«Stai cercando di dirmi che i tizi che hanno rubato le armi stanno pianificando un attentato?»Nick, appoggiato contro uno dei lampioni davanti al negozio distrutto, incrociò le braccia sul petto. Non riusciva a credere che una semplice rapina in un Deli nel Bronx si fosse appena trasformata in un caso di sicurezza nazionale.
«Possibile... » sussurrò Reinholdt, scavalcando di nuovo i nastri gialli per uscire dal locale.
« ...o forse le vogliono rivendere a qualcuno che vuole usarle per qualcos'altro. In ogni caso, bisogna trovarli prima che succeda.»«Hai un'idea da dove iniziare?»
«È qualcuno del quartiere» ribadì Zola, guardandosi attorno.
«Sai quanto è grande il Bronx? Anche se limitassimo la ricerca a questi due isolati, sarà fisicamente impossibile trovarli prima della vendita» insistette Fury, prima di accorgersi che il suo partner non lo stava più ascoltando.
Reinholdt, infatti, stava fissando intensamente un punto davanti a sé.
Aveva la stessa espressione vuota che aveva in macchina poco tempo prima.Nick sbuffò sonoramente e iniziò a sventolare con forza la mano sinistra davanti al viso del partner.
«Terra chiama Reinholdt! Ci sei?»L'uomo si ridestò di colpo e voltò di scatto la testa a guardare Nick negli occhi.
«La senti anche tu?»«C-cosa?» chiese il Maggiore che, preso alla sprovvista, aveva fatto un balzo indietro per la sorpresa.
«Musica...» continuò l'agente, tornando a guardare avanti a sé.
«Musica?» ripeté perplesso Fury, che ora stava cercando di sentire la misteriosa melodia di cui Zola stava parlando.
Per quanto si concentrasse, l'unica cosa che i suoi timpani riuscivano a percepire era il rombo dei motori delle macchine che stavano percorrendo la strada davanti a loro.
«Io non sento proprio nulla... » bisbigliò con un sopracciglio alzato.
Sperava di non dover aggiungere alla lista delle stranezze di Reinholdt anche le allucinazioni uditive.Il suo collega iniziò ad agitare la mano, intimandogli di fare silenzio e di ascoltare meglio. Nick non era affatto convinto, ma provò di nuovo a tendere l'orecchio.
Fu allora che la sentì.
Sotto il rumore del traffico e dei bambini, che saltavano la corda nella strada accanto, riuscì ad avvertire il suono di cui l'Agente Zola stava parlando. Era un ritmo basso e cadenzato, inconfondibile.
Conosceva fin troppo bene quella canzone.«I Queen?» sbottò Fury, incredulo.
Reinholdt girò su se stesso, per guardarlo stupito.
«Conosci questa canzone?»
«Certo! È "We will rock you" dei Queen...» rispose Nick come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
Rehinoldt lo fissò con un espressione intellegibile dipinta sul volto.
«Non conosci i Queen?»
Il suo collega scosse le spalle, prima di rispondergli.
«No. Ascolto ogni tanto la musica alla radio, ma non mi concentro molto sugli artisti. Mi basta si possa ballare».
Fury scosse la testa con forza e iniziò ad avviarsi nella direzione da cui credeva provenisse la musica.
«Sei un tenore e non capisci nulla di musica!» continuò il Maggiore.
«Beh, conosco la musica classica e l'Opera. Presto attenzione alla vera musica!».
«La "vera musica"!» tuonò Nick. « Sei serio? Quale sarebbe la "vera musica" secondo te?».
STAI LEGGENDO
Miracle Worker
FanficQuando Tony Stark riceve una studentessa del conservatorio di New York, non si aspetta di trovarsi di fronte a uno dei segreti meglio tenuti dello S.H.I.E.L.D e, soprattutto, della sua famiglia. La ricerca di risposte lo porterà a dubitare dei suoi...