Capitolo 27

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- C...che cosa... - chiese Tom Riddle scioccato
Non aveva mai visto una cosa del genere!

Si riscosse quasi subito.
Se la lancia non aveva funzionato avrebbe usato la bacchetta che aveva rubato ad uno dei suoi sottoposti.
La estrasse pronto a lanciare un incantesimo, ma Percy non era così stupido!
Aveva passato abbastanza tempo con i maghi per capire la mossa di quel tizio.

Si scagliò contro il suo avversario mentre stava ancora invocando Vortice, e mentre Riddle tirava fuori la bacchetta, Percy gli tagliò la mano che teneva la bacchetta.

- Ahhhhhaaaa - gridò il suo avversario tenendosi il moncone tagliato

- Con chi pensavi di avere a che fare? - chiese il semidio - Se stai dalla parte di Tartaro dovresti sapere chi sono e cosa sono in grado di fare -

Tom indietreggiò scioccato.
Quello che aveva ottenuto era il suo vecchio corpo, non quello con cui aveva combattuto le sue guerre ed era decisamente debole e vulnerabile.
Inoltre, il nipote di suo cugino era piuttosto forte! Capiva il perché i Mangiamorte l'avevano voluto come capo.
Era un suo degno successore ed era pericoloso averlo contro.

- Non mi importa chi tu sia sinceramente - disse Percy - Spero solo, per te si intende, che tu sappia respirare sott'acqua -

Dopo averlo detto evocò l'acqua del lago al suo fianco: una mano gigante afferrò Tom Riddle e lo trascinò nel lago.

Il signore oscuro sorrise: quel ragazzo era troppo legato ai suoi amici ma i suoi occhi erano impassibili, non sarebbe stato difficile fare leva sul tasto giusto per portarlo dalla sua parte e questa volta definitivamente.

                               ***

- Percy! - esclamò Annabeth appena il suo ragazzo varcò la soglia della sala comune del Grifondoro.

Si alzò dal divano e gli andò incontro. Lo guardò per capire che cosa gli stava frullando per la testa e solo dopo lo abbracciò poggiando la testa sul suo petto

- Tutto bene amico? - chiese Harry guardandolo

- Si - rispose il semidio

- Hai una faccia! - esclamò invece Alex che era allungata sul divano.

- Conosci un certo Tom Riddle? - chiese il figlio di Poseidone guardando il mago

Harry sussultò ed Hermione sgranò gli occhi

- Stai scherzando? - chiese la strega

- No -

Percy raccontò ai ragazzi quello che era successo, tralasciando la parte dell'invulnerabilità.
Per quella c'era bisogno di un altro discorso

- È il vero nome di Voldemort - spiegò Harry - Era il signore oscuro prima di diventare Voldemort -

- Un vecchio nemico dal volto nuovo - mormorò Magnus - Abbiamo trovato la risposta, forse -

- Forse si, se hai detto che era un ragazzo quello che avevi davanti - disse Hermione

- Comunque dobbiamo fare qualcosa - intervenne Percy - Quei pazzi si stanno riorganizzando e se non ci muoviamo a fare qualcosa ci annienteranno! Abbiamo una profezia è ora di metterla in pratica -

Mai come quella volta, Percy era così determinato ad andare all'attacco.
Dopo la guerra con Gea aveva fatto di tutto per evitare gli scontri diretti.
Sapevano che dopo il piccolo inconveniente con Tartaro il figlio di Poseidone era cambiato, ma cercavano di non darlo a vedere o a farci pesare la cosa più di tanto.
Avevano bisogno di lui, su quello non c'erano dubbi.

- Ci pensiamo dopo, adesso andiamo a riposare un po' - disse Annabeth prendendo il suo ragazzo per un braccio e portandolo al piano di sopra, dove c'erano le camere

Una volta che i due furono abbastanza lontani Ron parlò

- Non possiamo andare avanti così - disse - E non la penso solo io, c'è troppa tensione qui e non possiamo continuare. Nessuno si fida di Percy -

- Piantala Ronald! - esclamò Hermione

- Chi ci dice che non deciderà di tornare con i Mangiamorte? -

Harry lo fulminò con lo sguardo e poi indicò i due ragazzi che erano di fronte a loro

Magnus e Alex non avevano un espressione molto amichevole

- Mettiamo in chiaro una cosa - disse il figlio di Freyr - Noi siamo qui per mia cugina e Percy, non per voi, quindi attenti a quello che fate o dite -

Detto questo si alzò e se ne andò anche lui, seguito da Alex

                               ***

- Percy... -

- Per tutti gli dei, Annabeth! Sto bene! - esclamò Percy - Smettetela di trattarmi come se fossi un cadavere che cammina o una bomba ad orologeria, ok! -

Annabeth abbassò il capo.
Gli altri avevano ragione su Percy, sul suo cambiamento. Ma a lei non importava, le importava solo che lui fosse lì e che stesse bene, anche se non era più quello di una volta

- Scusa... - sussurrò il figlio di Poseidone voltandosi a guardarla

I suoi occhi erano quelli di sempre, quelli di cui si era innamorata anni addietro

- Sono solo un po' nervoso - disse avvicinandosi alla sua ragazza e stringendola a sé - Non ci capisco più niente, se poi aggiungiamo che ho appena recuperato l'invulnerabilità, non so come, è pure più confuso -

- Cosa? - chiese la figlia di Atena alzando la testa dal petto del fidanzato scioccata

- Già - rispose il suo fidanzato con un sorriso imbarazzato - Adesso che sono pure impossibile da uccidere chi glielo spiega ai maghi, che avevano già paura di me? -

Angolo me:
Eccomi tornata in questa storia!
So che sto procedendo molto lentamente ma non ho idee e questi capitoli sono un po' noiosetti, visto che principalmente si parla solo.

Vi prometto, o almeno spero, che nei prossimi capitoli ci sarà un po' più di azione!

Comunque, secondo voi Tom Riddle è vivo o è annegato?

Domanda stupida lo so, sarebbe troppo bello per essere vero😂

Va bene, grazie a tutti e al prossimo capitolo!

Due eroi diversi...stesso calibro!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora