Capitolo 18

2.2K 133 16
                                    

- Io avrei un'idea - disse Malfoy facendo voltare tutti verso di sé

Dalla battaglia contro l'esercito dei Mangiamorte erano passati due giorni e i maghi cercavano di riorganizzarsi e prepararsi per un altro attacco.
Stavano facendo una riunione straordinaria insieme ai semidei che erano in costante ansia per il "rapimento" di Annabeth, anche se molti tra di loro sembravano anche troppo tranquilli per la sorte dell'amica, dicevano che era l'unica che avrebbe potuto placare l'animo turbolento di Percy

- Che idea? - chiese Harry guardando il biondo

- Propongo di attaccarli e prendere il loro capo - disse

- E come pensi di farlo? - chiese Ron confuso e senza il minimo entusiasmo

- Con un attacco a sorpresa - spiegò Draco - Dobbiamo andare in pochi e senza farci scoprire, prendiamo Percy e loro non avranno più un capo, quindi saranno più vulnerabili -

- Non sarà facile...non so se hai notato che Percy sembra piuttosto felice di stare dalla parte dei Mangiamorte - fece notare Piper

- E se stesse fingendo? - chiese Hermione

Non poteva e non voleva ancora credere che dietro il sorriso del figlio di Poseidone si nascondesse una tale malvagità e rabbia

- Non sa fingere, Percy non sa fingere - disse Nico scuotendo il capo - L'idea di Draco non è sbagliata, ma dovremmo prenderlo con la forza -

- Come se fosse facile, avete visto che cosa è in grado di fare, no? - intervenne Hazel

Voleva bene a Percy, ma tutta questa storia la mandava in subbuglio. Lo rivoleva indietro e se per farlo avrebbero dovuto rapirlo e rinchiuderlo l'avrebbe fatto volentieri.

- Potremmo stenderlo con una botta in testa, le altre volte ha funzionato - propose Jason

- Dobbiamo organizzarci - disse Harry - Malfoy tu sai dove hanno la loro base? -

- Si ma non sarà facile non farci beccare -

- A questo penseremo noi - disse Nico - Hazel sa muoversi sotto terra, creare gallerie a suo piacimento e volere, abbiamo l'entrata assicurata -

Harry si portò una mano al viso, pensieroso.
Quella che aveva proposto Malfoy sembrava l'unica idea possibile, per fermare i Mangiamorte dovevano placare il loro capo, anche perché si era già visto, era proprio Percy il loro punto forte. Senza di lui, Hogwarts avrebbe potuto vincere.

Guardò Malfoy che lo guardava in attesa di una risposta. Sapeva che il Serpeverde si era pentito di quello che aveva fatto in passato, ma poteva davvero fidarsi a tal punto da farsi portare nella tana del lupo?
E se la sua fosse stata una trappola e nonostante tutto, fosse al servizio di Percy?
Alla fine si era fidato anche del semidio e il risultato non era stato dei migliori, vista la situazione in cui si erano cacciati.

- Potremmo fargli del male per catturarlo, voi lo fareste senza esitazione? - chiese rivolto ai semidei

Loro annuirono senza pensarci.
Non pensava che sarebbero stati disposti a farlo senza esitazione...ma dopotutto, Harry, non conosceva la loro natura ne i loro modi di fare.
Li aveva visti in azione durante la battaglia ed era rimasto esterrefatto dai loro poteri.

- Facciamolo - disse Jason - Se aspettiamo ancora sarà peggio per noi -

                              ***

Annabeth agitò la mano nella nebbia per spegnere il messaggio iride.
Quello che gli aveva detto Piper l'aveva turbata e lei non era stata da meno, quando aveva detto alla figlia di Afrodite, le parole che si era scambiata con Percy e il fatto che il suo ragazzo sembrasse quasi posseduto.

Si sentiva una traditrice, ma non aveva scelta se voleva impedire una guerra.
Percy l'avrebbe odiata a morte per quello che avrebbe fatto.
Ma era l'unica in grado di portarlo nella trappola degli amici, l'unica che poteva salvarlo da quella che sembrava follia bella e buona.

Sentí la porta della sua camera aprirsi e si voltò di scatto: Percy si poggiò alla porta, i capelli corvini più scompigliati del solito e la camicia nera, che indossava spesso ultimamente, era sbottonata, lasciandogli il petto in bella vista; il suo sguardo era stravolto.

- Percy...- sussurrò Annabeth vedendolo in quello stato.

I suoi sensi di colpa aumentarono.

Si alzò e si avvicinò al suo ragazzo, gli cinse il busto con le braccia e, quando vide che il giovane non la respingeva, poggiò la testa sul suo petto.

- Perché non la smettiamo? Ti stai distruggendo - disse la ragazza

Percy la prese per le spalle e la spostò

- Perché non voglio - rispose lui - Mi sembra che ne abbiano già parlato -

- Si ma... -

- Ma niente! Sono stanco, voglio dormire -

Detto questo si tolse la camicia, dandole le spalle.
Annabeth strinse i denti, una parte di lei non voleva farlo, ma non avevano scelta.

Anni e anni di arti marziali erano pure serviti a qualcosa nella sua vita o no?

Si avvicinò a Percy...con un calcio lo colpì dietro le ginocchia, facendolo cadere a terra

- Annabeth che stai... - non finì la frase che la ragazza gli diede una gomitata alla nuca mandandolo al tappeto

- Mi dispiace, Percy, ma non mi hai dato altra scelta - disse lei accucciandosi al suo fianco e accarezzandogli una guancia - Perdonami ma lo faccio per il tuo bene -

Due eroi diversi...stesso calibro!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora