TN pov's
Ancora non so come sia possibile che io stia lottando con la zip di questo vestito, il corpetto stretto e ricamato mette fin troppo in risalto il mio seno, sembro una ragazza dai facili costumi del ottocento. L'abito per fortuna non ha colori troppo appariscenti, è bianco con ricami in pizzo neri e grigi, stranamente appena chiudo la zip un senso di solievo mi fa rilassare i muscoli dell'addome il quale prima era contratto per far entrare quel aggeggio infernale.
Più mi guardo allo specchio e più penso che una cosa così non sia adatta per me. I tacchi vertiginosi non mi slanciano più di tanto e rimango lo stesso più bassa di Levi, non credo sia una cosa giusta.
Sembro lo stesso bassa in confronto a Teo ed Erwin.
Mi guardo un ultima volta sistemando i capelli sciolti dietro le orecchie e dopo aver preso lo stesso la mantella della legione esco.
Cerco di coprire il più possibile le spalle nude, sarà antiestetica ma la mantella mi copre totalmente il vestito e mi tiene al caldo, almeno qui alla base non voglio dare troppo nell'occhio.
Mentre sto camminando vedo Sasha e Conny corrermi incontro.
Sasha:Mamma *mi osserva perplessa* dove vai scusa?
TN:Al ballo... *Scostai gli occhi da we due figure*
Conny:Tu ad un ballo? *Quasi urlò mentre grasse risate mi fecero accigliare*
Sasha:Ohhh ci vai con Levi eh? *Il suo sguardo languido mi fece sorridere*
TN:Ci vado con Teo e Levi.
Conny:Oddio questa serata finirà male.
TN:Ragazze ma cosa state dicendo? *Disse osservando Conny divertita*
Conny:Ah ah davvero spiritosa *disse mostrando la lingua*
Sasha:Mamma io però voglio vedere l'abito.
TN:Sta notte o meglio domattina presto se sarai sveglia te lo mostrerò ora devo andare, ci attende una carozza e non possiamo fare ritardo.
Conny:Non combinare troppi guai.
Strinsi leggermente le spalle per il venticello che mi solletica le gambe nude,facevo fatica a camminare con quei tacchi, non era alti certo ma mi davano un certo senso di instabilità che mi faceva rimanere rigida e tesa e la cosa iniziava a darmi fastidio era una sensazione scomoda.
Con l'aiuto di un Erwin sorridente entrai nella carrozza, Levi era seduto dall'altro lato in fondo e osservava fuori dal finestrino come fossimo già partiti.
Appena la porta della carrozza si chiuse con un fastidioso cigolio gli occhi gelidi di Levi furono su di me, una piccola luce si era spenta notando la lunga mantella che mascherava per bene il mio abito il quale era tutt'altro che coprente, quella dannata sarta aveva esagerato con la scollatura mostrando il petto prominente per non parlare delle calze a mezza coscia, sembravo uscita da quei cartelloni vintage.
TN:Ciao.
dissi guardando i capelli che erano più disordinati del solito, non erano così per caso, ogni ciuffi aveva una direzione precisa sembra dargli un effetto più giovanile più vivace come a volerci passare le dita dentro o come se qualcosa lo avesse fatto per ore in altri momenti poco opportuni.
Levi:Ehi. *Disse osservando ancora auna volta fuori*
TN:Teo dov'è?
Levi:Tsk cosa dovrei saperne io di quel moccioso? *Disse instaurando finalmente un contatto visivo*
TN:Era solo una domanda non serve che fai sempre l'acido tranquillo.
Levi:Ha una carrozza privata, è pur sempre il principe deve viaggiare in quella più accomodante e degna di un re.
TN: È così buffo che abbia scelto la legione esplorativa... È strano che abbia deciso di arruolarsi in generale in realtà. Chiunque farebbe di tutto per essere al suo posto e poter vivere dentro le mura.
Levi:Essere chiusi in gabbia non vuol dire vivere.
TN: è sopravvivere, ma in questo mondo a nessuno è concesso vivere tutti devono pensare a sopravvivere sia dentro che fuori le mura.
Levi:Secondo me c'è più di qualcuno che vive *disse avvicinandosi di più a me,le nostre ginocchia quasi si scontravano*
TN: solo un pazzo si dimentica delle mura e dei giganti. Come fai a dimenticartene?cosa ci può essere di più importante della vita di sé stessi e dei propri cari?
Levi: TN... *Il suo sguardo è strano,non riesco a capirlo, mi sfiora le mani con le sue dita lunghe e affusolate*
TN:Cosa? *Chiesi quasi innervosita*
Levi:non sai quanto vorrei vivere.
Quelle parole mi colpirono in pieno, gli occhi leggermente allargati per la sorpresa, la pelle d'oca per una frase così stupida quando piena di tante cose. Perché Levi è sempre stato tante cose e tutto quello che ha passato, non so come faccia ad essere qui davanti a me dopo tutto questo.
TN:io no, avrei paura, sono una codarda, io non sarei in grado di vivere, non avrei il diritto di farlo.
Quel momento di tensione estremamente bizzarro si concluse quando la carrozza parti prendendo una buca che fece sobbalzare leggermente entrambi. Per tutta la durata del tragitto nessuno parlò anche se era palese che dopo i primi dieci minuti era un miracolo se non avessi avuto anche la bava data la bocca aperta.
In quel periodo era tutto stancante e di sicuro passare la notte ad abitare persone avrebbe portato via altre energie già inesistenti prese in prestito e mai restituite.
Appena arrivati sistemai al meglio i capelli e dopo aver stirato ancora il vestito con le mano da sotto la mantella cercai senza cavare gli occhi di Levi con una manata di toglierla.
Gli occhi del corvino ora erano occupati ad osservare un altro tipo di panorama, lo sguardo fisso sulla scollatura dopo aver guardato per qualche secondo tutto il vestito.
Levi:No.
TN:Come scusa?
Levi:Mettiti la mantella adesso *disse con uno sguardo tagliente*
TN:Credo proprio di non aver capito.
Levi:Ho detto che non puoi scendere così. *Disse tornando ad essere vicino a me*
TN:E perché mai?
Levi: Perché sei *disse ormai a qualche centimetro di distanza* troppo bella per quei trogloditi che ti circonderanno dopo averti vista.
TN:Tanto devo solo fare un ballo con Teo e poi mettermi in un angolino a mangiare.
Levi:Con lui non ci balli *disse guardandomi ancora insistentemente*
TN:Mi spieghi cosa diavolo ti prende in questi giorni?
Levi: non lo hai ancora capito eh?
TN:Se te l'ho chiesto mi pare scontato *dissi tirandoti una leggera bottarella tra i capelli*
Levi: Perché *disse prendendomi la mano rimasta fin troppo vicino al volto* sono estremamente *avvicinò la mano alla sua bocca* estremamente geloso delle mie cose *bacio delicatamente il palmo*
Sentì le guance andare a fuoco mentre ritirai velocemente la mano come scottata dal contatto,gli occhi aperti e la bocca serrata. Mi sorrideva come se fosse tutto estremamente normale ma quella cosa non era per niente normale anzi no, non era una cosa che avrebbe mai dovuto dire. Cosa stava dicendo che lei era ecco che lei era, na impossibile.
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Un Amore Freddo Levi X Reader [INCOMPLETA]
Fanfiction[LA STORIA È PIENA DI ERRORI CHE VERRANNO CORRETTI SOLO A COMPLETAZIONE] Un sogno tanto ambito sembra diventare realtà, quando entri nella Legione esplorativa.Segreti e complotti allontaneranno un amore impossibile. Oltre le mura e divisi da esse il...