Capitolo 1

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~Qualche settimana prima~

- Cosa? Uno scambio culturale? - chiese Leo guardando Chirone come se gli fosse uscito un corno con il fiore, in mezzo alla fronte

- Si Leo, cosa c'è di così strano? - chiese il loro insegnante

- Ignoratelo per favore - borbottò Calypso dandosi una manata in fronte

Quella mattina, Chirone, aveva riunito i Sette della profezia, aggiungendo poi Nico, Will e Calypso, e li aveva avvisati che ci sarebbe stata una sorta di scambio culturale con una scuola in Inghilterra e che loro erano stati scelti

- Ignorando Leo, che scuola è e noi cosa dobbiamo fare? - chiese Nico

- È una scuola di magia, la più prestigiosa che esista -

- Magia? E chi ci studia? - chiese Piper

- I maghi - intervenne Annabeth - Ho letto da qualche parte che questa scuola si chiama Hogwarts e che i maghi non sono altro che discendenti della dea Ecate -

- Sapientona, ogni tanto evita - disse Percy mettendole un braccio intorno alle spalle e indicandogli Chirone che aveva una faccia scocciata - Sai bene che al nostro centauro non piace essere interrotto quando spiega qualcosa -

- Oh... scusa -

- Si, ha ragione Annabeth. Comunque voi andrete a studiare lí per sei mesi, siamo a metà settembre e l'anno scolastico è già iniziato ma non importa e l'estate prossima alcuni maghi verranno qui al campo - spiegò Chirone - Quindi, ora, andate a preparare le valigie, che partite questa sera -

I semidei annuirono e uscirono dalla sala delle riunioni per andare a prepararsi

- Percy aspetta! - lo richiamò il centauro

Il figlio di Poseidone si fermò per ascoltare che cosa aveva da dirgli, anche se si era già fatto una mezza idea...

- Evita di distruggere anche quella scuola -

Appunto!

- Quanta fiducia che avete, Leo è più irrequieto di me comunque - si lamentò Percy

- Lo so, ma la tua forza non è minimamente paragonabile a quella di Leo -

Il moro sbuffò ma annuì lo stesso, giusto per farlo felice.

                                ***

- Quindi verranno dei maghi americani a studiare da noi? - chiese Ron, più confuso che mai

- Ma sei idiota, Ronald? - esclamò Hermione - Silente ha detto che non sono maghi - (non è Albus Silente ma suo fratello)

- E allora sono babbani? - insistè.

La ragazza lo ignorò e si rivolse ad Harry

- Tu che ne pensi? -

- Penso che se hanno deciso così non possiamo fare nulla - rispose l'amico - E poi non capisco che c'è di male, non servivano tutte quelle lamentele -

Quella mattina i professori avevano riunito tutti gli studenti di Hogwarts per avvisarli che, quell'anno, ci sarebbero stati dei nuovi studenti che non avevano mai studiato le arti magiche. Questo per una sorta di scambio culturale.
E molti studenti, soprattutto Serpeverde, non erano d'accordo e si erano lamentati.

Ed era proprio di questo che parlavano Harry, Ron ed Hermione, nella sala comune.

- Ragazzi mi ascoltate? - chiese il rosso

- Non sono ne maghi ne bannani - rispose Harry - Ma non hanno voluto dirci cosa sono -

In effetti era strano, sembrava quasi che i professori volessero nascondere la vera identità di questi ospiti. Perché? Non lo sapevano.
Ma sicuramente c'era qualcosa sotto.

- Comunque lo scopriremo - intervenne Hermione - Al trio d'oro non si nascondono le cose troppo a lungo -

                             ***

- Percy, rilassati - sussurrò Annabeth stringendo la mano del suo ragazzo

- 6 ore, 6 ore su questo dannato accrocco - si lamentò Percy

Per arrivare in Inghilterra dovevano prendere l'aereo e, come sapevano tutti, il figlio del mare aveva un serio problema con i viaggi aerei

- Percy sta tranquillo, per questa cosa abbiamo l'approvazione degli dei, Zeus non ti folgorerá - cercò di tranquilizzarlo Frank

- Ci credo poco - borbottò Percy

Era bianco come un lenzuolo e stringeva i braccioli del sedile con forza: non avrebbe mai retto per 6 ore!

Will si alzò e andò davanti a Percy, porgendogli una fialetta con un liquido violaceo

- Cos'è? - chiese il moro

- Manda giù, è un sonnifero. Dormirai per tutto il viaggio - spiegò il figlio di Apollo.

Il figlio di Poseidone non se lo fece ripetere e bevve il sonnifero.
In 5 minuti cadde in un sonno profondo e non si accorse nemmeno che l'aereo era decollato

                             ***

I maghi stavano facendo colazione quando Silente prese la parola

- Come ho già detto ieri, quest'anno avremmo degli ospiti... -

Le lamentele del giorno prima ricominciarono

- Non possiamo far entrare a scuola degli estranei -

- Non sappiamo chi sono -

- Non ci basta quello che abbiamo passato l'anno scorso? -

- Potrebbero distruggere la scuola e sopraffarci -

- Non possiamo far entrare dei non maghi -

- Ora basta! - esclamò Harry mettendosi sul tavolo - Come noi non conosciamo loro e non ci fidiamo, loro sono come noi, non ci conoscono e non si fideranno. Senza contare che si ritrovano in un territorio estraneo. Quindi chi è che deve preoccuparsi? -

I maghi ammutolirono, Harry aveva pienamente ragione e inoltre loro erano anche in vantaggio numerico, cosa c'era da preoccuparsi così tanto?

In quel momento la porta si spalancò, attirando l'attenzione di tutti e dieci ragazzi apparvero sulla porta.

- Benvenuti ad Hogwarts! - esclamò Silente

Due eroi diversi...stesso calibro!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora