13. "Che amici simpatici"

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Squillò il suo cellulare. Era Alessandro. Si allontanò per parlare al telefono.
Dopo pochi minuti si riavvicinò:
J. " Era Alessandro. Dice di aver visto Federica e Alvis scendere dal taxi"
Scoppiai a ridere e lui mi segui, entrammo nel ristorante e il cameriere ci disse che un ragazzo di nome Alvis aveva pagato le due cene.
Uscimmo dal ristorante le nostre mani si sfiorarono. Fabio allontanò immediatamente la sua mano, lo guardai per capire il suo comportamento guardandolo negli occhi . A quel punto lui prese la mia mano e la strinse.
Arrivammo in Hotel, erano le 23:40 il coprifuoco la domenica era a mezzanotte.
Fabio mi accompagnò davanti alla porta della mia stanza e mi salutò con un bacio all'angolo della bocca.

~Jefeo
Salutai Ludovica con un bacio all'angolo della bocca e solo al pensiero di aver sfiorato le sue labbra provai delle emozioni. A cui ancora non so dare un nome.
Mi resi conto di non aver preso le chiavi della stanza. Iniziai a bussare per svegliare Alessandro o Mowgly ma niente da fare nessuno veniva ad aprirmi.
Presi il cellulare e trovai un messaggio da Ludovica: scommetto che tu sia rimasto fuori dalla stanza, vero?
A Ludovica: come fai a saperlo?
Da Ludovica: vieni qui e ti spiego..

Arrivai davanti alla sua porta bussai e mi venne ad aprire si era struccata ed era in pigiama, sembrava una bambina. Ma era bellissima.
L. " Abbiamo degli amici davvero simpatici sai?" Disse ironica
J. " spiegati meglio"
Mi diede un biglietto.
" Cari amici nostri, ci avete stancato con le vostre litigate, e se lo scherzo del ristorante non vi è bastato a farvi chiarire, rimanere per una notte nella stessa stanza dovrebbe essere molto d'aiuto. Soprattutto tu Fabio, vedi di comportarti bene, e non opporre resistenza. Abbiamo preso anche le chiavi della terrazza, quindi almeno che tu non voglia dormire in corridoio dovrai rimanere in quella stanza.
Non prendertela troppo con Alvis era nostro complice.
Vi vogliamo bene.
G. A. e M."

J. "Non ci posso credere"
Ludovica scoppiò a ridere.
L. " Che fai rimani in corridoio o entri?"
Sorrisi e l'abbracciai.
Mi era mancata, e anche tanto.
Si mise a letto e io mi posizionai sul letto di Giordana.
Ad un certo punto:
L. " Fabio? Stai dormendo?"
J. " No, perché? ti serve qualcosa?"
L. " Vieni qui? Mi sei mancato"
Effettivamente quella non era stata la prima notte nello stesso letto. Ma questa è un'altra storia.
Ci addormentammo abbracciati, con la sua testa sul mio petto.
Non sapevamo cosa fossimo. Ma eravamo felici.

|Non te lo so spiegare| #jefeicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora