-Never Say Never- " Mai dire Mai" (In Revisione)

Capitolo 38

Pov's Sebastian

- Cosa hai sentito Cole??- Sospira un po' più calmo di prima ma i suoi occhi sono in tempesta. Mi ricordano molto quelli di Julie, sono così simili...

- I macchinari che segnavano il battito cardiaco hanno cominciato a dare i numeri! Io non capisco cosa sia successo!- Afferra la testa tra le mani e stringe i capelli nei pugni. Mi irrigidisco sulla sedia cercando, per una volta, di mantenere la calma.

Faccio segnale ad Hazel di prendere il mio posto e mi alzo dal mio posto stringendo la spalla di Cole.

- Arrivo subito.- Hazel mi fa cenno che penserà lei al mio migliore amico ed io, senza alcun permesso, oltrepasso la porta che da al corridoio pieno di stanze, tra cui la 104.

Arrivo di fronte la sua porta ed è chiusa, così poggio un orecchio sulla sua superficie cercando di capire cosa diavolo succede.

Se le fosse accaduto qualcosa non so come potrei reagire ancora, ho combinato già un sacco di casini ma non importa, al primo posto ci sarà sempre lei.

- Lasciamo la ragazza sola per farla riprendere un po'.-

 - Concordo.- Dopo pochi secondi sento dei passi venire verso la porta così mi scanso subito e , notando il bagno in fondo al corridoio, mi ci fiondo dentro neanche stessi scappando da dei mostri.

 Aspetto pochi minuti prima di uscire e raggiungere nuovamente la sua stanza. Apro lentamente la porta, non notando nessun medico nei paraggi, e la richiudo subito alle mie spalle.

- Sebastian?- Cosa? Julie? Sto sognando? Mi volto di scatto verso il lettino dove c'è sdraiata lei spalancando gli occhi.

- Julie? Sei sveglia?- Ma il suo volto è rigido e gli occhi sono chiusi.

Chi ha parlato? Sto diventando pazzo?

Mi avvicino a lei e mi siedo sulla sedia accanto al suo letto. I suoi occhi tremolano un po' e avrei scommesso di aver visto un ombra di un sorriso comparire sulle sue labbra.

 Okay, sul serio, sarà la mia immaginazione, non ci sono altre spiegazioni.

Afferro la sua mano e la stringo alla mia, mi manca. Mi manca sentire la sua voce.

- Ti amo.- Sussurro per poi poggiare la testa sul bordo del letto.

- Anch'io.- Scatto a sedere e due enormi occhi blu mi scrutano mentre il suo sorriso mi riempie come ossigeno i polmoni.

- Julie! Credevo che fossi diventato pazzo!- Ridacchia ma comincia a tossire. Sbarro gli occhi facendola stendere mentre cercava di alzarsi.

- Fammi alzare.- Scuoto la testa.

- No. Non se ne parla. Tu adesso rimani qua mentre io chiamo gli altri e  dico che ti sei vegliata.- Scuote la testa.

- No, per adesso non dire nulla a nessuno, prima ho bisogno di parlarti.- Il suo sguardo serio mi fa capire che c'è qualcosa che non va.

- Che succede?- Mi sorride accarezzandomi il viso e poi stringendo la mia mano. Sento un calore espandersi nel petto, sollievo nel vederla sana e salva, sollievo nel costatare che abbiamo una speranza.

- Io...ho sentito quello che mi hai detto.- Mi irrigidisco  ma poi mi rilasso vedendo il suo sorriso.

 - Ero disperato, ho detto...- Mi interrompe.

- Ero commossa anche se non potevo piangere, tutto quello che sentivi in quel momento lo sentivo anch'io dall'altra parte. Avevo paura di non svegliarmi, di non poterti più vedere. Avevo paura di perderti...- Scuoto la testa accarezzandole il viso.