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"Christopher" urlai tra la folla in modo che mi sentisse.

Ma non si fermò, continuò a camminare velocemente davanti a me. Avevo il cuore a pezzi ed una paura tremenda di quello che sarebbe potuto succedere.

"Chris" urlai di nuovo.

Stavolta la musica non si sentiva più, e le mie scarpe alte toccarono l'asfalto del parcheggio. Dovevamo passare solo una bella serata, e invece si era trasformata in un disastro.

"Chris per favore cazzo, fermati" Dissi riuscendo a bloccarlo per un braccio.

Mi tremarono le gambe per un istante, ma cercai di rimanere lucida e di non farmi trascinare dalle emozioni.

"Perché non me lo hai detto?" chiese voltandosi.

Guardai il suo viso, la sua bocca, le sue guance, come se fossero le ultime cose che avrei visto nella vita.

"Perché...perché non ero pronta a farlo" spiegai in un sussurro.

Non avevo il coraggio di guardarlo, ne di toccarlo. Sapere che fra qualche giorno non avrei potuto più bearmi della su presenza, mi fece venire i brividi.

"Non eri pronta" disse con un mezzo sorriso "Margot lunedì e tra cinque giorni, lo capisci? Cinque fottuti giorni"urlò mettendosi le mani nei capelli "Dovevo essere il primo a saperlo, io..io davvero non ho parole" affermò.

I miei occhi si riempirono di lacrime, e lo stomaco cominciò a fare i capricci.

"Credi che per me sia facile? Io nemmeno volevo andarci al college" spiegai "Come potevo dirti così di punto in bianco che me ne sarei andata? Come potevo Chris?" Dissi asciugandomi gli occhi "Tu..tu sei la cosa più bella e pura che mi sia capitata nella vita, non faccio altro che immaginarmi insieme a te, non faccio altro che ripetermi quanto sia fortunata ad averti"esclamai mentre la sua espressione si addolcì "Non voglio partire senza di te, non voglio pensare che martedì mi sveglierò senza il tuo profumo addosso, non voglio. Io ti amo che tu ci creda o meno, e ti amo con tutta me stessa, come non ho mai amato nessuno" cacciai fuori quello che stavo provando "Non credevo che facesse così male.."

Sentii le sue braccia attirarmi verso il suo petto, dove ci poggiai la testa. Piansi tanto bagnandogli la maglietta, ma non mi importava volevo solo che non se ne andasse. Infatti rimanemmo in quella posizione per molto tempo, senza che nessuno rompesse quel alone che ci stava avvolgendo.

"Margot, ti prometto che supereremo anche questa" soffiò sui miei capelli "Solo se lo vuoi anche tu" esclamò poi allontanandosi.

Lo guardai negli occhi, voleva piangere. Ma stava cercando di essere forte almeno lui per tutti e due, così gli presi il viso tra le mani e poggiai la mi bocca sulla sua. Si lo volevo anche io, lo volevo nella mia vita, lo volevo sempre.

Annuii e lo abbracciai di nuovo.

***

Stavo strigliando i cavalli, faceva caldo ed avevo la canottiera zuppa. I capelli lunghi erano rilegati in una coda e i miei pantaloncini mi stavano stretti sulle gambe. Mi muovevo con una certa lentezza, perché i miei occhi non la smettevano di fissare il ragazzo che stava praticamente dall'altro lato della stalla.

Aveva tolto la maglietta e la sua pelle lucida si poteva vedere anche da lontano, le sue braccia muscolose si muovevamo esperte sul dorso di quel cavallo, ed il suo sedere sodo spiccava in quei pantaloni della tuta. Sorrisi tra me e me, ma poi tornai subito seria. Sbuffai e gettai la spazzola lontano da me.

Mi andai a sedere e misi la testa tra le mani, volevo rimanere qui.

"Hey" lo vidi abbassarsi alla mia altezza e lasciarmi un bacio sui capelli "Ho pensato che non abbiamo mai avuto un vero appuntamento, quindi stasera passo a prenderti e ti porto in un posto, che ne dici?" Chiese tenendomi le mani.

Dejame ser tu luz // Christopher Velez Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora