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Davvero? Sono molto sorpresa, quindi è una cosa che ti riguarda! Hai idea di chi possa essere? C'è scritto qualcosa sul messaggio in grado di darti qualche indizio?” proseguì Rae, con il suo incessante interesse.
“Purtroppo no. Ho ancora più domande di prima. Comunque, cosa volevi chiedermi?” risposi.
“Ehm, la cosa mi mette un po'di imbarazzo se devo essere sincera. – interruppe il discorso per un attimo, sospirando molto profondamente – Ma sì, al diavolo! Ascolta, ho saputo oggi a scuola che tra qualche settimana si esibiranno i Two Door Cinema Club, li conosci? Perché volevo chiederti... Ti andrebbe di venire con me a vederli?” chiese, con evidente timidezza.
“Scherzi? E dove? Certo che li conosco! Mi piacciono moltissimo. Sarei molto felice di venirli a vedere con te, sul serio.” risposi, euforico per la notizia appena appresa.

D'un tratto però mi bloccai. I miei occhi si aprirono per lo stupore.
Capii solo in quel momento cosa voleva dire il messaggio scritto sulla lettera.

Sapevo cosa fare, questa volta ne ero certo.

“Rae, perdonami. Ora devo andare, ne parleremo domani, va bene? Ciao!”
“Va bene Owen, a doma-”
Attaccai immediatamente, senza darle nemmeno il tempo di finire la frase.

Rimasi perplesso per qualche istante.
Il mittente che parlava di note, Rae che mi aveva appena domandato di andare a un concerto con lei. Doveva essere solamente una coincidenza, ripetei a me stesso.
Ma se così non fosse stato? Se questo individuo avesse saputo in qualche modo che questa conversazione sarebbe avvenuta? Gli interrogativi mi logoravano sempre di più, mi stavano mangiando vivo.

Sospettai anche di Rae, domandai a me stesso se questo non fosse stato altro che uno stupido tentativo per propormi di uscire con lei. D'altronde era presente il giorno dell'apertura della libreria, sapeva che sarei andato al parco e che ci avrei passato la notte.

Se solo potessiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora