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Avevo appena finito di strigliare i cavalli, quando sentii alcune gocce di sudore scivolarmi giù per il collo. Non riuscivo più a sopportare quel caldo afoso, ne il fatto che la nonna non avesse un diavolo di condizionatore. Mi legai per bene i capelli, e mi avvicinai al cellulare che aveva preso a vibrare, lessi il messaggio che mi aveva inviato Dannys e sorrisi come una stupida.

"Non sorridi così quando te li invio io i messaggi" esclamò con voce roca.

Alzai lo sguardo e raggiunsi il suo a pochi metri da me. Non aveva dormito molto, e me ne accorsi dalle occhiaie violacee che stavano ricoprendo la sua pelle troppo bianca, inoltre probabilmente aveva male alla gola, visto che la sua voce mi era giunta con un suono diverso rispetto al solito.

"Tu non me li invii mai i messaggi" Dissi bloccando lo schermo del telefono.

Lo vidi scuotere la testa ed avvicinarsi ad uno dei suoi cavalli preferiti, le sue dita lunghe gli accarezzarono il muso ed il dorso, prima di poggiarsi sull'arnese che gli sarebbe servito per la strigliata.

"Li ho già strigliati tutti i cavalli" esclamai avvicinandomi.

Si girò verso di me e si morse un labbro, prima di rispondermi.

"Probabilmente non lo hai fatto bene" affermò superando il cancelletto di legno che lo separava dal suo cavallo.

"Christopher qual è il tuo problema?" Chiesi nonostante sapessi già la risposta.

Volevo sentirgli dire che probabilmente aveva sbagliato a porre fine a quella sorta di relazione che stavamo intraprendendo, volevo sentirgli dire che gli mancavo, o che semplicemente era geloso del fatto che stessi uscendo con un'altro.

"Sei tu il mio problema, mi stai distraendo ed io devo lavorare" esclamò guardandomi dritta negli occhi.

Abbassai lo sguardo e dopo aver sospirato pesantemente mi voltai ed uscii dalle stalle.

***
"Cioè mi stai dicendo che sei uscita con Dannys ?" Esclamò Ellie stringendomi con poca grazia le mani.

Alzai gli occhi al cielo e dopo aver succhiato dalla mia cannuccia, riposi il bicchiere vuoto sul tavolino che avevo davanti. Mi stavo abituando alla vita in quel piccolo paese, che avevo odiato con tutta me stessa, e adesso mi sentivo a mio agio.

"Si e stasera usciamo di nuovo" affermai portandomi i capelli su di una spalla.

Erano cresciuti parecchio e se il mio parrucchiere li avesse visti in quelle condizioni, sicuramente avrebbe dato di matto. Ma non ci badai troppo, mancavano poche settimane e poi tutto sarebbe tornato alla normalità più o meno.

"Oddio Margot, tutte vogliono uscire con Dannys. Tu non immagini quanto sei fortunata" spiegò accavallando le gambe.

Me l'ero sentita dire così tante volte quella frase che per un attimo ebbi un mancamento. Le mie amiche di Los Angeles erano solite parlare in quel modo quando riuscivo ad uscire con un ragazzo che magari per qualcun'altro era irraggiungibile, e tutte le volte questo si dimostrava essere uno stronzo senza cuore.

"Già, immagino di si" Dissi mordendomi un labbro.

In realtà stavo uscendo con Dannys, solo per dare una lezione a Christopher. Non mi era andato giù il fatto che fosse stato lui a stroncare la cosa, di solito ero io che mi comportavo da stronza.

"E Christopher lo sa?" Chiese poi scuotendomi per un braccio.

Alzai un sopracciglio e sospirai pesantemente, quella ragazza aveva davvero rotto i coglioni.

"Si Christopher lo sa" risosi alzandomi.

Vidi i suoi occhi scuri dilatarsi e la sua bocca toccare quasi il pavimento.

Dejame ser tu luz // Christopher Velez Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora