Alec sbiancò. "Su-suicidata?" balbettò.
Magnus annuì. "Conobbe mio padre quando era giovanissima e se ne innamorò perdutamente. Sono rimasti insieme per quasi dieci anni, poi lui se ne andò di casa perchè si era innamorato di una donna più giovane. Più giovane.." gracchiò amaramente Magnus, "Come se lei fosse stata da buttare nella pattumiera solo perchè non aveva più vent'anni! Mia madre era bellissima, era solare, gentile, dolce, paziente. Quando mio padre ci lasciò, però, cadde nel baratro della depressione e non riuscì più ad uscirne. Una gelida mattina di gennaio, andò nel nostro garage e si impiccò. La trovai quando era ormai troppo tardi..".
Magnus sussurrò l'ultima frase ed ad Alec si gelò il sangue nelle vene. Per l'angelo, l'aveva trovata lui? Era solo un bambino! Doveva essere stato terribile.
Gli prese d'istinto la mano e bisbigliò "Mi dispiace moltissimo!".
Magnus gli sorrise triste. Il ricordo di quel giorno era indelebile nella sua mente."Mamma?" chiamò Magnus. Uffff dove si era cacciata?
Dopo mesi, in cui si alzava a malapena dal letto, riusciva finalmente a convincerla a fare un pupazzo di neve in giardino e lei spariva!
Ohhh non vedeva l'ora di uscire! La notte precedente era caduta tantissima neve, che aveva donato al paesaggio un aspetto fiabesco, ed il bianco ed il silenzio regnavano sovrani. Era bellissimo! Era così impaziente di andare fuori a tastare la soffice consistenza di quel manto bianco! La mamma gli aveva anche dato il permesso di mettere la sua sciarpa colorata preferita al pupazzo che avrebbero fatto insieme!
Il problema era che non riusciva a capire dove fosse finita! Stava tentando di ricordarsi a che punto, della mattinata, l'aveva persa di vista.
Uhm.. avevano fatto colazione insieme e poi, mentre Magnus stava guardando un cartone animato sul divano, lei si era avvicinata e l'aveva abbracciato forte forte e gli aveva detto che gli voleva tanto bene e di non dimenticarselo mai. Ovvio che non se lo sarebbe scordato! Anche se non sorrideva più come prima del giorno brutto (quando il suo papà se ne era andato via), lui le voleva comunque sempre tantissimissimo bene!
Uhm.. sì, forse era da quel punto in poi che non si ricordava più se l'aveva vista di nuovo, anche solo di sfuggita, o meno.
Guardò nella sua camera da letto, nella sua cameretta, in bagno, in cucina, in salotto. Niente. Che fosse già uscita, senza aspettarlo? No, impossibile!
"Mamma?" tentò di nuovo, ma, ancora una volta, lei non gli rispose.
Si sedette sul divano, con le gambette a penzoloni e le fece andare su e giù.
Che fosse uscita per delle commissioni? Ma, se anche fosse stato, gliel'avrebbe di sicuro detto, per non farlo preoccupare! La sua mamma non lo avrebbe mai lasciato da solo, senza avvisarlo!
Sbuffò. Cosa poteva fare, intanto che aspettava che tornasse da chissà dove?
Saltò giù dal divano e corse nella sua cameretta. Poteva preparare tutto l'occorrente per uscire, ecco!
Prese il suo giubbotto, la sua sciarpa, il suo cappellino, i suoi guanti. Oh sì! Doveva prendere anche la sciarpa da mettere al pupazzo di neve! Portò tutto in salotto e li posò sul divano.
Ok, e ora?
Andò alla finestra e si alzò in punta di piedi per guardare fuori. No, la sua mamma non era neanche lì. Uhm.. e se fosse stata comunque là fuori, ma in un punto in cui lui non riusciva a vederla? Doveva esserne sicuro, così corse fino alla porta di casa, la aprì e un'ondata di vento gelido gli investì il volto. Brrr! Faceva davvero freddo!
"Mamma?" urlò nuovamente, guardandosi attorno. Fece pochi passi fuori dalla porta e gridò ancora "Maaaaamma?". Niente.
Comunque ora era sicuro che non era uscita, perchè non c'erano tracce sulla neve. Era ancora dentro casa! Ma dove?
Ritornò sui suoi passi e richiuse la porta.
Ehi! Un momento! Forse la sua mamma voleva giocare a nascondino! Sì! Doveva essere proprio così! Si era sicuramente nascosta per farsi trovare.
Saltellò felice per tutta casa e ricontrollò ogni stanza, guardando addirittura sotto ai letti e dentro agli armadi. Niente da fare. Per Lilith, si era nascosta davvero bene! Lui invece era una frana in quel gioco. Lo trovavano sempre!
Andò di nuovo nel salotto e si mise la mani sui fianchi, guardandosi attorno per scovare qualche eventuale nascondiglio, sfuggito all'esplorazione precedente.
Uhm.. no! Aveva davvero guardato ovunque e cominciava leggermente a spazientirsi. Insomma, il gioco era bello quando durava poco, no?
"MAMMA!!" urlò con tutto il fiato che aveva in gola, "Per favore vieni fuori! Mi arrendo! Hai vinto tu a nascondino!".
Ancora una volta, rispose al suo richiamo solo il silenzio.
Non poteva riperlustrare di nuovo la casa! Andiamo! Aveva passato in rassegna ogni stanza ed ogni antro in cui poteva nascondersi e.. il garage!! Aveva dimenticato di guardare in garage! Ecco dov'era!
Corse verso la porta che dava sulla rimessa e la spalancò con enfasi, un sorriso felice gli spuntava sulle labbra perchè era sicuro che fosse là e l'avrebbe costretta a rispettare la sua promessa di uscire a giocare sulla neve.
"Mamm..." si bloccò.
La sua mamma era lì, sì, ma c'era qualcosa che non andava. Che ci faceva lassù a penzoloni? Era una corda quella attorno al suo collo?
"Mamma?" chiamò piano, ma lei non rispose. Eppure era sicuro che non stesse dormendo, perchè aveva gli occhi e la bocca aperti.
Le andò vicino, alzò lo sguardo e la scosse piano per un piede. "Mamma?" bisbigliò. Nulla.
I suoi occhi vitrei lo fissavano e tutto di lei era immobile, tranne il leggero oscillio che aveva provocato la sua mano quando l'aveva scossa.
"Oh.." disse Magnus, quando finalmente realizzò. Una lacrima scese sulla sua guancia, seguita da un'altra e poi un'altra ancora, finchè si tramutarono in un pianto disperato ed irrefrenabile. La sua mamma era morta.
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Patto col diavolo
FanficAlec era nei guai, in guai grossi. Cinquecento mila dollari. Come avrebbe fatto a racimolare quella somma, regalo di una notte di bagordi? ~~ La storia non è mia ma di AthenaKira83 su EFP e tutti i crediti vanno a lei. Lei mi ha dato il permesso per...