12. "Sono scappato perche avevo paura.."

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~Ludovica
Non potevano essere davvero loro, di tutti i ristoranti di Roma proprio a questo dovevano venire a fare la loro cenetta romantica?
Alvis mi strinse la mano.
A. " Se vuoi andiamo da un'altra parte.."
L. "No! Rimaniamo qui. Non è un problema"

~Jefeo
Davvero? Ditemi che è uno scherzo? Ma proprio qui dovevano venire?
Federica fortunatamente era in bagno in quel momento è non ha visto la mia faccia sorpresa e delusa allo stesso tempo. Non avrei saputo spiegarle il perché.

Ad un certo punto vidi il cameriere avvicinarsi con loro dietro.
Non ci posso credere non solo nello stesso ristorante ma anche al tavolo accanto.
Torna Federica e vedendoli li saluta calorosamente. Ludovica ha uno sguardo freddo, di sfida ma è rivolto verso di me.

J. " Sei davvero bella questa sera" dissi a Federica, lo ammetto l'ho fatto per provocare Ludovica.
Volevo vedere le sue prossime mosse ma lei rimase totalmente indifferente e continuò a scherzare con Alvis come se niente fosse. Rimasi deluso.
Durante tutta la cena sentivo il suo sguardo su di me. E sicuramente lei sentiva il mio su di sè. Era più forte di me non riuscivo a smettere di guardarla.

X. "Fabio, fabiooo.."
I miei pensieri furono interrotti da una  voce. Era Federica.
J. " si scusami.. dicevi"
F. "Allora io stavo dicendo... non sei d'accordo? ... voglio dire è impossibile non esserlo.."
Federica continuava a parlare ma notai che Ludovica si era alzata a fumare.
J. " si.. si, certo... scusami un attimo devo uscire" non le diedi nemmeno il tempo di rispondere, mi alzai e andai fuori.

~Ludovica
Sentivo lo sguardo di Fabio su di me. Ero in imbarazzo così decisi di uscire.
Accesi un sigaretta e subito sentii dei passi dietro di me. Non avevo bisogno di girarmi sapevo benissimo chi fosse.
J. " Davvero? Ti ho chiesto scusa Ludovica? Cosa vuoi ancora da me?" Con un tono più deluso che arrabbiato.
Mi girai.
L. " Non ti seguo. È stato un caso, non penserai davvero che io sia venuta qui di proposito" risposi acida.
J. "Tu.."
L. " Io niente Fabio, come potevo saperlo che tu fossi qui con lei? Non ci parliamo da una settimana, non sono stata con te oggi, non potevo saperlo. Ragiona invece di accusarmi." Mi stavo innervosendo davvero tanto. Mi veniva da piangere ma cercai di resistere e di mantenere il controllo.
J. " Tu non capisci, io ci sono stato male quanto te. Sto solo cercando di andare avanti."
L. " Perché io non lo sto facendo? Fino a prova contraria sei tu che sei venuto qui fuori, tu mi hai seguita in ascensore, ricordati che tu mi hai baciata per scappare via subito dopo". Quest'ultima frase l'urlai e non fui più in grado di trattenere le lacrime.
J. " Ludo.. Io..Scusami".
L. " Non scusarti, hai fatto quello che ti sentivi di fare"
J. " No, No. Al contrario. Sono scappato perché avevo paura di quello che ha scatenato dentro di me quel bacio"
Rimasi in silenzio non riuscivo a dire nulla.
Presi un'altra sigaretta ma mentre stavo per accenderla, si avvicina e me la toglie dalla bocca per rimetterla nel pacchetto.
J. " Non si risolve così la situazione" lo disse in modo dolce.
L. " Sono nervosa.. io.."
J. "Ludo, non posso darti tutte le certezze di cui tu hai bisogno. Ma non voglio nemmeno perderti"
Rimasi delusa. Ma lui continuò.
J. " Io voglio conoscerti, mi hai mandato completamente in confusione, non mi riconosco più. Mi sono sempre messo al primo posto. Ma ultimamente al centro dei miei pensieri ci sei sempre e solo tu. Nonostante io provi di tutto per mandarti via"
L. " E se stessimo male entrambi alla fine?"
J. "Potremmo dire di averci provato."
Si avvicinò pericolosamente a me, ci guardavamo dritti meglio occhi e..

|Non te lo so spiegare| #jefeicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora