39. "Ci sono cose che non ti ho detto"

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~Jefeo
Mi avvicinai ad Alvis, stavo per dargli un pugno. Ma improvvisamente ripensai alle parole di Ludovica
"Tu mi hai detto di perdonarlo, io non volevo"
Ed io invece di correre da lei sono ancora qui a combattere con lui?
Ma cosa mi prende? Perché quando si tratta di "noi" non ne combino una giusta?
Mi allontanai e corsi via per raggiungere Ludovica.

~Ludovica
Apro la porta della mia camera e mi butto sul letto, scoppio in un pianto liberatorio.
La giornata era iniziata così bene.
L'unica cosa che vorrei è avere lui qui al mio fianco, che mi abbraccia per farmi forza.
Sentii la porta aprirsi.
Non era lui.
Lo sentivo dal modo in cui era stata aperta la porta.
G. "Ludo? Vuoi spiegarmi?"
L. "No"
G. "Vuoi sfogarti?"
L. "No"
G. "Posso abbracciarti?"
Non era Fabio ma mi avrebbe comunque fatto sentire meglio.
L. " si"
Si buttò su di me, e mi abbracciò iniziando a darmi tanti baci in testa. Facendomi ridere.
Sentendo la mia risata mi aiuta ad alzarmi. Eravamo sedute una davanti all'altra con le gambe incrociate e solo allora mi accorsi che nella stanza c'era anche Valentina.
V. "Posso sedermi accanto a te?"
L. "Che domande certo che puoi"
Mi abbracciò anche lei.
L. " ci siamo detti "ti amo" capite?"
G. "Voi co-cosa?"
L. "Si.. ma perché non è qui?"
V. "Perché non tiene abbastanza a te.."
G. "Vale!" Disse guardandola male.
G. "Ludo..Fabio stava venendo, sono stata io ad  averglielo impedito"
L. "Perché l'hai fatto?"
G. "Perché pensavo che tu.. beh che tu non volessi vederlo"
Abbassai lo sguardo.
Ironia? È l'unica persona che vorrei qui in questo momento.
V. " vedo che stai meglio.. scusami devo andare"
L. "Vale..?"
Troppo tardi, si alzò e aprì la porta,stava per chiuderla ma Fabio mosse la sua mano per bloccarla.
Entrò nella stanza, ci guardammo per poco ma lui distolse subito lo sguardo.
J. "Posso unirmi a voi"
G. "Vieni pure, sono io ad andarmene"
Mi fece l'occhiolino, diete una pacca sulle spalle a Fabio e uscì dalla stanza.
L. "E-ehi"
J. "Vieni qui" allargò le sue braccia per permettermi di abbracciarlo.
L. "Vieni tu.."
Non se lo fece ripetere due volte. Si buttò su di me, e mi abbracciò forte. Caddi all'indietro  e lui era sopra di me.
Mise la sua testa appoggiata al mio collo.
Iniziò a lasciarmi tanti baci umidi.
L. "Ci hai messo tanto ad arrivare"
J. "Si.. ecco stavo per fare a pugni"
L. "Tu cosa!?" Mi alzai di scatto
Lui iniziò a ridere e si sdraiò sul letto.
Mi voltai in cerca di risposte.
J. "Se lo meritava"
L. "Ma smettila"
J. "Lo avrei messo al suo posto"
L. "Per me ti saresti fatto male" lo provocai.
J. "Non mi credi?"
L. "No! Mi preoccupo per te..."
J. "Sei proprio stronza"
Mi distesi anche io accanto a lui.
L. "Aggressiva.. stronza.. qualcos'altro?"
J. "Permalosa, non capisci le battute.. e"
L. "Hai almeno qualcosa di carino da dirmi"
J. "Generosa, bella..maledettamente bella, e impegnativa"
L. "Impegnativa? Non è un complimento"
J. "Si che lo è. Non mi sono mai piaciute le cose semplici, voglio perderci la testa in tutto quello che faccio"
L. "Sei a buon punto per perdere la testa?"
J. "L'ho persa nel momento in cui ti ho visto per la prima volta"
Mi buttai su di lui e lo baciai.
J. "Ludo.. che intendevi con "sei stato tu a dirmi di perdonarlo.. io non volevo"?"
Mi misi seduta sul letto.
L. "Ci sono cose che non ti ho detto.."

|Non te lo so spiegare| #jefeicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora