8. Al parco

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~Ludovica

Decisi di non tornare in Hotel e mi incamminai verso un parco poco distante dall'Hotel.
Appena arrivai mi resi conto di avere le lacrime agli occhi. Dopo tutte le cose che sono successe in questa settimana non so nemmeno quale fosse il motivo di quelle lacrime.
Il rapporto rovinato con Fabio. La discussione con Alessandro. Sentirmi vulnerabile davanti a Mowgly, nonostante fosse un mio amico mi ha fatto sentire a disagio. Odio piangere davanti alle persone anche se ultimamente non ho fatto altro. E per tutta la mattinata anche Alvis mi ha completamente ignorata. Ma cosa mi sta succedendo? A questo punto il problema sono io.
Misi le cuffiette e ascoltai un po' di musica tutta rannicchiata su una panchina.
Appena partì la musica una serie di ricordi mi passarono per la mente.
Mi venne in mente la delusione che provai quando non fui ammessa a novembre come la maggior parte dei miei compagni.
Guardando indietro mi resi conto di quanto io fossi cambiata in così pochi mesi.
Quella per me non fu una sconfitta ma un punto di inizio.
La mia rivincita l'ho avuta quando sono stata chiamata per fare la sfida contro Alhana.
Fortunatamente la vinsi e mi sentivo invincibile, per la prima volta ho creduto davvero in me stessa.
Ero soddisfatta. Ero felice. Nessuno avrebbe potuto rovinare quella sensazione, almeno lo credevo.

~Flashback~
Giudice: "Per me questa sfida la vince Ludovica". Disse soddisfatto dopo aver fatto i complimenti anche alla mia sfidante.
Ringraziai Marcello e Lorella, presi la maglia e la strinsi a me. Stavo vivendo tante emozioni contrastanti, mi tremavano le gambe.
Appena entrai in sala Relax, una ragazza con i capelli cortissimi mi si presentò, non mi sarei mai aspettata che sarebbe diventata così importante per me in così poco tempo.
Notai che alcuni ragazzi avevano ancora le felpe con la scritta "sfida".
Tra cui un ragazzo moro, visibilmente nervoso.
Appena Marcello comunicò che le sfide fossero concluse per quel pomeriggio sorrise amaramente.
Alzò lo sguardo e mi resi conto che lo stessi fissando,le guance mi andarono a fuoco e lui sorrise quasi divertito. Si alzò e mi si presentò ma subito dopo fu chiamato a lezione.
Il resto della giornata lo passai tranquilla in sala relax  e mi ambientai fin da subito.
Avevo messo da parte la timidezza e mi stavo aprendo con tutti, anche se quella lucina fissa della telecamera mi metteva in soggezione.
~fine Flashback~

Ma è possibile che non riesco a far altro che pensare a lui e mai a me? Stavo pensando all'inizio di tutto. Al mio inizio. Ma Fabio era sempre lì.
Dovevo iniziare ad ammetterlo. Fabio era più di un amico.

|Non te lo so spiegare| #jefeicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora