19.

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Certe sensazioni non riesci a comprenderle davvero, fin quando non le provi sulla tua stessa pelle. Ed era quello che mi stava succedendo, o meglio che ci stava succedendo. Nonostante il sole di Parigi non fosse così caldo come quello del Tennessee, mi si poggió sulle gambe nude facendomi storcere il naso.

Non avevo intenzione di muovermi, né di cambiare posizione. La sua pelle calda ricopriva la mia, ed il suo respiro calmo mi giungeva sul collo come una carezza. Era stata la notte più bella di tutta la mia vita, forse l'unica in vent'anni. Sapevo per certo che non ne avrei dimenticato nemmeno un particolare, non avrei scordato la sua fronte sudata, o le sue labbra rosso fuoco. Non avrei dimenticato i suoi baci bollenti ed il suo tocco delicato, ne avrei dimenticato il modo in cui eravamo diventati un'unica persona.

Sorrisi tra me e me, sentendomi una quindicenne alle prese con la sua prima cotta. Ma la verità era che, Christopher mi aveva completamente rovesciato la vita. Quando lo sentii muoversi, mi voltai verso di lui e scorsi i suoi occhi scuri, era bello ed era tutto per me.

"Hey" disse non appena si accorse del mio sguardo.

Sorrisi e mi poggiai sul suo petto, gli lasciai un bacio sulle labbra e misi la testa sul punto in cui batteva il suo cuore. Sarei rimasta in quella posizione per sempre, ma ovviamente non avevo fatto i conti con la mia coinquilina, la quale spalancò prepotentemente la porta rimanendo di sasso.

"Oh cazzo" disse coprendosi gli occhi.

Christopher scoppiò a ridere e le gettò un cuscino, mentre io sarei voluta essere altrove.

"Che schifo, che schifo" esclamò Ellie voltandosi ed uscendo.

Risi anch'io stavolta e mi misi seduta in mezzo al letto. Avevo il lenzuolo a coprirmi il seno e lo sguardo di Chris a penetrarmi la schiena. Dopo quella notte, le cose sarebbero cambiate per forza, io sarei cambiata per forza.

Sentii le sue braccia cingermi la vita, e la sua bocca poggiarsi sulla mia spalla scoperta.

"Sei bellissima" sussurrò facendomi venire i brividi.

Non ero abituata a tutta quella dolcezza, ne al fatto che lui fosse in quel modo con me. Così mi scostai dalla sua presa e scesi dal letto, mi coprii per bene e gli sorrisi per fargli capire che non aveva fatto nulla di male, ma che semplicemente volevo andare in bagno.

Mi chiusi la porta di quest'ultimo alle spalle e mi misi davanti allo specchio. Avevo i capelli spettinati, le labbra gonfie, e dei segni a contornami il seno. Sorrisi come una cretina e mi infilai sotto la doccia.

***

"Io dico che dovreste uscire, mentre io comincio a rimettere le cose in valigia" esclamò Ellie guardandoci male.

Avevamo fatto colazione, sotto lo sguardo divertito della mia amica. E adesso ci stava sgridando.

"Va bene, vorrà dire che ti porteremo qualcosa per cena" affermo Christopher prendendomi per mano.

Regalai uno sguardo dolce ad Ellie e seguii Chris fuori dalla porta.

Le strade erano stracolme di turisti, ed i negozi pieni zeppi di gente. Le mie dita, non si allontanarono nemmeno per un secondo da quelle del ragazzo che avevo accanto. Eppure sapevo che aveva qualcosa da dirmi, sapevo che si stava trattenendo.

Così dopo aver preso un grosso gelato, ci andammo a sedere su di una panchina immersa nel verde.

"Posso sapere qual è il problema?" Chiese d'un tratto.

Mi bloccai con il cono a mezz'aria ed ingoiai a fatica. Come glielo avrei spiegato che in quel momento ero la persona più felice del mondo? Quali parole avrei potuto trovare?

Dejame ser tu luz // Christopher Velez Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora