Capitolo 15

2.5K 134 56
                                    

Erano tutti sconvolti, semidei compresi.
Harry guardò tutti quelli che aveva davanti e deglutí.
Non lo preoccupava tanto il fatto che i Mangiamorte avrebbero attaccato e avrebbero cercato di dominare il mondo, ma, ha preoccuparlo, erano i volti e il racconto dei semidei.
Non aveva voluto credere, inizialmente, al fatto che Percy era pericoloso ma se da questo dipendeva il loro mondo, quello della magia, allora poteva prendersi il lusso di temere che un suo amico potesse fare del male

- Avevo detto che non potevamo fidarci! - esclamò Ron ad un tratto

- Taci rosso! Non ti sopporto! - ringhiò Nico fulminandolo con lo sguardo

Will gli circondò le spalle con un braccio per tranquillizzarlo

- Potter che cosa vuoi fare? - chiese Draco avvicinandosi al vecchio rivale

Harry sospirò e scosse il capo.
La cosa migliore sarebbe stata andare ad Hogwarts e avvisare tutti di prepararsi ad una possibile battaglia, ma in pratica non sapeva se era il caso di allarme tutti e metterli in pericolo. Non conosceva ne il livello dei poteri di Percy e ne tantomeno le sue intenzioni.
Non riusciva a credere che il semidio potesse essere capace di fare del male a qualcuno, o almeno non intenzionalmente.

- Ragazzi, Annabeth...voi lo conoscete meglio di me. Che cosa dobbiamo fare? - chiese il mago guardando i semidei

I ragazzi avevano tutti lo sguardo pensieroso e Annabeth sembrava distante e stravolta, gli amici gli lanciavano degli sguardi preoccupati.

- Lui vuole che andiamo via - disse Piper - È per noi che l'ha fatto, se si è unito a loro è stato solo per proteggere noi -

- Quindi se ve ne andate, lui abbandonerà i Mangiamorte? - chiese Neville speranzoso

- Questo.. non lo sappiamo - rispose Hazel stringendo il braccio del suo ragazzo - È la prima volta che si comporta così -

- D'accordo...aspettiamo - disse Hermione - Vediamo quello che ha in mente Percy, fidiamoci di lui. So che state per dire che non lo conosco ma secondo me ha qualcosa in mente -

- O forse no, vuole solo proteggere i suoi amici e ci farà fuori a tutti - ribatté Ron

- Che simpatico...- borbottò Draco beccandosi un'occhiataccia dal Grifondoro

Calypso lanciò un'occhiata ad Annabeth e scosse il capo

- Basta così! - esclamò - Questa storia non piace a nessuno e ne riparliamo quando avete deciso che cosa fare - disse la maga

Poi si avvicinò ad Annabeth e la prese per un braccio, le sussurrò qualcosa all'orecchio e, insieme, se ne andarono al piano di sopra, lasciando i maghi confusi

- Che cos'ha? - chiese Ginny

- Weasley, se Harry da un momento all'altro passasse dalla parte del nemico, tu come ti sentiresti? - chiese Malfoy scuotendo il capo

La rossa distolse lo sguardo e non parló più, capendo che cosa doveva significare per Annabeth questa situazione. In fin dei conti il ragazzo di cui era innamorata se ne era appena andato ed era come se gli avesse dichiarato guerra.

No, non era una bella sensazione.

- Vuoi avvisare i professori? - chiese Jason guardando Harry

Il mago scosse il capo

- No, Hermione ha ragione, aspettiamo - rispose - Aspettiamo -

                              ***

Annabeth affondò il viso nel cuscino dove, la sera prima, era stata con Percy e fece una smorfia.

Non doveva prendersela, doveva essere forte...ma aveva smesso di mostrare una maschera da quando si era fidanzata con Percy. Abituata ad essere protetta da lui e ad abbandonarsi alla sue cure, aveva smesso di fare il capo, quella che aveva sempre la situazione sotto controllo.
E adesso che Percy non c'era più? Adesso che era passato dalla parte del nemico? Adesso che non era più al suo fianco? Lei cosa avrebbe fatto?

- Annabeth smettila di farti camminare il cervello e riposati, tu più di tutti hai bisogno di elaborare la cosa - cercò di rassicurarla Calypso

Chi lo avrebbe mai detto che si sarebbe fatta vedere debole davanti ad una delle ragazze che erano state innamorate di Percy!
Non se lo aspettava di certo.

Questa situazione la stava distruggendo e non voleva rendersene conto

- Annabeth, Percy sa quello che sta facendo -

- Me lo auguro - rispose la bionda stringendo il cuscino tra le braccia

Inspirò a pieni polmoni e gli venne un nodo alla gola sentendo il profumo di Percy ancora impresso là sopra.

- Dobbiamo fare qualcosa...- borbottò Annabeth

- No, noi non faremo un fico secco - rispose Calypso - Tu soprattutto, ne hai passate troppe Annabeth, non farti ancora del male -

Fosse facile! Si disse la ragazza.

- Percy non vuole coinvolgerti - continuò

- Doveva pensarci prima di andarsene se non voleva mettermi in mezzo - esclamò la figlia di Atena - Prima mi implora di fare l'amore con lui e dopo se ne va! Lasciandomi sola, nel mio dolore e nei miei problemi...ad affrontare dei maghi che non si fidano di noi e che vorrebbero farlo fuori! -

Aveva bisogno di sfogarsi e subito dopo aver detto quelle parole scoppiò in lacrime.

Ecco, questo era quello che era in grado di fare senza la sua colonna portante, ormai.
E si odiava per questo, perché aveva sempre dato per scontato che Percy sarebbe sempre stato dalla sua parte, aveva sempre pensato che non l'avrebbe mai lasciata da sola.

Si era sbagliata, eccome se si era sbagliata!

Anche se Percy lo aveva fatto per lei, per il suo bene, non voleva capacitarsi del fatto che il suo ragazzo era diventato un nemico pericoloso.
E che quando se lo fosse trovato davanti avrebbe dovuto combatterlo e sapeva già che non ne sarebbe stata capace, non solo perché lui era potente, ma perché non sarebbe mai riuscito a farle del male.

Angolo autrice:

Questo capitolo è un po' di passaggio, una sorta di riflessione dei nostri personaggi.
Ma tranquilli, tra poco le cose si faranno interessanti!

Grazie a tutti e alla prossima!






Due eroi diversi...stesso calibro!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora