Mi alzai dal letto, sentivo dentro me una grande insoddisfazione a causa della notizia appena ricevuta. Avrei preferito stare tranquillo a casa da solo, senza vedere nessuno.
Iniziai a mettere in ordine la camera, in seguito mi lavai e mi vestii in maniera adeguata per la serata. Misi un maglione grigio, dei jeans neri e delle scarpe bianche, questa volta un paio che utilizzavo solo per occasioni del genere.
Diedi anche una ripulita al soggiorno, c'erano alcune cose fuori posto.Si fecero le venti, il citofono suonò tempestivamente: dovevano essere Margot e suo marito. La puntualità è sempre stata un loro punto forte.
Andai ad aprire la porta e lì trovai davanti Margot, era veramente stupenda: portava un vestito di velluto color pesca con delle scarpe beige e una borsetta della medesima tonalità.
"Ciao tesoro, come stai crescendo in fretta, tra un po' supererai tuo padre! Hahaha." disse Margot, con aria molto divertita.
"Felice di vederti, Margot. Stai benissimo vestita così questa sera! – dissi con tono un po' impacciato, per poi continuare – Come stai? E dove hai lasciato tuo marito?"
"Oh, tesoro. Purtroppo Felix questa sera non sì potrà unire a noi, ha avuto un contrattempo al lavoro, mi spiace non avervi avvertito prima." rispose lei, con espressione dispiaciuta.Mi è sempre piaciuto quel nomignolo da parte sua, però ho imparato col tempo a capire che, quando lo usa, è perché sta mentendo. Quella del lavoro era una palese scusa, probabilmente Felix in quel momento era a casa a guardare la televisione, oppure in qualche bar a bere, conosco il tipo di persona. Oltretutto non ha mai nutrito grande simpatia verso mio papà, era molto geloso della loro amicizia.
Poco male però, non mi era molto simpatico.
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Se solo potessi
General FictionDa qui iniziò ogni cosa. Ambientato in un paese del Canada immerso nell'inquietudine assente di ogni giorno si trova Owen, un giovane adulto che crescendo incontrò il suo destino attraverso un messaggio, ma non nel modo in cui avrebbe creduto. Musi...