Capitolo 10

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Spazio autrice:
Siamo arrivati alla scena che c'è nel prologo e non scriverò tutto di nuovo.
Il capitolo inizia direttamente da quando Percy apre gli occhi dopo che Marylene gli accarezza i capelli e...si insomma...leggete...😁

                                ***
- Ch...chi sei? -

- Shh...va tutto bene - rispose Marylene continuando a giocare con i capelli del ragazzo

La donna poteva avere ad occhio e croce 60 anni ma se li portava piuttosto bene.
Percy provò ad alzarsi ma senza successo, poi si accorse del perché: non poteva far forza sulle braccia perché aveva le mani legate dietro la schiena.
Provò a dimenarsi ma non riuscì nell'impresa.

- Calmo, va tutto bene, non vogliamo farti del male - disse la signora

Poi lo afferrò per le spalle e lo fece mettere seduto, facendogli poggiare la schiena contro il muro

- Non credo che sia vero, visto che ho le mani legate dietro la schiena! - esclamò il semidio

- Pff...per forza! Dopo quello che hai fatto a quei poveri studenti, è normale che uno non si fida - disse Aline

Percy fece una risata di scherno e scosse il capo

- E tu pensi, che mi servono le mani per fare quello che ho fatto? -

La donna non fece in tempo a rispondere che sentì una strana pressione al petto e alla gola

- Ch...che....cosa...mi...stai...facendo? - balbettò con fatica

Aline provò a prendere la bacchetta ma le sue braccia si bloccarono contro la sua volontà e arrivarono al collo, dove iniziare a stringere

- Perseus smettila, lasciala stare, per favore - lo pregò Marylene mettendogli una mano sulla spalla

- Perché dovrei e poi, perché non dovrei riservare lo stesso trattamento a te? - chiese il ragazzo sfidando con lo sguardo la donna al suo fianco

- Perché sono tua nonna, mi chiamo Marylene Jackson - disse

Percy sgranò gli occhi e lasciò la presa su Aline che cadde a terra senza respiro, cominciando a tossire.

- Tu sei cosa? Mia nonna è morta prima della mia nascita! -

Marylene scossè il capo, con un sorriso amaro sulle labbra e gli accarezzò una guancia

- No non è così, Sally...te lo ha detto per proteggerti - spiegò quella che era sua nonna

- Comincio seriamente ad essere stufo della gente che dici di fare questo o quello per proteggere me - replicò il ragazzo

- Ascolta Marylene, sa quello che dice - intervenne Aline

Percy si voltò a guardarla e la fulminò con lo sguardo. Quella donna, non la sopportava!
Era una questione di pelle.

- E la cosa peggiore è che sei un Mangiamorte! Sulla catena di successione sei quello più vicino a Voldemort - continuò Aline

- Per questo non dovresti essere qui, Percy! Sei in pericolo! - disse Marylene

- Come se fosse una novità, la mia vita è un pericolo costante, non mi meraviglio più di tanto - disse Percy con nonchalance - Piuttosto, chi è questo Voldocoso e io cosa c'entro con lui? -

Marylene sospirò e cominciò a raccontare...

"Sally Jackson era figlia sua e di un certo Riddle, questo ragazzo aveva una parentela stretta con Voldemort, il mago più temuto di tutto il mondo della magia.
Secondo il volere del mago e dei Mangiamorte, suoi seguaci, quando Voldemort sarebbe stato definitivamente sconfitto e i suoi servitori sarebbero rimasti senza una guida, sarebbe subbentrato al comando, il discendente più diretto del mago oscuro"

- Quindi mia madre? - chiese Percy ovvio

- No, tu! Non accetterebbero mai una donna al comando e tuo nonno è morto tempo fa - spiegò Marylene

Percy storse la bocca. Harry gli aveva parlato di Voldemort e tutti i danni che aveva causato nel mondo dei maghi, della guerra che avevano combattuto e di tutti i morti che aveva causato.
Possibile che questi Mangiamorte non volevano arrendersi, dopo la caduta definitiva del loro Signore?

- I Mangiamorte cercano un capo e vendetta verso Hogwarts e tu sei il candidato migliore - spiegò Aline

- Avete sbagliato persona, io non ho intenzione di guidare nessuna banda di pazzi - disse Percy risoluto - Non lo farò mai! -

- Non è quello che vogliamo noi! - spiegò Marylene - Percy io sono contro i Mangiamorte, sto solo cercando di proteggerti! -

- Quindi non sei cattiva? -

- Assolutamente no! -

- Perché mi hai fatto rapire? -

- Non sapevo nemmeno che fossi qui! Dovresti essere in America, qui sei in pericolo -

- Ma in pericolo di cosa? Non starò mai dalla loro parte! - esclamò Percy

- Oh, fidati i Mangiamorte sanno essere persuasivi ragazzo, più di quanto credi - disse Aline - Inoltre, all'interno della scuola ci sono i figli dei Mangiamorte, fedeli al loro credo, se sapessero chi sei...non oso immaginare -

Percy si mise a riflettere. Capiva la gravità della situazione. Non era la prima volta che qualche pazzo malvagio lo volesse dalla sua parte, ormai ci aveva fatto l'abitudine, ma se la madre sapeva i rischi che correva... perché mandarlo lì senza avvisarlo e senza dire niente?
Forse sperava che nessuno sapesse la verità sul suo conto

- Oltre voi, chi altro sa di questa storia? - chiese dubbioso

- Bella domanda, non lo sappiamo nemmeno noi - disse Marylene

E in quel momento ci arrivò.
Qualcuno lo voleva lì, ecco che cos'era la sensazione di pericolo e la puzza che sentiva in questa specie di scambio culturale.
Qualcuno, ad Hogwarts, era a conoscenza della sua esistenza e della storia del successore di Voldemort, per questo era arrivato lì, per questo non era più in America!

- C'è una talpa nella scuola...e sanno già tutto - mormorò - Sono in trappola sin dall'inizio, da quando ho messo piede ad Hogwarts -

- Che significa? - chiese Aline

- Significa quello che ho detto. Il vero motivo per cui hanno portato la mia squadra qui, il vero motivo per cui siamo qui...sono io, volevano me sin dall'inizio -

- Stai dicendo che era tutto pianificato? - chiese Marylene

- Si! E, probabilmente, rapendomi avete rovinato i loro piani e salvato me - spiegò Percy - Quanto è sicuro questo posto? -

- Abbastanza, non verranno a cercarti qui - disse sua nonna

- Forse non per il momento, ma c'è bisogno di aiuto, abbiamo bisogno di qualcuno che vada contro i Mangiamorte e che sia pronto a tutto - spiegò il semidio - Oltre ai miei amici, che sono dalla mia parte, si intende -

- L'Ordine della Fenice - disse Aline

- Chi? -

- Be' il gruppo di maghi che ha sconfitto Voldemort, quello capitano dal tuo amico, Harry Potter - spiegò Aline - Li avviserò io -

Due eroi diversi...stesso calibro!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora