Pov's JulieApro gli occhi improvvisamente dopo un altro dei miei incubi. Salto a sedere sul letto troppo morbido per essere il mio. Dove sono??
Mi guardo intorno, questa non è sicuramente la mia stanza!
Il soffitto è blu con delle stelle attaccate che si illuminano al buio.
Sembra una camera di un bambino, tutta sui toni dell'azzurro e del blu, con delle macchinette disegnate sui muri e tanti giocattoli messi in ordine in delle ceste.
Mi volto verso il comodino e vedo una foto accanto alla bajur.
Un bambino con accanto la sua mamma e il suo papà credo, molto famigliare.
Credo di aver capito.
Sono nella vecchia stanza di Sebastian, i suoi genitori li riconosco alla perfezione ma ora perché mi trovo qui?
Caleb. Il suo tentativo del farmi del male e Sebastian che mi porta via del parcheggio di quello squallido posto. I ricordi de ieri sera travolgono la mia mente e non faccio altro che andare nel panico sempre di più.
Mi alzo di scatto dal letto , miseria ! Un capogiro mi prende di sorpresa. Chiudo gli occhi e premo la mano su di esse, credo di essere caduta ma non sento nulla tranne che delle braccia possenti che mi tengono forte.
- Stai bene?- apro gli occhi e scopro subito che mi trovo tra le braccia di Sebastian.
L'imbarazzo preme forte nel mio petto mentre il mio cuore si fa beffe di me.
- Si sto bene.- mi alzo velocemente ma un altro capogiro mi tradisce.
- No non stai bene, vieni qui.- mi alza da terra e butto un urletto.
- Che stai facendo??!- mi guarda con un ghigno malizioso; sempre il solito.
- Ti poggio sul letto madame , cosa credevi?- ridacchia ancora malizioso. Sbuffo alzando gli occhi al cielo un po' imbarazzata.
- Appoggiami a letto e non dire altro grazie.- cresce un sorriso sulle mie labbra che non riesco a trattenere , così lui si blocca e comincia a fissarmi sorridendo divertito.
- Stai sorridendo.- il mio sorriso si allarga ancora di più.Diamine! Non so controllare le mie emozioni!
- Non è vero! Che stai dicendo!?- ride di gusto.
- Sei proprio testarda , perché non vuoi ammettere che io ti faccio sorridere?- ridacchia. Cerco di non sorridere ma non credo di riuscire nell'intento.
- Tu non mi fai sorridere , mi fai incazzare, è diverso piccolo pallone gonfiato.- scoppia a ridere.
- Mi prendi per il culo? Piccolo pallone gonfiato? E poi perché mai ti farei incazzare?- lo guardo sconcertata spalancando la bocca. Perché mi fa incazzare?? Dovrei dirgli tutti i motivi ma non mi va di far riemergere ciò che ci fa male. Ciò che mi fa male.
- Non so... hai la faccia fastidiosa... non credi?- spalanca la bocca offeso, ma anche divertito, e scoppio a ridere.
- Ah davvero? Aspetta che me la paghi!- non ho neanche il tempo di respirare che mi butta sul letto, si mette sopra di me e mi fa il solletico.
- No per favore! Soffro troppo il solletico!- scoppio a ridere.
- Tu chiedimi scusa e io la smetto!- ride.
- No mai! Io non chiedo scusa! Che ci posso fare se hai la faccia fastidiosa!?- non respiriamo più dalle risate.
- Ancora??! Io non ho la faccia fastidiosa, tu ce l'hai!- si blocca un secondo. Spalanco la bocca offesa.Mi impazzire!
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-Never Say Never- " Mai dire Mai" (In Revisione)
RomanceJulie Anderson è una ragazza che per fuggire dal suo passato si trasferirà a New York, dove frequenterà l'accademia di Danza più prestigiosa. Tutto sembra filare liscio ma una sera si imbatterà in Sebastian Walker, bad boy amato da tutto il genere f...