Capitolo 6

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- Questa è la stanza delle necessità - disse Harry quando il resto del gruppo li raggiunse

- E cosa fa esattamente? - chiese Hazel facendosi avanti

- Vi da quello di cui avete bisogno - spiegò Hermione

- Io non sto più nella pelle! - esclamò Leo aprendo la porta davanti a loro

Una stanza enorme si aprì davanti ai loro occhi, era piena di tutto il necessario per l'addestramento: la parete dell'arrampicata, un materasso per la lotta corpo a corpo, diversi tipi di armi, i manichini, i sacchi da box e altre cose varie.

- È incredibile! - esclamò Frank facendo un giro su se stesso - Qui c'è tutto il necessario per allenarci! -

- Grazie ragazzi, non sapete quanto è importante per noi - disse Piper

- Si l'avevo intuito - rispose Hermione sorridendo alla ragazza

Harry invece portò l'attenzione su Percy: aveva le spalle tese, forse per il nervosismo dovuto dalla litigata con Ron.
Il ragazzo afferrò il proprio mantello e, con uno scatto fulmineo, se lo tolse di dosso, rivelando la tuta che portava sotto
Gli altri fecero lo stesso, avevano tutti degli abiti comodi per l'allenamento

- Grace hai intenzione di poltrire ancora a lungo? - chiese Percy

- Io? Poltrire? Come no! Fatti sotto Jackson - rispose Jason avvicinandosi al moro

- Ora si che ci divertiamo! - esclamò Leo saltellando come un bambino davanti ad un dinosauro

- Sul serio Leo, calmati - borbottò Calypso

- Percy, che vuoi fare? Lotta libera o duello con le spade? - chiese Jason

Percy indicò il materasso

- Annabeth arbitra - disse poi rivolto alla ragazza

I due si misero uno di fronte all'altro, in posizione di combattimento

- Conoscete le regole! Vietato staccare arti all'avversario, si vince quando uno dei due resta a terra per dieci secondi - spiegò Annabeth

Hermione guardò Harry scioccata. Che cavolo significava vietato staccare arti?

- Via! - esclamò la figlia di Atena e il duello iniziò

Jason partì per primo, tirando un gancio destro verso il volto di Percy, che però lo schivò abbassandosi e facendo uno sgambetto al biondo che finì per terra. Il figlio di Giove si rialzò subito e si mise in posizione di difesa, facendo segno al compagno di attaccare.
Andò avanti così per un bel po', prima attaccava uno e poi l'altro, il loro sembrava un gioco, una sequenza di colpi ben studiata.
Le mosse, inizialmente lente, andarono ad accelerare sempre di più, finché non si riusciva più a capire chi attaccava e chi parava.

- Sono incredibili...- mormorò Hermione stupita

- Per davvero - l'appoggiò Harry

Poi accadde qualcosa di strano: Percy tirò un pugno allo stomaco di Jason, con una forza che non aveva niente di umano, che lo scaraventò lontano dal materasso e lasciò gli altri scioccati.
Jason si rialzò barcollando e lo guardò con una strana espressione.

- Vuoi...continuare...- gli disse con il fiatone

Percy scosse il capo confuso e si portò una mano al volto

- Scusa...non volevo... - borbottò

Jason si raddrizzò tenendosi lo stomaco

- Non importa, ma finiamola qui - disse il biondo

Due eroi diversi...stesso calibro!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora