Nonostante non fosse mai entrato in una discoteca in vita sua, Fury provava una forte antipatia nei loro confronti. Non era mai stato bravo a ballare, il che sembrava assurdo considerando che suo zio era il proprietario di due sale da ballo a Huntsville. Ricordava come tutti i sabato sera, fin da quando era molto piccolo, sua madre lo portava sulla pista di uno dei due locali, perché imparasse "l'arte" di famiglia. Suo nonno e sua nonna, infatti, erano stati campioni di liscio e rinomati ballerini, famosi in tutto il quartiere.
Tutti conoscevano il loro nome e anche sua madre e suo zio non erano da meno.
Si può facilmente immaginare il loro sconcerto nello scoprire che il piccolo Nicholas aveva due piedi sinistri e che non riusciva nemmeno nel "ballo del mattone" a sembrare vagamente aggraziato.
Ricordava come una volta, al compleanno di quindici anni della ragazza per cui aveva una cotta, aveva provato, solo per lei, a ballare il twist. Il tutto era finito con Nick che cadeva a faccia avanti addosso alla festeggiata e gli invitati che ridevano della scena. Da quel giorno Fury si era ripromesso di non mettere più piede in una sala da ballo o di ballare di nuovo per il resto della sua vita.
La cosa era stata paradossalmente più semplice in Germania che in America. Quando era stazionato in Kansas, i suoi commilitoni insistevano sempre per andare a ballare e lui rimaneva solo al bar, mentre a Berlino il problema non si poneva affatto. Chiunque fosse interessato ad andare in una delle neonate discoteche della città doveva farsi un viaggio di almeno un'ora per raggiungere quella più vicina, rischiando di congelare nel mentre. Così Nick aveva passato gli ultimi quattro anni a godersi le serate tra birra e battute sconce.
Non avrebbe mai pensato che forse avrebbe dovuto dare una seconda chance al ballo, giusto nel caso si trovasse in uno dei locali più in della città a caccia del suo nuovo collega.Fury sbuffò per l'ennesima volta, poteva solo immaginare la calca che lo aspettava sulla pista. La musica gli arrivava forte e chiara, nonostante fosse, in parte, attutita dalle pesanti porte che dividevano il guardaroba dal resto del locale.
«Che fai? Non entri?»
Una delle ragazze al bancone doveva essersi accorta del poco entusiasmo di Nick e ora lo guardava incredula.«Ah! Ecco, sì... io... » balbettò incerto. Non poteva certo dirle che non sapeva ballare.
«Sono solo molto emozionato!» mentì spudoratamente.La ragazza sembrò capire e annuì comprensiva.
«Succede a tutti la prima volta! Basta che ti butti, poi il resto viene da sé!»Nick ringraziò del consiglio, si fece coraggio e aprì una delle porte.
Fu investito istantaneamente da una ventata calda che portava con sé puzza di sudore e fumo di sigaretta.
Le prime note di "I feel love" di Donna Summers iniziarono a farsi strada nel locale, mentre Fury con gli occhi sbarrati per lo stupore si guardava intorno stordito.
La sala era completamente gremita, uomini e donne ballavano su ognuno degli spalti che circondavano la pista principale. Dal soffitto scendevano luci stroboscopiche e al neon e sul muro in fondo alla sala era appesa una mezza luna, alla quale un braccio meccanico portava al naso un cucchiaio pieno di lucine colorate, che stavano a rappresentare una dose di cocaina.«Porca miseria...» bisbigliò Nick, passandosi una mano tra i capelli.
Non aveva la più pallida idea di come riuscire a trovarlo, avrebbe dovuto chiederlo direttamente alle ragazze del guardaroba. Mentre rifletteva se tornare indietro o meno, si accorse che al centro della pista si era creato un capannello di persone che incitava i due ballerini nel mezzo, un uomo e una donna. Nonostante fosse abbastanza lontano dal gruppo, Nick riusciva a vedere la scena perfettamente.
Il ballerino era talmente alto che svettava tra il mare di teste ondeggianti come un faro nella tempesta. Era estremamente aggraziato, tanto da sembrare che stesse ballando a qualche centimetro da terra. Ogni suo movimento era perfettamente a ritmo e quando girava su se stesso, i capelli rossi risplendevano, lanciando riflessi che gli illuminavano il viso sorridente.
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Miracle Worker
FanfictionQuando Tony Stark riceve una studentessa del conservatorio di New York, non si aspetta di trovarsi di fronte a uno dei segreti meglio tenuti dello S.H.I.E.L.D e, soprattutto, della sua famiglia. La ricerca di risposte lo porterà a dubitare dei suoi...