tornarsene a casa e aspettare lunedì per incontrare l'Agente Zola. Abbassò lo sguardo a fissare la sigaretta abbandonata sull'asfalto, forse non avrebbe dovuto accettare il lavoro in primo luogo. Tutto questo era davvero troppo, persino per lui.«Dio solo sa quanto io odi questa città» sussurrò fra sé e sé, massaggiandosi la fronte stremato.
Mentre rifletteva intensamente sulle sue scelte di vita, una Berlina nera arrivò sgommando e si piazzò tra lui e la folla davanti al locale.
Era una Cadillac Sedan Deville del 1977, un auto molto costosa. Nick l'aveva fissata per giorni sul magazine "Auto e Motori", l'unica rivista che si potesse trovare in inglese nel quartiere dove viveva a Berlino. Vederla adesso dal vivo, gli faceva uno strano effetto, come quando si incontra una celebrità di cui si è letto nei giornali di gossip.
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Miracle Worker
FanfictionQuando Tony Stark riceve una studentessa del conservatorio di New York, non si aspetta di trovarsi di fronte a uno dei segreti meglio tenuti dello S.H.I.E.L.D e, soprattutto, della sua famiglia. La ricerca di risposte lo porterà a dubitare dei suoi...