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“E questo che cos'è?” mi domandai.
Trovai un foglio bianco piegato su sé stesso, con il bordo strappato sul bordo inferiore. Aveva tutta l'aria di essere uno di quelli utilizzati per le stampanti, però strappato a metà.
Preso dalla curiosità lo aprii, senza alcun tipo di esitazione.
Dentro vi era scritta una frase a penna, l'inchiostro era leggermente sbavato. Probabilmente per una mano abbastanza umida, il mittente doveva essere agitato.

“Prima fui, ora non sono più.
Se solo potessi cambierei tutto,
credimi.
Sien Lok Park, sarò lì ad ogni Luna piena, a presto.”

Nell'attimo in cui smisi di leggere la frase un brivido freddo camminò lungo la mia spina dorsale. Ero curioso, ma allo stesso tempo terrorizzato.
Chi poteva aver scritto una cosa del genere? Qual era il suo significato? Il libro era nuovo oltretutto, nessuno poteva averlo toccato. Com'è possibile dunque che sia comparso un foglio dentro? Che sia qualcuno che mi conosce? Uno psicopatico che si diverte a fare questi giochetti, facendo leva sui sentimenti delle persone?
Non riconobbi nemmeno il tipo di scrittura, non mi era familiare.

Arrivò sera, con essa anche un po'più di calma dentro al mio animo.
Quel biglietto mi aveva turbato molto, non riuscivo a togliermi dalla testa quelle parole, ricordo dunque di averlo nascosto dentro al cassetto della mia scrivania, nel caso in cui avessi voluto dargli una nuova occhiata.
All'imbrunire il cielo diventò di color turchese, nulla sembrava poter disturbare quell'indole placida che solo l'orizzonte sapeva darmi, mi sentivo sempre un tutt'uno con esso.
“Owen, questa sera alle venti verranno Margot e suo marito a cena! Mi raccomando dunque, non fargli trovare disordine in casa!” disse mio padre, entrando in camera mia in maniera molto disinvolta.
“Ma come papà, vi siete già visti ieri.”
“Lo so Owen, però prima ho ricevuto una telefonata da lei, ha detto di aver ricevuto una notizia importante e ne sembrava molto entusiasta, dunque ho voluto invitarla a cena.”
“Va bene, ho capito. Spero che sia qualcosa di importante, avrei voluto stare tranquillo, almeno oggi.”
“Lo so Owen, anche io avrei voluto stare tranquillo, ma non posso fare altrimenti.”

Se solo potessiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora