"Giovedì darò un party per festeggiare Capodanno. Ti va di venire? Sono invitati anche i tuoi fratelli con i fidanzati, ovviamente!" chiese Magnus, mentre si avviava con i figli verso la porta dell'appartamento di Alec. Sapeva che il ragazzo non amava le feste, ma sperava che sarebbe venuto, mettendo da parte la sua ritrosia.
"Una festa? Ehm.. non so se.." iniziò infatti Alec.
"Per favooore Alec!" si intromise Rafe.
"Sììì vieniiii! Le feste di papi sono bellissime!" disse Max, sperando di convincerlo.
"Eh? Ci sarete anche voi due? Non siete un po' troppo piccoli per questo genere di cose?" si stupì Alec.
"Certo che ci saranno! I miei Cip e Ciop non possono mancare all'ultima festa che darò quest'anno!" disse Magnus, mentre i bambini gli davano supporto annuendo convinti.
"Uhm, non è che sia un amante delle feste e.."
"Beh, ma se non fosse stato per il mio divino party di Halloween non ci saremmo neanche conosciuti!" buttò là Magnus, giocherellando con un bottone del polsino della camicia del ragazzo, "Le mie feste sono leggendarie. Non vorrai mica perdertela?".
"A dire il vero sì!" ribattè Alec. Doveva fargliela pagare per quello che era successo in cucina prima (grazie al cielo Jace era entrato e lo aveva salvato da una figuraccia certa) e mancare alla sua festa poteva essere un inizio della sua vendetta.
Magnus rise e poi sbattè le sue ciglia. "Per favoooore!" disse, imbronciando poi il labbro nel tentativo di sembrare la versione (cresciuta) di Max.
Alec sollevò gli occhi al cielo, scuotendo la testa e sorridendo. "Posso pensarci?".
"Basta che non ci metti una settimana, come l'ultima volta!" gli disse, facendogli l'occhiolino. Alec avrebbe voluto mandarlo a quel paese col dito medio, ma si trattenne perchè i bambini lo stavano guardando.
Si salutarono e Alec cominciò a pensare ad una scusa per defilarsi senza deludere i Bane. A quella festa non ci sarebbe andato, oh no.Accidenti a lui e al suo cuore fin troppo tenero. Non era colpa sua però! Erano i piccoli Bane ad essere due armi letali. Per l'ennesima volta erano riusciti a convincerlo a fare una cosa che non aveva assolutamente voglia di fare. Doveva smetterla di farsi manipolare così da quei due nanetti!
Doveva parlarne con Magnus, decise. Insomma, era il padre no? Doveva insegnare loro che intenerire il prossimo, o meglio portarlo allo sfinimento fino a fargli fare quello che volevano, non andava bene. No. Specialmente se quel "prossimo" era sempre lui!
Sospirò. La musica, che arrivava da dietro la porta di casa Bane, non lo invogliava per niente a suonare il campanello. Se non avesse garantito la sua presenza ai bambini, a quest'ora avrebbe già girato i tacchi e tanti saluti a qualunque cosa stesse succedendo là dentro.
"Allora, ti decidi a suonare o piantiamo le radici qua fuori?" chiese Jace, sarcastico, mentre gli altri tre lo osservavano in paziente attesa di vedere se ce l'avrebbe fatta o meno.
"Se ci tieni tanto, puoi anche farlo tu eh! Non mi pare di vedere qualcuno che ti stia trattenendo per le braccia per impedirti di pigiare il campanello!" rispose acido Alec.
Era nervoso. Gli pareva di essere tornato indietro a due mesi fa, quando lo avevano trascinato al Pandemonium. In questo lasso di tempo, e nonostante frequentasse Magnus quasi ogni giorno, la sua voglia di far festa continuava ad essere in vacanza e non voleva saperne di tornare da lui.
Izzy lo sorpassò e suonò al posto suo. Alec la guardò basito, ma lei lo ignorò.
"Senza offesa, fratellone, ma non ho intenzione di festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo qui fuori come un'idiota!" lo fulminò la sorella.
Alec stava per replicare, ma la porta si spalancò e, con essa, anche la sua bocca.
Magnus lo stava abbagliando con uno dei suoi sorrisi e con un look talmente sexy che il ragazzo rimase imbambolato a guardarlo, senza sapere che dire o che fare, dimenticandosi di come si chiamava e del perchè era lì.
Un paio di jeans neri lo fasciavano talmente stretto che il ragazzo si chiese come caspita fosse riuscito ad infilarseli. Aveva una tecnica? O tratteneva fiato ed imprecazioni, finchè il tessuto non collaborava scivolando al suo posto?
Addosso aveva una camicia dorata talmente pacchiana che avrebbe stonato su chiunque, ma non su di lui. Era quasi completamente aperta, mostrando una generosa porzione di pettorali e addominali da urlo che l'uomo non aveva vergogna a celare (e come biasimarlo?), e gli dava l'idea che se la fosse messa giusto perchè non voleva urtare la suscettibilità di qualche puritano se avesse girato per casa a petto nudo. Dubitava però che, tra i suoi amici, ci fosse qualcuno di così moralista, o che a Magnus importasse o meno di traumatizzare qualcuno.
La cresta di capelli era sparata verso l'alto e talmente laccata che Alec si domandò se, toccando gli spuntoni, si sarebbe punto. Il glitter dorato si sparpagliava ad ogni più piccolo movimento della testa. Quanto ne avesse messo? Un'intera confezione?
Collane lunghe fin quasi l'ombelico, orecchini sberluccicanti, bracciali tintinnati, anelli brillanti e trucco nero-dorato completavano l'opera d'arte che era l'uomo. Era da togliere il fiato, letteralmente. Alec dovette forzarsi mentalmente a tornare in sè al più presto o avrebbe fatto la figura del pesce lesso che boccheggiava.
"Ciao ragazzi! Benvenuti! Entrate!" disse Magnus ai suoi ospiti, senza staccare gli occhi dalla figura del ragazzo davanti a lui. Alec sembrava aver perso l'uso della parola e Magus sorrise orgoglioso. Gli ci erano volute ore e ore per decidere cosa mettersi, come truccarsi e come sistemarsi i capelli, ma, a giudicare dalla reazione del suo occhi blu, ne era valsa la pena. Aveva centrato il bersaglio. E, per quello che aveva in mente di fare, essere irresistibile agli occhi del ragazzo giocava tutto a suo favore.
"Fate con comodo eh! Mangiatevi pure con gli occhi a vicenda che noi entriamo!" sghignazzò Izzy, seguita dagli altri tre.
"Izzy!" gridò Alec, arrossendo.
Magnus rise, agguantò il polso del ragazzo e lo trascinò dentro. "Dammi pure il cappotto!" gli urlò, tentando di farsi sentire oltre la musica che rimbombava tra quelle quattro mura.
"Eh?"
"Il cappotto!" disse, togliendoglielo di sua iniziativa.
"Ah! Grazie!" sorrise.
"Ti va di bere qualcosa?"
"Eh?"
I decibel erano talmente alti che gli sembrava di essere un anziano bisognoso di un apparecchio acustico.
"Bereee!" mimò Magnus, per farsi capire.
Alec scosse la testa, deciso. Ok aveva ceduto ai mini-Bane ed era venuto, ma non avrebbe più toccato un goccio d'alcool in vita sua. Aveva già dato la notte di Halloween.
Magnus rise divertito. A quanto pare il suo fiorellino aveva intenzione di restare sobrio e a lui andava benissimo così. Lo voleva lucido."Vuoi?" gli chiese gentilmente Max, andando a sedersi sul divano con lui che, per l'occasione, era stato spostato nell'angolo per lasciare posto ad una pista da ballo improvvisata nel salotto.
Alec annusò l'odore del liquido nel bicchiere. Ok, sembrava una cosa innocente.
"Cos'è?"chiese a sua volta.
"Un fruit punch!"
"Che c'è dentro?"
"Succo di mirtillo e qualcos'altro che non ricordo! Assaggia! E' molto molto buono!" gli disse il bambino, mettendogli il bicchiere sotto il naso.
Lo assaggiò solo perchè era certo che non c'era alcool là dentro, visto che l'aveva bevuto anche Max. "Mmmh! Buono!" sorrise.
"Verooo? E' il mirtillo che rende tutto più speciale!" ribattè il bambino, come se la sapesse lunga.
"Alec non vieni a ballare?" gli chiese Rafe, raggiungendoli, tutto accaldato. Stava saltellando sulla pista, come un indemoniato, da almeno un'ora. Alec sospettava che avesse delle pile ricaricabili, nascoste da qualche parte nel suo corpicino, altrimenti non riusciva davvero a spiegarsi da dove attingeva tutta quell'energia inesauribile.
"No, grazie! Passo!" gli rispose, piantando il suo sedere ancora più a fondo nel cuscino del divano. "Vuoi bere qualcosa?" gli chiese, vedendolo tutto sudato.
"No grazie! Ci vediamo dopo" e sparì nuovamente in mezzo alla calca di gente.
"A Rafe piace davvero tanto ballare eh?" chiese a Max.
"Sì! E' come papi! Ballerebbero dalla mattina alla sera!" gli rispose sorridendo.
Dopo pochi minuti il mini ballerino, però, tornò trascinando il padre per una mano. Le antenne di Alec si rizzarono all'istante. Perchè stavano venendo da quella parte? Perchè lo stavano guardando in uno strano modo?
"Papiii, vedi?" disse indicandolo "E' seduto qui da quando è arrivato! Perchè non provi tu? Invitalo a ballare!".
Max, che aveva finito il suo cocktail analcolico, si alzò "Sìììì dai papi, fai ballare Alec!", poi guardando il ragazzo, gli disse "Papi è bravissimissimo a ballare! Vedrai che ti piacerà!".
"Tu quoque!" sussurrò Alec, senza fiato. Ora capiva come si era sentito Giulio Cesare quando venne accoltellato da Bruto! Perchè lo avevano tradito in quel modo? Perchè?
Magnus gli sorrise e allungò la mano, in attesa che l'accettasse. Alec scosse deciso la testa. Oh no! Oh no no no! Non avrebbe ballato neanche sotto tortura!
"Eddaiii fiorellino!" rise Magnus.
Alec incrociò le braccia al petto e imbronciò le labbra.
L'uomo si sedette accanto a lui. "Uhm," disse, picchiettandosi il mento con aria meditabonda "se non ricordo male, non ti muovevi da schifo sulla pista! Anzi!" lo stuzzicò sorridendo.
Alec arrossì e gli lanciò un'occhiata infuocata, che aumentò d'intensità quando Rafe chiese al padre, confuso, "Alec ha già ballato con te? Quando?".
"Quando ci siamo conosciuti!" gli rispose il genitore, "Vi ricordate che vi ho raccontato che ci siamo incontrati alla festa di Halloween al locale? E ha ballato bene per essere uno che dichiara di non saperlo fare correttamente." sorrise.
"Non date retta a vostro padre! Sono davvero impedito a ballare e non ho nessuna intenzione di farlo stasera!" disse infastidito. Era stato davvero brusco, se ne rese conto quando i Bane lo guardarono dispiaciuti di averlo fatto arrabbiare.
"Voglio dire.." tentò di riparare il ragazzo, "Io non ho senso del ritmo, ma ho visto che voi siete bravissimi quindi, per favore, non badate a me ed andate a divertirvi!".
"Mi dispiace se ti abbiamo annoiato!" gli disse Magus, improvvisamente triste. "Su bambini, andiamo! Lasciamo in pace Alexader!". Si girò verso di lui "Prometto che non ti disturbiamo più!" dichiarò con lo sguardo basso. Anche i bambini lo guardarono come due cuccioli bastonati.
Ohhh accidenti!! Non voleva creare dispiacere ai Bane!
"Ma non mi state annoiando nè mi avete disturbato e.. ohhh e va bene! Una canzone solo però!" sospirò sconfitto.
Sul viso dell'uomo e dei bambini si aprì un sorriso gigantesco. Li odiava. Tutti e tre. Lo manipolavano con la facilità di un modellatore che lavora la creta.
Quel diavolo di Magnus, poi, era il peggiore di tutti. Farlo sentire tremendamente in colpa, con i bambini che assistevano alla scena e rincaravano la dose, era davvero davvero ingiusto.
"Andiamooo!" saltò in piedi Magnus, allungandogli nuovamente la mano.
Alec gliela prese e si lasciò tirare sù, salutando mentalmente il suo posticino tanto comodo.
"Ti odio!" gli disse, imbronciato.
Magnus rise, "Sì sì! Ti odio anch'io! Andiamooo!" ripetè, tirandolo verso la pista.
"Una canzone!" ribattè nuovamente. Voleva essere chiaro su quel punto, perchè Magnus era capacissimo di fingere di essere diventato improvvisamente sordo e di non aver sentito.
L'uomo ridacchiò. "Ok fiorellino! Solo un ballo! Promesso!".Alec si svegliò lentamente, la testa intontita e la bocca impastata. Dove si trovava?
Aprì e chiuse gli occhi un paio di volte, infastidito dalla luce, seppur tenue, che riusciva a filtrare dalle tende tirate.
Si stiracchiò lentamente, sbadigliando e tentando di risvegliare muscoli e mente ancora entrambi assonnati.
Adocchiò le coperte che lo stavano avvolgendo. Uhm.. non sembravano le sue, anzi assomigliavano molto a quelle di..
Si alzò di scatto, come una molla, mettendosi seduto e guardandosi intorno.
Oh cavolo! Oh cavolo! Ohhh cavolo!
Era nel letto di Magnus, vestito come la sera prima.
Che era successo? Che ci faceva in quella camera? Come ci era arrivato? Perchè non era nel suo letto? Perchè non era nella sua camera?
Ma la domanda più importante di tutte, però, era: che aveva combinato ancora?
Ohhhh per l'angelo!

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Patto col diavolo
FanfictionAlec era nei guai, in guai grossi. Cinquecento mila dollari. Come avrebbe fatto a racimolare quella somma, regalo di una notte di bagordi? ~~ La storia non è mia ma di AthenaKira83 su EFP e tutti i crediti vanno a lei. Lei mi ha dato il permesso per...