18. " È solo l'inizio"

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~Ludovica
Appena entrammo in sala relax ci furono comunicate le assegnazioni, ero molto contenta dei brani che avrei dovuto preparare per lo speciale del sabato.
Iniziai subito a preparare i brani con una carica che mi fu subita riconosciuta dagli assistenti e dal professore Britti con cui avevo avuto lezione.
Sono le 18.45, le lezioni sono finite e sto andando in camera a prepararmi per uscire con Fabio. Inutile dire quanto io sia nervosa per questa uscita.
Arrivai in camera prima di Giordana, ne approfittai per fare una doccia per poi iniziarmi a preparare. Il fatto di non conoscere il posto mi rendeva ancora più nervosa, non sapevo cosa mi aspettasse, non sapevo come vestirmi, come comportarmi.. è tutto così confuso che non so nemmeno come salutare Fabio.
Insomma come ci si saluta con una persona che fino ad una settimana fa era mio amico, poi dopo il bacio ci siamo "odiati" per poi chiarire e dormire insieme?
Ad interrompere i pensieri fu Giordana che entrò in stanza e vedendomi seduta sul letto in accappatoio a fissare il vuoto scoppiò a ridere.
L. " non c'è niente da ridere! Aiutami" dissi sospirando per poi scoppiare a ridere anche io per la situazione.
Giordana annuì, aprì il mio armadio e scelse un semplice jeans con un top corto, è un giacchetto di pelle.
Mi preparai e poco dopo Fabio bussò alla mia porta. Andai ad aprire e lui mi guardò per qualche secondo.
G. "Chiudi almeno la bocca Romeo" Disse ridendo
J. " Sei bellissima.. Andiamo?" Disse fulminando con lo sguardo Giordana mentre mi porgeva la sua mano ignorando la sua battuta.
Lo ringrazia, rossa in viso, talmente rossa da farlo sorridere. Salutai Giordana e chiusi la porta.
Mano nella mano uscimmo dall'hotel ero confusa. E questo stato d'animo si deve essere letto sul mio volto tanto che Fabio prese la parola.
J. " voglio vivermi questa serata al massimo, non voglio pensare a nessun altro tranne che a te.. anzi a noi" disse con un po' di insicurezza
Gli strinsi ancora di più la mano, a quel punto lui mi prese e mi abbracciò, mentre mi lasciava dei piccoli baci in testa.
Non so come sarebbe finita la serata e quali fossero i suoi progetti, ma a me sarebbe andato bene anche rimanere così per tutta la sera.
Si staccammo era imbarazzato, era più nervoso lui di me.
L. " Ma insomma.. dove stiamo andando?"
J. "È una sorpresa" disse staccandosi da me mettendo il suo braccio dietro le mie spalle.
Lo guardai con uno sguardo supplicante. Lui iniziò a ridere ma continuò a stare zitto.
L. "Sono felice"
J. " E' solo l'inizio.."

|Non te lo so spiegare| #jefeicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora