Capitolo 17

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Apro lentamente gli occhi, sento male alla testa.

Scorgo le immagini sfocate di Cole e Sebastian accanto a me.

Cosa ci fanno qui? Anzi che ci fa qui Sebastian??

Adesso ricordo, attacco di panico.

Perché è qui?? Non lo voglio vedere, non dopo che mi ha trattata come spazzatura.

Perché è stato diverso dagli altri attacchi di panico? Perché sono svenuta?

- Julie stai bene?- Scatto a sedere nel mio letto quando mi rendo conto di ciò che è appena successo. Prendo la testa tra le mani e respiro a fondo. Annuisco, non riesco a parlare. Cosa mi sta succedendo?

Sebastian sospira mentre si siede ai piedi del mio letto, lontano da me. Un battito sfugge dal controllo del mio cuore. Vuole starmi lontano.

- Cosa ti è successo?- Sussurra impercettibilmente.

Sobbalzo al solo sentire la sua voce.

Non la sento da quella notte, sono passati due giorni ed oggi è la vigilia di natale. Sono stata in ospedale e solo ieri sera mi hanno rimandata a casa. Non avevo per niente voglia di parlare, così ieri, appena arrivata a casa, ho dato una copia delle chiavi a mio fratello e sono crollata addormentata.

- Ho avuto un attacco di panico ma è stato diverso dalle altre volte.- Alza lo sguardo e lo posa su di me come a chiedere altre spiegazioni.Perché gli importa? Forse fa solo finta per non far dispiacere Cole. Le mani cominciano a tremare al solo pensiero, le nascondo dentro le tasche della felpa.

- Perché è stato diverso sta volta?- Si sporge verso di me con i suoi occhi magnetici a squadrarmi. Non può continuare così, deve andarsene. Non posso sentire ciò che provo per lui, se mi stesse lontano la situazione potrebbe dissolversi in poco tempo, giusto?

- Sebastian cosa ti importa? - Mi alzo dal letto ed entro nel bagno, lasciando i due nella mia stanza. Continuo a ripetermi che è meglio così.

Sono ancora in asciugamano e devo vestirmi. Al mio ritorno c'è solo Cole nella mia stanza.

- Scimmietta, tutto okay?- Annuisco con la mente fra le nuvole.

- Non ci pensiamo per adesso , è la vigilia di natale e sta sera sarete da me, non voglio rovinare tutto.- Apro l'armadio in cerca di un cambio.

- No Julie, non rovini nulla, si tratta della tua salute.- So che vuole intendere anche la situazione con Sebastian ma , per fortuna, non lo nomina.

- Ti prego ne parleremo dopo natale, così avrò tempo di fare una visita di controllo.-Caspita è il mio primo Natale con mio fratello dopo tanti anni, non voglio rovinarlo.

- La farai sul serio?- Domanda preoccupato.

- Si, promesso.- Sospira non tanto convinto e mi bacia la fronte.

La sera della vigilia arriva presto e , dopo aver addobbato la casa di tutto ciò che non mi era mai appartenuto da quella vicenda , l'orario per cucinare arriva. Sono abbastanza brava a cucinare, cibi semplici ovviamente, però me la cavo.

Ho sempre fatto da sola , anche in orfanotrofio.

Le cuoche avvolte mancavano ; chi si licenziava , chi si ammalava e non voleva tornare più. Ero sempre io la sostituta , come se non bastasse tutto il resto.

Il giorno di Natale dovrebbe essere un giorno così bello da passare insieme alla propria famiglia, ma se non si ha avuto nulla per anni non pretendo di essere felice. Sono abituata, segnata. Non so se mai mi risolleverò da questo foro, così profondo, e non so se riuscirò a farcela, con le tante ferite con cui risalirò in superficie , ma non mollerò.

-Never Say Never-  " Mai dire Mai" (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora