Capitolo 22

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Percy aprì gli occhi e si ritrovò circondato dal buio più assoluto

- Sono morto? - chiese alzandosi in piedi o almeno era quella la sensazione che sentiva, perché sotto i piedi non aveva un pavimento, aveva l'impressione di essere nel vuoto. Come quando era in acqua e galleggiava

- Chi lo sa! - rispose una voce alla sua domanda di prima.
Una voce che sembrava provenire tutto intorno a lui.

- Chi sei? E dove sei? - chiese Percy guardandosi intorno ma vedendo solo il buio più assoluto

- Sono tutti e nessuno, sono ovunque e da nessuna parte - rispose la voce - Io sono Chaos -

- Chaos? - chiese il semidio

- Si, sono colui che ha creato e che può distruggere, secondo te da dove è nato il mondo e quelli che tu chiami dei? -

Percy annuì, aveva capito con chi aveva a che fare.
Chaos, l'origine di tutto!

- Ma anche la sua fine - disse Chaos, come se gli avesse letto nel pensiero

- Perché sono qui? - chiese il figlio di Poseidone

- Non lo so, hai fatto tutto tu - rispose l'entità

- In che senso? -

- Non hai chiesto tu a quel giovane mago di lanciare l'incantesimo? -

- Volevo eliminare la parte di Tartaro dentro di me - spiegò il semidio

Aveva provato, era stato il suo ultimo appiglio, ma a quanto pare non era riuscito nel suo intento vista la situazione in cui era.
Perché effettivamente aveva l'impressione di non essere più in vita.

- Perseus Jackson tu sei la mia grande scommessa sai? - disse Chaos

- Cosa? -

- Mio caro, giovane, semidio sei solo all'inizio dell'ennesima impresa -

- Che vuol dire? Che non sono morto? -

- Hahahahha questo devi deciderlo tu - spiegò Chaos - Tu ed Harry Potter siete due armi letali e pericolose, gli dei hanno fatto di tutto per non farvi incontrare ma a quanto pare le cose sono cambiate -

- Sono le Parche a decidere dei nostri destini -

- Ah no! Questa volta le Parche non c'entrano nulla. Te l'ho detto Perseus, tu sei la mia grande scommessa -

- Che cosa vuoi? - chiese Percy

Stava cominciando a capire che i fili li muoveva Chaos questa volta e che questo suo modo di fare non piaceva agli dei

- Io niente, voglio solo vedere se riuscirai a salvare il mondo anche questa volta, conto su di te - disse Chaos

- Chi è il mio nemico questa volta? - chiese Percy, anche se si era fatto un'idea

- Tartaro ha provato ad uscire dalla sua prigione usando il tuo corpo ma ha fallito, purtroppo troverà qualcun'altro Perseus e a te toccherà fermarlo, ma non sei solo -

- Non parli dei semidei vero? - chiese il figlio di Poseidone

- Allora sei più sveglio di quello sembra - notò Chaos - Una nuova profezia incombe Perseus, a te interpretarla... -

       "Il figlio proibito e colui che è sopravvissuto, un vecchio nemico dal volto nuovo, dio primordiale vendetta avrà se i due eroi l'aiuto di Freyr non chiederan.
La nuova impresa il mondo vedrà se l'esercito alleato al fianco dei vertici dei due mondi sarà..."

- Questa è la profezia, qual'è la tua scelta eroe? - chiese Chaos

Percy non doveva nemmeno pensarci alla risposta.

                                ***

- Percy! - urlò Nico buttandosi sul corpo del figlio di Poseidone e tempestandogli il petto di pugni

Will si lanciò su di lui e cercò di bloccarlo, invano.

- Non puoi farmi questo! L'avevi promesso, l'avevi promesso a Bianca! - esclamò il figlio di Ade scuotendolo

Percy era a terra, privo di sensi ed era bianco come un cadavere, senza contare che il suo cuore non batteva e che Nico aveva sentito la sua anima abbandonare quel corpo e scendere negli inferi.

- Io...non pensavo che...pensavo che funzionasse - disse Harry portandosi una mano al viso

Non credeva che le cose avrebbero preso quella piega, si era fidato delle capacità di Percy...a quanto pare si era sbagliato, vista la reazione di Nico.

Aveva appena ucciso Percy Jackson!

- Basta Nico, basta! Sapevamo che sarebbe successo - disse Will abbracciando il più piccolo, per provare a calmarlo.

- No...lui aveva detto... - balbettò Nico con gli occhi lucidi

- Shhh -

Alla fine il figlio di Ade si abbandonò alle braccia del suo fidanzato e chiuse gli occhi.

Si era sempre aggrappato a Percy, nonostante non lo avesse mai dato a vedere.
All'inizio era innamorato di lui, ma quando aveva capito che le cose in quel modo non avrebbero potuto funzionare, aveva cominciato a vederlo come una sorta di fratello maggiore.
E adesso lui lo abbandonava, proprio come aveva fatto Bianca.

- Che facciamo? - chiese Harry avvicinandosi a mettendosi in ginocchio vicino al corpo di Percy

- Quello che ci ha chiesto... - rispose Will indicando con il mento il lago nero

Doveva mantenere il sangue freddo per Nico, anche se la morte di Percy sconvolgeva anche lui.

Harry si passò le mani sul viso per l'ennesima volta.
Come l'avrebbe detto agli altri?

- Ok lo faccio io - disse il mago prendendo il semidio per le braccia e sollevandolo.

Era molto più alto e pesante di lui, non sarebbe stato facile

- Aspetta! - esclamò Nico aprendo gli occhi di colpo

Per lo spavento, Harry lasciò la presa sul semidio che sbattè sul terreno con un lamento.

- Ma che cavolo fate...- si lamentò Percy sollevando il busto e massaggiandosi la spalla dolorante

- Sei vivo! - esclamò Harry

- Si anche se per poco non mi hai fatto fuori - disse guardando il mago di sottecchi.

Poi si voltò verso Nico

- Sbaglio o hai gli occhi lucidi? - chiese con il suo solito sorriso da piantagrane

- Zitto Jackson! - esclamò il più piccolo arrossendo

Percy scoppiò a ridere e si alzò, rischiò di cadere per un giramento di testa e Harry lo prese in tempo

- Vacci piano - disse il mago mettendosi un suo braccio sulle spalle

- Grazie -

- Dimmi...ha funzionato? - chiese poi Harry

- Si...ma abbiamo un problema - annunciò guardando Nico e Will - Una nuova profezia! E questa volta a muovere le redini non sono le Parche, ma Chaos e non so se si può dire "in persona" visto che non ha una forma -

Due eroi diversi...stesso calibro!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora