- Ho un piano! - esclamò Annabeth sedendosi al tavolo della biblioteca scolastica
Percy, Harry, Ron e Hazel alzarono lo sguardo dai libri
- Che piano? - chiese Harry facendosi attento
- Un piano per sconfiggerli! Probabilmente non sarà del tutto definito ma forse potremmo metterli molto in difficoltà - spiegò la figlia di Atena - Potremmo liberarcene per parecchio tempo o almeno finché non avremmo organizzato un esercito degno di nota -
- Sei tu la stratega qui - intervenne Percy - Parla -
Annabeth allora si decise a spiegare il suo piano.
Ne avrebbe parlato in seguito anche con gli altri, ma intanto voleva sapere se poteva funzionare, prima di dare false speranze agli altri.Il piano era semplice: si trattava di un attacco aereo vero e proprio, probabilmente i Mangiamorte non si sarebbero aspettati una mossa simile e dicerto non con l'idea che aveva Annabeth
- Ma capiranno che è una trappola - disse Ron
La figlia di Atena scosse il capo
- È tutta una questione di attacchi sincronizzati - spiegò - I primi ad attaccare sarete voi maghi con le vostre scope volanti e poi noi -
- Aspetta Annabeth - la fermò Percy - Il tuo piano è buono ma ti sei scordata che noi non abbiamo più una nave volante -
Hazel, che era stata zitta tutto il tempo ad ascoltarli alzò la mano
- In realtà sì - disse - Leo aveva cominciato a lavorarci da un po' e, quando è venuta fuori questa storia, ha chiesto hai figli di Efesto di continuare il lavoro -
- E la nave è pronta. Ho parlato con Leo, c'è la sta spendendo Ermes- disse Annabeth
Ron fece una smorfia scioccata e Harry si grattò l'orecchio. Era davvero possibile spedire una nave dall'America all'Inghilterra?
- Ma cos'è? Una nave giocattolo? - chiese Ron a quel punto
Percy, Hazel e Annabeth lo guardarono scioccati ma non dissero nulla e tornarono a lanciarsi occhiate tra di loro
- Quindi io e Calypso nascondiamo la nave con la foschia e il resto di noi attacca dopo che l'hanno fatto i maghi - riassunse la figlia di Plutone
- No ci vuole una finta - intervenne Percy - Scusa, Annabeth, so che tu sei la mente e io il corpo ma...dovremmo fare una finte e fare, tutti insieme, un attacco diretto -
- Sono io la stratega - ribatté la bionda
- E io sono quello che agisce d'istinto e si salva sempre il culo -
- Percy! Le parole - esclamò Hazel
- Ma è vero -
Harry si schiarì la voce, riuscendo ad ottenere l'attenzione degli altri tre
- Ma voi...fate sempre così - chiese dubbioso
- Quegli idioti non aspetteranno i nostri comodi Annabeth, dobbiamo confonderli e, magari, fargli credere di averci in pugno - disse Percy
- Sono d'accordo con lui - disse Harry - Soprattutto ora che Voldemort è tornato, anche se non è potente come prima. Comunque i Mangiamorte saranno organizzati ora che hanno il loro leader e poi, Percy è stato a stretto contatto con loro, ne sa più di noi -
Ron fece un verso per niente carino e quando si accorse delle occhiatacce degli altri alzò le mani in segno di resa
- Che problema hai Ronald? - chiese Percy sporgendosi sul tavolo
- Sei sempre tu il mio problema, pensavo che lo avessi capito - rispose lui mostrandosi sicuro
Percy lo fulminò e il mago non riuscì ad evitare dei brividi di freddo
- Percy... - lo richiamò la fidanzata mettendogli una mano sul braccio per calmarlo
Poi il figlio di Poseidone si alzò di scatto dalla sedia e Ron cadde a terra, perdendo l'equilibrio.
Percy scosse il capo- Dacci un taglio, sei bravo solo a parole - disse il moro allontanandosi per uscire dalla biblioteca
Harry guardò l'amico sul pavimento e sospirò
- Non hai ancora imparato è! - gli disse
***
Draco se ne stava su una delle torri insieme a Nico, Will e altri due Serpeverde
- Perché un Grifondoro deve stare qui? - chiese uno dei due ragazzi
- Perché l'ho deciso io - rispose Nico senza nemmeno guardarlo
- Non sei nessuno pivello - lo scherní l'altro
- Nico, ne abbiamo parlato. La tua relazione con gli altri, fai il bravo - lo riprese Will prima che il più piccolo si lanciasse sul suo compagno di casa
- Piantatela - li fermò Draco - Nico fa parte del nostro gruppo e visto che Will è suo amico, sta qui anche lui -
- Già, non fate incazzare il piccoletto - disse una voce piuttosto allegra
Leo sbucò dalla scale con un sorriso furbo e per niente rassicurante.
Will si diede una manata in fronte: guai in arrivo!- Che fai qui, Stupido Valdez? - chiese Nico sbuffando
- Cercavo un punto alto per vedere una cosa - disse Leo - Piccoletto - aggiunse con un sorriso
- Idiota, vorrei ricordarti che io sono piccolo di età ma tu sei un tappo a priori - lo scherní il figlio di Ade
- Sempre simpatico lui...oh, eccola! - esclamò il figlio di Efesto guardando fuori dalla finestra e mettendosi a saltellare
Will e Nico si avvicinarono per capire che cosa lo entusiasmava così tanto
- Ma quella... cos'è? - chiese Draco Malfoy indicando il cielo
- Ma quella è l'Argo II? - chiese Will
- Siiiii - esclamò Leo entusiasta
- Che ci fa quella cosa qui? - chiese Nico scioccato
- Oh be', la fidanzata dell'altro tizio inquietante dopo di te, ha un piano e mi ha detto di farmi mandare la nave - spiegò Leo
- La fidanzata del tipo inquietante? - chiese Draco
- Annabeth - rispose il figlio di Efesto
- E il tizio inquietante sarebbe Percy? - chiese Will scioccato
- Certo! Ho sempre pensato che Percy lo fosse e da quando siamo qui lo è ancora di più - spiegò Leo - Comunque vado a pagare il servizio di trasporto, ciao! -
Detto questo sparì, lasciando tutti abbastanza scioccati.
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Due eroi diversi...stesso calibro!
FanfictionE se Percy Jackson e Harry Potter si trovassero uno di fianco all'altro? Possibile! Se il campo mezzosangue e Hogwarts decidono di fare una sorta di scambio culturale... E se i nonni materni di Percy non fossero effettivamente morti? E se il peggio...