87. "Continua.."

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~Jefeo
L. "Beh grazie..come ogni sera" disse sorridendomi per averla riaccompagnata in stanza.
J. "Ludo..una cosa prima di andare via"
L. "Dimmi tutto" disse richiudendo la porta e appoggiandosi al muro con me davanti.
J. "Spero di averti fatto capire quanto tu sia importante per me. Ogni cosa che ho fatto oggi è stata una dimostrazione da parte mia e so che tu vuoi andarci piano però ecco ormai tu fai parte della mia vita."
L. Fabio io.."
J. "'No aspetta ti prego fammi finire.. dicevo, sei parte della mia vita, e indipendentemente da come andrà tra noi..beh ecco io non ti dimenticherò perché sei stata un punto di inizio per il "nuovo" me e quindi.." sospirai "quindi ti prego..abbi fiducia in me. In noi."
L. "Sai cosa ho capito questa sera?"
Scossi la testa.
L. "Che ci si può sempre rialzare se lo si vuole davvero. Ho capito che non posso far finta che i miei sentimenti per te non esistano.
Ho capito che tra noi c'è più di una semplice infatuazione. E l'ho capito perché io do più importanza alle piccole cose..ai piccoli gesti che fai e non al contesto".
J. "Continua..ad esempio?"
L. "Fammi pensare.. posso prenderti oggi come esempio. Sai quale è stata la cosa più bella del nostro pranzo? Non che tu mi abbia portata a pranzo fuori..ma il fatto che tu ti sia ricordato quale fosse il ristorante del nostro primo grande chiarimento. Non mi importa che tu abbia pagato per entrambi..ma del fatto che per tutto il pranzo non hai guardato altro che me, come se fossi l'unica cosa presente in quella stanza. Non sei stato di certo il primo ad avermi offerto un pranzo nella mia vita..ma sei stato l'unico che l'ha fatto non perché "il ragazzo deve pagare" ma perché aveva il piacere di farlo."
J. "Ludo.."
L. "No fammi finire" disse imitando la mia voce e non potei fare altro che ridere.
L. "In realtà non ho altro da dire..penso abbia parlato anche troppo"
Mi avvicinai a lei di molto.
I nostri nasi si sfioravano.
Sentivamo uno il respiro dell'altro.
Ma nessuno dei due faceva il primo passo.
Forse per non rovinare il momento.
Piano piano stavamo buttando giù le nostre armature.
Eravamo fragili senza di esse.
Ma insieme saremmo stati in grado di affrontare tutto.
Ci baciammo per qualche minuto e poi entrammo nelle rispettive stanze.

|Non te lo so spiegare| #jefeicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora