problemi su problemi

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TN pov's
TN:Petra perché sei con questi tipi qui?
Il piccoletto però ancora più infuriato di prima data la poca attenzione il che gli stavo dando mi puntò un coltello alla gola.
Petra:Credo che tu debba andartene.
TN:Quella che dovrebbe andarsene qui non sono io. Perché siete in territorio non vostro. *Assottiglio gli occhi*
Piccoletto: E tu chi sei per dirmelo?
Petra:Lei è solo *la interrupi*
TN:Levami questo coltellino di dosso o te lo ficco in un occhio.
Uno dei due uomini ingoio un groppo, cavolo tesoro sei grande e grosso e ti fa paura una ragazzina?
Petra:Matt lascia perdere. *disse al ragazzino* e tu *disse guardando* per un volta vedi di ficcanasare il naso da qualche altra parte.
Matt:Ragazzina è l'ultima volta che lo chiederò. Chi sei? *Disse premendo leggermente la punta contro la pelle*
TN:Te lo ripeterò solo un altra volta. Leva quel coltellino oppure ti cavo un occhio.
Erano due a teneremi e due davanti a me, solo quattro, sarebbe stato facile farli fuori tutti.
Matt:Non mi sfidare bambina *disse avvicinandosi di più al mio volto*
La stretta che esercitavano quei trogloditi inziava a farmi male.
TN:Sei tu quello che si nasconde dietro ad altre persone.
Questo Matt allora si avvicinò ancora di più alla luce, aveva gli occhi color nocciola e i capelli scuri. Mi stava scrutando, sentivo il suo sguardo addosso.
Matt:Legione Esplorativa eh?
TN:Alcuni trovano scopi diversi nella vita .
Petra:Cosa vorresti dire?
TN:Non mi importa cosa possiate pensare. Ero preoccupata per nessuna ragione a quanto pare. Vi lascio alla vostra corribanda notturna ma ricordatevi che i giganti mordono*la stretta dei due bruti si sciolse subito dopo un gesto furtivo*
Matt: Dove credi di andare piccoletta?
Un sorrisetto sfacciato mi incorniciò il volto mentre uscivo.
Petra:Tanto sai che non finisce qui.
Prima di uscire totalmente da quel posto mi lasciai sfuggire un sussurro: oh ma io non voglio che finisca qui tranquilla.
Era ormai buio pesto quando arrivai alla base. Sentivo la schiena formicolare e le braccia cedermi, non ero mai stata così stanca.
Era praticamente deserto oltre a due cadetti all'ingresso tutto il resto era silenzioso. Dopo aver lasciato il cavallo nella stalla mi trascinai a fatica verso il dormitorio.
Mentre i miei passi rieccheggiavano nell'aria sentivo qualcosa di strano. Qualcuno doveva avermi sentito arrivare perché i brusii avevano cessato al primo passo.  La tentazione di rovinare la festa ai nuovi era tanta, ma forse con il tempo mi sono rammolita un po'.
I nuovi hanno bisogno di ambientarsi ma magari trovare un ragazzo e una ragazza nella stessa stanza non piacerà molto ad Erwin e per quanto mi duole dover rovinare il loro ritrovo meglio la sottoscritta ad Erwin.
Stai cercando di autoconvincerti?
Perché lo chiedi a fare se tanto sai che non lo ammetterò mai?
Era la seconda porta a sinistra, forse cercare di fare un effetto a sorpresa sarebbe stato divertente per Eren ma era bastato bussare per scatenare il panico in quelle stanza, non serviva vedere per immaginare.
Due ragazze a me ignote si sporsero dalla porta, quella più alta delle due disse:Oh caporale. Serve qualcosa?
TN:Voi siete?
La ragazza con un sorriso sforzato disse: Kayla e Raina.
TN: è molto tardi e domani avete allenamento alle cinque.
Kayla:alle Cinque? *Chiese sconvolta*
Raina:Erwin aveva detto che iniziavano alle nove *la rassicurò*
TN:Oh io non sono Erwin per vostra fortuna. Ma credo che la prossima volta prima di invitare altri cadetti di sesso opposto nelle stanze, dovresti pensarci un attimo di più.
Kayla:Ma cosa sta dicendo *sorrise nervosa*
TN:Alle cinque sul campo a fare riscaldamento se non sarete puntuali salterete anche la colazione.
Raina:Come se lei non lo facesse mai *sussurrò*
TN:Come scusa?
Kayla:Non ha detto niente.
TN:Fate uscire quei tre da questa ala e poi potete discuterete anche tutta la notte dei miei comportamenti anche se dovreste riposare un po' prima dell'allenamento.
Mentre andavo via le parole a seguito della chiuso della porta non erano proprio udibili. Perdo sempre più colpi.Appena entrata in camera tutto mi aspettavo tranne che una camicia buttata a terra. La stanza sembrava apparentemente vuota ma dopo aver chiuso la porta alle mie spalle scorgo una figura appoggiata regalmente su una sedia.
Impiegai meno di qualche frazione di secondo per mettere a fuoco quella figura. Le spalle larghe di quella carnagione di porcellana, i capelli corvino leggermente lunghi, avrebbero bisogno di una spuntatina. Il pomo d'Adamo che rende il collo più mascolino e delle clavicole che portano ai dei pettorali definiti come una statua greca durante lo studio del canone.
Gli occhi grigi quasi felini al buio mi osservano per un tempo indeterminato mentre studio ancora la figura davanti a me.
Involontariamente mi spingo un po' più verso di lui.
Con quasi il timore di rompere il silenzio sussurrai : cosa ci fai qui? Non dovevi tornare domani?
Dopo aver sentito quelle parole ancora in religioso silenzio di alzò dalla sedia con grazia senza farne alcun rumore e a passo felino si avvicinò a me. Riuscivo a sentire un po' di alcool dal flebile respiro che aveva.
Tn:Hai bevuto...
Il calore della sua mano sul mio fianco mi fece leggermente sobbalzare.
Levi:tsk non sono affari tuoi mocciosa *disse appoggiando la testa nel incavo del mio collo*
TN:Che stai facendo? *Chiesi allarmata*
Il suo respiro caldo sul collo mi fece venire i brividi, la sua vicinanza era quasi soffocante.
Levi:Parli sempre così tanto? *Chiese scocciato*
TN:Ho appena punito i nuovi per delle scorribande notturne e ti presenti qui. Scusami se chiedo. *Sbuffai*
In risposta mugulò soltanto prima di lascia un caldo e umido bacio sul collo, non faceva freddo eppure ero piena di brividi e quell' allarme nella mia testa dopo un altro bacio ha smesso di funzionare.
Il corvino si staccò poco dopo e dopo aver sospirato quasi con timore nonostante la spinta dell'aclool evidente disse: Dobbiamo parlare.
Mi allontanai da lui per osservarlo, aveva il volto leggermente rosso ma i suoi occhi era spenti.
TN:C'entra con la quantità di alcool nel tuo corpo?
Mi guardò per qualche secondo prima di distogliere lo sguardo e rispondere con un semplice: forse.
Levi:Ci sarà una spedizione non prevista.
TN:Quando?
Levi: tra una settimana
TN: È sempre la solita storia, sono appena arrivati i nuovi non sono carne da cannone.
Levi:Non è questo il punto.
TN:Non ti ho mai visto girare così tanto su qualcosa. Non è da te.
Levi:Infatti molte cose da quando ti conosco non sono da me.
Forse stavano ancora parlando a bassa voce, sicuramente avrò sentito male.

Un Amore Freddo Levi X Reader [INCOMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora