Pov's JulieUn suono straziante irrompe nella mia camera, ho avuto ancora quello stupido incubo.
Sbuffo già stufa di una giornata che non è neanche incominciata.
Oggi sono furiosa, cercherò di pensare solo allo studio.
Non voglio avere niente a che fare con i miei coetanei ,non mi va neanche di nominare il suo nome, preferirei cavarmi gli occhi. Maledizione! Molto bene Julie oggi sarebbe meglio non incontrarlo o comincio a vedere la tua furia imbattibile. Mi sa di si.
Mi alzo dal letto scaraventando il telefono a terra. Continuava a suonare e mi ricordava di alzarmi. Già come tutte le sveglie Julie. Sbuffo per la terza volta in un minuto.
Vado in bagno, mi spoglio ed entro in doccia. Faccio velocemente e subito mi fiondo nella mia cabina armadio cercando qualcosa di decente da mettere. Anche se non ne ho proprio voglia.
Oggi è mercoledì , ce la posso fare, mancano solo altri due giorni al fine settimana, devo farcela.
Ti ricordo solo un piccolo dettaglio, la scuola è iniziata ancora da due giorni. Sbuffo ancora.
Oggi metto un paio di jeans neri skinny, strappati alle ginocchia, a vita alta ed una t-shirt aderente azzurra semplice, corta fino all'ombelico.
Prendo una felpa con la zip larga nera e la indosso.
Metto le mie Convers nere , afferro il mio zaino ed esco di casa come sempre più di cattivo umore.
Scendo le scale così velocemente che quando arrivo al pianerottolo della hoole del palazzo ho il fiatone.
Passo dritto alzando il cappuccio della felpa ed esco salendo finalmente in macchina.
Mi accorgo di non essermi truccata, così prendo il mio beauty dallo zaino e mi trucco velocemente.
Fatto ciò metto in moto e parto come un razzo.
Afferro i miei occhiali da sole mentre sfreccio per le strade di New York e li indosso. Lascio scorrere via il tettuccio della macchina per sentire il vento pungente sul viso. Mi fa sentire così viva.
Arrivata al campus, parcheggio e scendo dalla macchina avviandomi allo York's Bar.
Appena entro un campanellino segna il mio ingresso all'interno del locale e tutti si voltano verso di me. Inutile dire che alzo gli occhi al cielo e li guardo con sufficienza. Non è proprio giornata di occhiatine curiose.
Avanzo verso il bancone con ancora tutti gli sguardi a dosso.
Ordino un caffè doppio ed una ciambella al cioccolato per sollevarmi un po' il morale.
- Anderson! - mi volto vedendo la mia nuova amica avanzare verso di me, in compagnia di un ragazzo. Mi spunta un sorriso sincero sulle labbra e dimentico per un momento il mio umore nero. Mi domando chi sia il ragazzo, le assomiglia un po'.
- Hey Hazel.-Dico piano. Sembra che il mio umore nero sia tornato.
- Brutta giornata eh?- Non penso abbia fatto una bella mossa a rinfacciarmelo. Oh no.
- E tu chi saresti per sapere che oggi è una brutta giornata per me? Silente?- Sbuffo ancora.
Hazel è abbastanza scioccata dalla mia risposta così ineducata , spero capisca che non è proprio giornata. Il suo amico rimane paralizzato non sapendo cosa dirmi così sospiro cercando di darmi una calmata.
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-Never Say Never- " Mai dire Mai" (In Revisione)
RomanceJulie Anderson è una ragazza che per fuggire dal suo passato si trasferirà a New York, dove frequenterà l'accademia di Danza più prestigiosa. Tutto sembra filare liscio ma una sera si imbatterà in Sebastian Walker, bad boy amato da tutto il genere f...