L'auto sfrecciava veloce per la strada, adattandosi docilmente alla guida impacciata di Alec, che non si era mai sentito così felice prima d'ora. Non riusciva a smettere di sorridere.
Era una sensazione bellissima sentire sotto le sue mani la potenza del motore di quella meraviglia. Chissà come sarebbe stato lasciarla andare a briglia sciolta, permettendole di andare alla massima potenza. Magnus gli avrebbe permesso di portarla in una pista adeguata? Le Ferrari correvano in piste adeguate? O dovevano farsi bastare delle misere stradine di città?
Senza rendersene conto, il suo piede pigiò un po' di più sull'acceleratore.
Era ingiusto che quella macchina corresse solo su quell'asfalto desolante. Alec era molto dispiaciuto per lei.
Gli sarebbe piaciuto caricare anche Jace, e Izzy, e Clary, e Simon. Sarebbero stati un po' strettini e scomodi sull'unico sedile del passeggero, ma non gli importava. Li voleva là con lui e.. ohhh quanto gli piaceva guidarla! Per l'angelo! Avrebbe potuto farlo per tutto il resto della sua vita.
Uhm.. chissà se avevano già inventato un sedile che fungesse anche da letto, wc e vasca da bagno! In questo modo poteva viverci là dentro! Uhmmmm.. avrebbe dovuto brevettarne l'idea! Era geniale! Ma non doveva dirlo a nessuno, sssshhhh, era un segreto che doveva custorire gelosamente tra lui e se stesso. E già erano in due a conoscerlo.. uhmmm.. il se stesso avrebbe dovuto farsi da parte e lasciare il brevetto solo a lui. Già già.Magnus, nel frattempo, lanciava occhiate tra l'estasiato e il preoccupato al conducente: gli piaceva il sorriso di occhioni blu, mentre il vento, che entrava da entrambi i finestrini abbassati, gli scompigliava i capelli. Era una visione paradisiaca da guardare, ma non poteva non preoccuparsi per la sua bimba che era tra le inesperte, seppure incantevoli, mani di Alec. Per il momento non se la stava cavando davvero male, considerando che non ne aveva mai guidata una e che era "leggermente" ubriaco. E se si escludeva il fatto che era passato col rosso ad un incrocio, per fortuna deserto, o che aveva rischiato di investire un pedone, che fu veloce a mettersi in salvo e che li aveva prontamente mandati al diavolo, certo! Aveva rischiato l'attacco cardiaco in entrambe le occasioni e così decise di non guardare davanti a sè, evitando di sentirsi troppo male o troppo in ansia per la folle corsa di Batman, che, a quanto pare, ci stava prendendo gusto visto che aveva addirittura accelerato.
Finalmente arrivarono a destinazione ed Alec parcheggiò nel posto sbagliato, ma Magnus non voleva sembrare troppo pignolo, così si astenne dal dirglielo. Non voleva sembrare neanche troppo melodrammatico, così evitò anche di scendere precipitosamente per baciare il suolo ed urlare "Sono salvo!!". Alec avrebbe dovuto senza dubbio aprezzare tale impegno!
Il ragazzo invece era ancora imbambolato al suo posto e non accennava a spegnere l'auto.
"Ehm.. fiorellino? Andiamo? Io abito in questo palazzo." disse indicando l'edificio di mattoni alle sue spalle..
Successe tutto troppo velocemente perchè Magnus potesse anche solo alzare un dito per impedire la catena di eventi che si stava per abbattere su di loro, o meglio, sulla sua auto.
Alec tolse il piede dal freno, senza che l'auto fosse spenta, e questa balzò rabbiosamente in avanti. Il musò si scontrò contro un alto palo di cemento e la botta fu talmente forte che il cerchione della ruota anteriore davanti si staccò e cominciò la sua corsa solitaria.
Alec volse lo sguardo verso il fuggitivo e scese velocemente dall'auto per corrergli dietro, ridendo come un idiota ed urlando "Viiieni qui, bel cerchione! Quiii cerchioneoneoneone!".
Magnus era basito, sia per il danno che per il comportamento fuori controllo del ragazzo. Si tastò il polso: ok, il suo cuore batteva ancora. Quel piccolo combinaguai doveva solo ringraziare la sua stella che fosse bello e che sconquassasse gli ormoni di Magnus come non aveva mai fatto nessun altro, o a quest'ora era cibo per pesci!
Quando vide Alec inciampare e rotolare per terra, continuando a ridere, mentre stringeva la preda che vittoriosamente era riuscito ad agguantare, Magnus si strinse la radice del naso e si lasciò sfuggire un sospiro esausto. "Coraggio Magnus! Pensa al sesso! Sesso! Sesso! Sesso!" continuò a ripetersi, "Il sesso con quell'adone impedito sarà sicuramente grandioso! Sesso! Sesso! Sesso! Pensa a quando lo spoglierai e.... oddio.. e se mi vomita addosso anche il pranzo di Pasqua?" si chiese improvvisamente terrorizzato. C'era anche il fatto che Alec era molto più sbronzo di quanto pensasse all'inizio. La sua idea del sesso sfumò con un puffff dalla sua mente. Non poteva approfittare di quel giovane corpo quando la mente del suo proprietario era in chissà quale mondo fantastico!
Magnus sospirò nuovamente e si diresse verso di lui, preoccupato per le sue condizioni. Gli arrivò accanto e stava per parlare quando un rumore fece voltare entrambi. La parte superiore del palo, contro cui la macchina si era scontrata, si staccò improvvisamente e si schiantò su di essa. Il tempo si fermò.
Un tic improvviso all'occhio destro si manifestò su Magnus, mentre un fanciullesco "Ooooh" fu l'unico contributo verbale di Alec.
Un fumo denso e nero salì dal motore ed entrambi avvertirono la puzza di carburante che si stava velocemente spandendo nell'aria.
"Beeeeh!" disse Alec, "Poteva andare peggio, no?" e rise. Che aveva poi da ridere, Magnus non lo sapeva, ma era troppo scioccato per ragionare.
Sentirono qualcosa crepitare, quasi che la Ferrari si stesse lamentando per l'affronto subito dal palo. Una scintilla scoccò all'improvviso, seguita poco dopo da altre gemelle che non volevano lasciarla sola. Le fiamme divamparono di lì a poco ed avvolsero il veicolo.
Smisero di respirare entrambi. Magnus era certo di aver sentito il suo cuore fare crac. Peccato perchè era ancora troppo giovane e bello per morire. Il mondo lo avrebbe rimpianto? Certo che sì! Forse gli avrebbero dedicato un monumento in cui, pellegrini commossi, si sarebbero recati in processione per omaggiarlo come si conveniva e avrebbero deposto fiori su una lapide in cui c'era inciso "Qui giace il meraviglioso Magnus Bane, le cui gesta eroiche saranno raccontante di generazione in generazione".
"Mary.." sussurrò agonizzante. Era tutto quello che riuscì a dire e sarebbe sicuramente caduto in coma vegetativo se Alec invece, improvvisamente, non avesse cominciato a scuoterlo urlando "Dov'è la donna? Magnus!! Dimmi dove l'hai vista!". Di che cazzo stava parlando?

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Patto col diavolo
FanfictionAlec era nei guai, in guai grossi. Cinquecento mila dollari. Come avrebbe fatto a racimolare quella somma, regalo di una notte di bagordi? ~~ La storia non è mia ma di AthenaKira83 su EFP e tutti i crediti vanno a lei. Lei mi ha dato il permesso per...