Capitolo 28

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- Ho un piano! - esclamò Annabeth sedendosi al tavolo della biblioteca scolastica

Percy, Harry, Ron e Hazel alzarono lo sguardo dai libri

- Che piano? - chiese Harry facendosi attento

- Un piano per sconfiggerli! Probabilmente non sarà del tutto definito ma forse potremmo metterli molto in difficoltà - spiegò la figlia di Atena - Potremmo liberarcene per parecchio tempo o almeno finché non avremmo organizzato un esercito degno di nota -

- Sei tu la stratega qui - intervenne Percy - Parla -

Annabeth allora si decise a spiegare il suo piano.
Ne avrebbe parlato in seguito anche con gli altri, ma intanto voleva sapere se poteva funzionare, prima di dare false speranze agli altri.

Il piano era semplice: si trattava di un attacco aereo vero e proprio, probabilmente i Mangiamorte non si sarebbero aspettati una mossa simile e dicerto non con l'idea che aveva Annabeth

- Ma capiranno che è una trappola - disse Ron

La figlia di Atena scosse il capo

- È tutta una questione di attacchi sincronizzati - spiegò - I primi ad attaccare sarete voi maghi con le vostre scope volanti e poi noi -

- Aspetta Annabeth - la fermò Percy - Il tuo piano è buono ma ti sei scordata che noi non abbiamo più una nave volante -

Hazel, che era stata zitta tutto il tempo ad ascoltarli alzò la mano

- In realtà sì - disse - Leo aveva cominciato a lavorarci da un po' e, quando è venuta fuori questa storia, ha chiesto hai figli di Efesto di continuare il lavoro -

- E la nave è pronta. Ho parlato con Leo, c'è la sta spendendo Ermes- disse Annabeth

Ron fece una smorfia scioccata e Harry si grattò l'orecchio. Era davvero possibile spedire una nave dall'America all'Inghilterra?

- Ma cos'è? Una nave giocattolo? - chiese Ron a quel punto

Percy, Hazel e Annabeth lo guardarono scioccati ma non dissero nulla e tornarono a lanciarsi occhiate tra di loro

- Quindi io e Calypso nascondiamo la nave con la foschia e il resto di noi attacca dopo che l'hanno fatto i maghi - riassunse la figlia di Plutone

- No ci vuole una finta - intervenne Percy - Scusa, Annabeth, so che tu sei la mente e io il corpo ma...dovremmo fare una finte e fare, tutti insieme, un attacco diretto -

- Sono io la stratega - ribatté la bionda

- E io sono quello che agisce d'istinto e si salva sempre il culo -

- Percy! Le parole - esclamò Hazel

- Ma è vero -

Harry si schiarì la voce, riuscendo ad ottenere l'attenzione degli altri tre

- Ma voi...fate sempre così - chiese dubbioso

- Quegli idioti non aspetteranno i nostri comodi Annabeth, dobbiamo confonderli e, magari, fargli credere di averci in pugno - disse Percy

- Sono d'accordo con lui - disse Harry - Soprattutto ora che Voldemort è tornato, anche se non è potente come prima. Comunque i Mangiamorte saranno organizzati ora che hanno il loro leader e poi, Percy è stato a stretto contatto con loro, ne sa più di noi -

Ron fece un verso per niente carino e quando si accorse delle occhiatacce degli altri alzò le mani in segno di resa

- Che problema hai Ronald? - chiese Percy sporgendosi sul tavolo

- Sei sempre tu il mio problema, pensavo che lo avessi capito - rispose lui mostrandosi sicuro

Percy lo fulminò e il mago non riuscì ad evitare dei brividi di freddo

- Percy... - lo richiamò la fidanzata mettendogli una mano sul braccio per calmarlo

Poi il figlio di Poseidone si alzò di scatto dalla sedia e Ron cadde a terra, perdendo l'equilibrio.
Percy scosse il capo

- Dacci un taglio, sei bravo solo a parole - disse il moro allontanandosi per uscire dalla biblioteca

Harry guardò l'amico sul pavimento e sospirò

- Non hai ancora imparato è! - gli disse

                               ***

Draco se ne stava su una delle torri insieme a Nico, Will e altri due Serpeverde

- Perché un Grifondoro deve stare qui? - chiese uno dei due ragazzi

- Perché l'ho deciso io - rispose Nico senza nemmeno guardarlo

- Non sei nessuno pivello - lo scherní l'altro

- Nico, ne abbiamo parlato. La tua relazione con gli altri, fai il bravo - lo riprese Will prima che il più piccolo si lanciasse sul suo compagno di casa

- Piantatela - li fermò Draco - Nico fa parte del nostro gruppo e visto che Will è suo amico, sta qui anche lui -

- Già, non fate incazzare il piccoletto - disse una voce piuttosto allegra

Leo sbucò dalla scale con un sorriso furbo e per niente rassicurante.
Will si diede una manata in fronte: guai in arrivo!

- Che fai qui, Stupido Valdez? - chiese Nico sbuffando

- Cercavo un punto alto per vedere una cosa - disse Leo - Piccoletto - aggiunse con un sorriso

- Idiota, vorrei ricordarti che io sono piccolo di età ma tu sei un tappo a priori - lo scherní il figlio di Ade

- Sempre simpatico lui...oh, eccola! - esclamò il figlio di Efesto guardando fuori dalla finestra e mettendosi a saltellare

Will e Nico si avvicinarono per capire che cosa lo entusiasmava così tanto

- Ma quella... cos'è? - chiese Draco Malfoy indicando il cielo

- Ma quella è l'Argo II? - chiese Will

- Siiiii - esclamò Leo entusiasta

- Che ci fa quella cosa qui? - chiese Nico scioccato

- Oh be', la fidanzata dell'altro tizio inquietante dopo di te, ha un piano e mi ha detto di farmi mandare la nave - spiegò Leo

- La fidanzata del tipo inquietante? - chiese Draco

- Annabeth - rispose il figlio di Efesto

- E il tizio inquietante sarebbe Percy? - chiese Will scioccato

- Certo! Ho sempre pensato che Percy lo fosse e da quando siamo qui lo è ancora di più - spiegò Leo - Comunque vado a pagare il servizio di trasporto, ciao! -

Detto questo sparì, lasciando tutti abbastanza scioccati.

Due eroi diversi...stesso calibro!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora