67. "..protezione"

204 11 0
                                    

~Jefeo
M. "Compare spegni quel telefono.. dalle del tempo"
G. "Ma come ti è saltato in mente di origliare la conversazione?"
J. "No.. deve rispondermi prima o poi.... e per quanto riguarda la conversazione ho sentito delle urla, volevo intervenire"
M. " sì certo.. ottima mossa, come se così tu non avessi fatto già troppi danni"
G. "Fabio seriamente smettila di chiamare"
Mi disse Giordana togliendomi il telefono tra le mani.
J. "Tanto ha spento il telefono, ora è irraggiungibile"
M. "Ripeto.. falla calmare e poi ci potrai parlare.. anche perché non ha fatto colazione.. dovrà scendere per forza per il pranzo"
J. "Perché non vai da lei?" dissi rivolgendomi a Giordana.
G. "Perché io so cosa sia la privacy e fidati Ludovica si chiude sempre a riccio quando è delusa"
Alzai di colpo la testa.
"Delusa".
No,no non potevo averla delusa.
Sarà arrabbiata.
Ma non mi cancellerà mai dalla sua vita per una cosa de genere. Vero?
Mi alzai e iniziai a camminare avanti e indietro.
Mi risedetti e inizia a giocare non la bottiglietta d'acqua, sotto gli sguardi interrogativi dei miei tre amici.
J. "Tu non dici niente?" Dissi all'improvviso rivolgendomi ad Alessandro.
A. "Cosa ti devo dire?"
J. "Intervieni sempre quando si parla di Ludovica.. oggi sei stranamente in silenzio".
A. "Ho altro a cui pensare.. ma se ci tieni tanto. Tu hai torno e lei ha ragione"
J. "Come sei prevedibile" dissi ironico.
M. "Ma la volete finire voi due?"
A. "Io me ne stavo tranquillamente fregando dei suoi problemi.. lui mi ha provocato"
Faccio finta di non aver sentito e riprendo il mio telefono che Giordana aveva posato sul tavolino.
Provai a richiamare. Ma niente. Spento.
Possibile che nemmeno il mio ultimo messaggio le abbia fatto cambiare idea?
Neanche avessi ucciso qualcuno.
Ok..lo ammetto ho fatto una cazzata.
Ma stavano parlando di me quindi ero giustificato.. giusto?
No. Non lo ero.
G. "C'è Alvis" mi fece segno con la testa.
J. "È l'ultima persona che voglio vedere"
M. "Mamma mia come sta.. sembra uno zombie"
A. "Avrà sicuramente pianto"
J. "Ma tu lo fai apposta?"
A. "A fare cosa?"
J. "A dire sempre la cosa sbagliata"
A. "Semplicemente ho affermato una cosa oggettiva.. visibile a tutti".
G. "Fabio.. perché non vai in camera e ti calmi?"
J. "Posso parlarti?"
Giordana annuii e andammo in un posto più isolato.
J. "Forse questa cosa è sbagliata.. stiamo male entrambi"
G. "Sapete solo voi due cosa c'è tra voi"
J. "E se non fossimo destinati a stare insieme"
G. "Io la vedo diversamente.. avete semplicemente due caratteri forti che hanno paura di sottomettersi all'altro."
J. "Che intendi?"
G. "Voi avete paura dei vostri sentimenti.. e ogni volta che vivete emozioni forti non riuscire a gestire le conseguenze e sentire il bisogno di litigare per raffreddare la situazione".
J. "Non ti seguo"
G. "È come quando..non so..fammi trovare un esempio.. ah si ci sono. Vuoi fortemente una cosa ma non riesci ad ottenerla e cosa fai?"
J. "Mi convinco di non volerla più.."
G. "Se il lupo non arriva all'uva dice che è acerba.. non è proprio la vostra situazione ma le si avvicina molto. Voi due vi amate.. ma allo stesso tempo avete paura dei vostri sentimenti"
J. "E che dovremmo fare?"
G. "Mettere da parte le vostre paure.. non vi porteranno da nessuna parte".
J. "Perché sta reagendo così.. per me non ho fatto niente di così grave"
G. "Ma allora fai finta di capire.. quando in realtà non capisci nulla" disse esasperata.
Io sorrisi e lei continuò.
G. "Lei ha paura ad aprirsi a te.. ha paura che tu la possa deludere da un momento all'altro. È così si chiude in se per ogni misera cosa.. è come una.."
J. "Protezione.." dissi concludendo la frase.
G. "Vedo che questa volta hai capito.. ora va da lei"
J. 'Ma mi hai detto di darle tempo.."
G. "Ora tu hai capito e sai come comportarti.. prima andavi incontro ad una bomba sicuro".

|Non te lo so spiegare| #jefeicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora