Finalmente era riuscito ad arrivare al suo appartamento. Completamente fradicio e con il freddo che gli si era insinuato fin dentro le ossa, si diresse velocemente verso il bagno, gettò gli abiti zuppi nel cesto della biancheria e si infilò sotto la doccia il più velocemente possibile. Una bella doccia bollente era quello che ci voleva e sperava che, oltre all'intirizzimento, l'acqua avrebbe lavato via anche le sue preoccupazioni.
Riemerse dopo mezz'ora, rinfrancato almeno fisicamente, e si gettò sul letto coprendosi sconsolato gli occhi con un braccio.
Oh come voleva riportare indietro le lancette dell'orologio a ventiquattr'ore prima e dire ad Izzy che, sì, avrebbe fatto l'asociale come suo solito.Alec sbuffò sonoramente mentre attendeva, assieme ai suoi amici, di entrare nel locale. Non solo era l'unico senza accompagnatore, ma doveva anche sopportare la vista dei suoi fratelli, con i rispettivi compagni, che non smettevano di farsi gli occhi dolci, scherzare e scambiarsi tenerezze continuamente.
Per l'ennesima volta si chiese come Izzy fosse riuscita a convincerlo ad andare con loro. A quest'ora avrebbe potuto essere a letto intento a finire l'ultimo libro che stava leggendo, sorseggiando una cioccolata calda. Invece si trovava là fuori, al freddo, con un costume scomodo e la voglia di divertirsi che si era presa una vacanza.
Cominciò a pensare ad una o due scuse che avrebbe potuto rifilare alla compagnia per riuscire a defilarsi da quella situazione, quando ad un tratto, nel posto auto libero che si trovava lì davanti, parcheggiò una Ferrari che rombò in tutta la sua potenza.
Tutti gli sguardi si girarono contemporaneamente per ammirare quella meraviglia rossa fiammante ed anche Alec la rimirò estasiato. Non ambiva a possederne una, no quello no. Alec non era solito sognare ad occhi aperti e sapeva che neanche in un'altra vita sarebbe stato così ricco da potersela permettere, ma gli sarebbe bastato un giro, un solo giro, uno solo. Quanto avrebbe voluto stringere il solido volante tra le sue mani, un'unica volta, e far cantare il motore di quella bambina.
Sospirò sognante e poi il suo cuore, inspiegabilmente, cominciò a galoppargli nel petto. Dall'auto scese il tipo più strampalato che avesse mai visto. Le gambe furono la prima cosa che il suo sguardo catturò: lunghe e fasciate in un paio di eleganti pantaloni viola scuro. La pelustrazione continuò: indossava una lunga giacca in tinta con i pantaloni, da cui faceva capolino un gilet verde scuro sopra ad una camicia a quadretti, il tutto completato da una cravatta scura. Era la parte superiore che però catturò maggiormente la sua attenzione: il viso era completamente nascosto sotto uno strato di cerone bianco, il rossetto gli accentuava più del normale il contorno labbra, arrivando quasi a sfiorare gli zigomi, un pesante trucco nero contornava gli occhi, i capelli erano perfettamente impomatati e.. per l'angelo erano verdi? Alec si diede mentalmente dello sciocco. Era sicuramente una parrucca.. aveva però la sensazione che in realtà il tipo strampalato aveva davvero avuto il coraggio di tingerli in modo così appariscente.
"Joker" sfilò davanti alla coda chilometrica di gente che attendeva di entrare e che, proprio come Alec, lo aveva fissato da quando era arrivato, fece un cenno al buttafuori ed entrò nel locale.
Alec ringraziò mentalmente l'Universo che, per una volta, l'aveva lasciato in pace e lo aveva fatto passare innoservato. Per quel che poteva vedere, era l'unico Batman e sarebbe stato davvero imbarazzante se il tipo strampalato si fosse fermato, notando il suo costume, per fare qualche battuta a riguardo.. ohhh ma chi voleva prendere in giro? Passava inosservato quando non doveva travestirsi contro la propria volontà, figurarsi se qualcuno poteva notarlo quando di lui non si vedevano che gli occhi e la bocca.
Dopo un'altra buona mezz'ora ad aspettare al freddo e al gelo, finalmente il buttafuori li fece passare e, una volta dentro, i timpani di Alec esplosero. La musica era assordante e, se non fosse stato per Izzy che gli teneva saldamente il polso, avrebbe girato i tacchi e sarebbe uscito da quell'inferno il più velocemente possibile.
Izzy, seguita dal resto della comitiva,lo trascinò ad un tavolo miracolosamente libero. Alec si gettò sul divanetto e tentò inutilmente di sprofondare e scomparire tra i cuscini.
Il locale era gremito di provetti ballerini mascherati che si dimenavano come se non ci fosse un domani, mentre luci colorate e stroboscopiche li illuminavano sapientemente.
La parte sinistra del locale era dominata da un lungo bancone in cui un barman si stava dando da fare per soddisfare le richieste della clientela che si presentava assetata.
Jace era partito verso quella direzione e tornò con il loro ordine. Si girò verso il fratello, porgendogli un drink che Alec tentò di rifiutare, ma Jace lo sfidò "Avanti fratello! Facciamo a chi lo finisce prima?".
Ecco, fu questo il fatidico momento alla "Sliding doors". Cosa sarebbe successo se l'avesse data semplicemente vinta a Jace senza assaggiare quel liquido amarognolo? Il binario della sua tranquilla vita non avrebbe subito alcun scossone e non avrebbe avuto nessuna spada di Damocle pendente sulla testa, ecco cosa! Ohhh perchè aveva accettato quella sfida? Perchè Jace, per una fottutissima volta, non poteva farsi gli affari suoi e lasciarlo morire di noia mentre tentava di suicidarsi con i cuscini del divanetto?
Alece invece aveva accettato. Odiava perdere in generale, figuarsi se si trattava di Jace.
Il cocktail colorato gli aveva fatto fare una smorfia disgustata e non riusciva a credere che ai fratelli piacesse ingurgitare quella roba là.
Il fratello lo sfidò nuovamente, allungandogli un altro bicchiere. Dopo aver buttato giù anche quello, la testa di Alec cominciò a diventare leggera e lui iniziò a rilassarsi. Forse Izzy e Jace avevano ragione: una serata di divertimento non l'avrebbe di certo ucciso, no?
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Patto col diavolo
FanfictionAlec era nei guai, in guai grossi. Cinquecento mila dollari. Come avrebbe fatto a racimolare quella somma, regalo di una notte di bagordi? ~~ La storia non è mia ma di AthenaKira83 su EFP e tutti i crediti vanno a lei. Lei mi ha dato il permesso per...