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Per ammazzare il tempo decisi di assopirmi di nuovo nella lettura. Il libro in cui trovai il biglietto doveva avere a che fare in qualche modo con la risposta che tanto cercavo.

Non ricordando molto bene le parti del racconto posteriori alla lettera decisi dunque di riprendere da dove avevo lasciato, con l'auspicio di trovare qualcosa in grado di darmi una motivazione, o almeno un suggerimento.
Pagina dopo pagina, sentendo la carta sfregare ruvidamente sotto le dita, arrivai sempre più ad una conclusione, la quale mi fece percepire sempre di più una legame con il mittente.

All'interno del libro vi è il protagonista che ad un certo punto ebbe l'occasione di dare una svolta alla sua vita per diverse ragioni, cambiando radicalmente identità. La sua nuova figura trascorse però una vita ancor più inconcludente rispetto quella appartenutagli in precedenza, costringendolo con gran rammarico a ritornare da dove era venuto, alla sua vita passata.
Da lì nacque la mia ipotesi sulla persona dietro a tutto questo. Doveva aver cambiato ogni cosa della propria vita per qualche motivo, lasciandosi tutto alle spalle e trovando davanti a sé solamente un grande foglio bianco, tutto da riscrivere completamente.
Dev'essere stata sicuramente una scelta molto sofferta – pensai tra me e me – dopo tutto non è facile lasciarsi dietro quanto costruito in un'intera vita, tenendo conto sia degli aspetti positivi che di quelli negativi.
Questa ipotesi oltretutto era avvalorata da quanto scritto nel primo messaggio, mettendomi però nei suoi panni avrei scelto sicuramente un modo più rapido ed efficace per comunicare qualcosa ad un ipotetico diretto interessato, non di certo lettere sparse qui e là celate da frasi comprensibili solo avendo molta sensibilità per le parole, ciò mi diede molto da pensare in quel momento.

Un attimo di riflessione venne dedicato a mia madre, una figura totalmente assente nella mia vita.

Se solo potessiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora